Integra il delitto di estorsione la condotta di colui che chiede ed ottiene dal derubato il pagamento di una somma di denaro come corrispettivo per l’attivita’ di intermediazione posta in essere per la restituzione del bene sottratto
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Integra il delitto di estorsione la condotta di colui che chiede ed ottiene dal derubato il pagamento di una somma di denaro come corrispettivo per l’attivita’ di intermediazione posta in essere per la restituzione del bene sottratto

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 24 aprile 2018, n. 18180. La massima   Integra il delitto di estorsione la condotta di colui che chiede ed ottiene dal derubato il pagamento di una somma di denaro come corrispettivo per l’attivita’ di intermediazione posta in essere per la restituzione del bene sottratto, in quanto la...

La circostanza aggravante del cosiddetto metodo mafioso ed in tema di tentata estorsione aggravata ex Decreto Legge n. 152 del 1991, articolo 7
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La circostanza aggravante del cosiddetto metodo mafioso ed in tema di tentata estorsione aggravata ex Decreto Legge n. 152 del 1991, articolo 7

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 24 aprile 2018, n. 18226. Le massime estrapolate La circostanza aggravante del cosiddetto metodo mafioso e’ configurabile anche a carico di soggetto che non faccia parte di un’associazione di tipo mafioso, ma ponga in essere un comportamento minaccioso tale da richiamare alla mente ed alla sensibilita’ del soggetto...

In tema di attenuanti generiche
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In tema di attenuanti generiche

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 24 aprile 2018, n. 18209. La massima estrapolata In tema di attenuanti generiche, posto che la ragion d’essere della relativa previsione normativa e’ quella di consentire al giudice un adeguamento, in senso piu’ favorevole all’imputato, della sanzione prevista dalla legge, in considerazione di peculiari e non codificabili connotazioni...

In tema di valutazione della chiamata in correità, vale il principio di “frazionabilità” delle dichiarazioni accusatorie rese dalla stessa persona
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In tema di valutazione della chiamata in correità, vale il principio di “frazionabilità” delle dichiarazioni accusatorie rese dalla stessa persona

Corte di Cassazione, sezione prima penale, Sentenza 23 aprile 2018, n. 18018. In tema di valutazione della chiamata in correità, vale il principio di “frazionabilità” delle dichiarazioni accusatorie rese dalla stessa persona, nel senso che l’esclusione dell’attendibilità di una parte del racconto non implica di per sé un giudizio di inattendibilità con riferimento alle altre...

E’ causa di inammissibilita’ della domanda di affidamento in prova “terapeutico” la mancata o incompleta allegazione della certificazione attestante lo stato di tossicodipendenza
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E’ causa di inammissibilita’ della domanda di affidamento in prova “terapeutico” la mancata o incompleta allegazione della certificazione attestante lo stato di tossicodipendenza

Corte di Cassazione, sezione prima penale, Sentenza 23 aprile 2018, n. 18034. E’ causa di inammissibilita’ della domanda di affidamento in prova “terapeutico”, che puo’ essere dichiarata de plano dal Presidente del Tribunale di sorveglianza, la mancata o incompleta allegazione della certificazione attestante lo stato di tossicodipendenza, la procedura accertativa di essa e l’idoneita’ del...

Il giudice di appello, ove riformi in senso radicale la condanna di primo grado pronunciando sentenza assolutoria, ha l’obbligo di confutare in modo specifico e completo le argomentazioni della prima decisione
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Il giudice di appello, ove riformi in senso radicale la condanna di primo grado pronunciando sentenza assolutoria, ha l’obbligo di confutare in modo specifico e completo le argomentazioni della prima decisione

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 23 aprile 2018, n. 18058. Il giudice di appello che, nel riformare la decisione di condanna del giudice di primo grado, pervenga ad una sentenza di assoluzione, non puo’ limitarsi ad inserire nella struttura argomentativa della decisione impugnata, genericamente richiamata, delle notazioni critiche di dissenso, essendo, invece, necessario...

In tema di revisione, il concetto di inconciliabilità fra sentenze irrevocabili di cui all’articolo 630 c.p.p., comma 1, lettera a)
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In tema di revisione, il concetto di inconciliabilità fra sentenze irrevocabili di cui all’articolo 630 c.p.p., comma 1, lettera a)

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 23 aprile 2018, n. 18086. In tema di revisione, il concetto di inconciliabilità fra sentenze irrevocabili di cui all’articolo 630 c.p.p., comma 1, lettera a), non deve essere inteso in termini di contraddittorietà logica tra le valutazioni effettuate nelle due decisioni, ma con riferimento ad una oggettiva incompatibilità...

L’adesione del vice procuratore onorario, che svolge le funzioni di pubblico ministero, allo sciopero di categoria non interrompe la prescrizione
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L’adesione del vice procuratore onorario, che svolge le funzioni di pubblico ministero, allo sciopero di categoria non interrompe la prescrizione

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 24 aprile 2018, n. 18101. L’adesione del vice procuratore onorario, che svolge le funzioni di pubblico ministero, allo sciopero di categoria non interrompe la prescrizione. Sentenza 24 aprile 2018, n. 18101 Data udienza 22 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...

Ai fini dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, nel reddito complessivo dell’istante, ai sensi del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, art. 76 non deve essere computato il reddito del familiare non convivente fiscalmente a carico.
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Ai fini dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, nel reddito complessivo dell’istante, ai sensi del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, art. 76 non deve essere computato il reddito del familiare non convivente fiscalmente a carico.

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 18 aprile 2018, n. 17426. Ai fini dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, nel reddito complessivo dell’istante, ai sensi del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, art. 76 non deve essere computato il reddito del familiare non convivente fiscalmente a carico. CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA...

La specifica e dettagliata motivazione in ordine alla quantita’ di pena irrogata, specie in relazione alle diminuzioni o aumenti per circostanze, e’ necessaria soltanto se la pena sia di gran lunga superiore alla misura media di quella edittale
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La specifica e dettagliata motivazione in ordine alla quantita’ di pena irrogata, specie in relazione alle diminuzioni o aumenti per circostanze, e’ necessaria soltanto se la pena sia di gran lunga superiore alla misura media di quella edittale

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 2 maggio 2018, n. 18743. La specifica e dettagliata motivazione in ordine alla quantita’ di pena irrogata, specie in relazione alle diminuzioni o aumenti per circostanze, e’ necessaria soltanto se la pena sia di gran lunga superiore alla misura media di quella edittale, potendo altrimenti essere sufficienti a...