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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 settembre 2014, n. 37862. In tema di reati edilizi, la modifica di destinazione d'uso è integrata anche dalla realizzazione di sole opere interne come nel caso di realizzazione di impianti tecnologici comportanti una modifica della destinazione d'uso

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 settembre 2014, n. 37862   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – rel. Consigliere Dott. RAMACCI Luca – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 ottobre 2014, n. 41038. La necessità di respingere una violenza o vincere una resistenza ovvero di impedire determinati delitti costituisce presupposto oggettivo per la legittimità dell'uso delle armi o di altri mezzi di coazione fisica. Tale requisito va inteso, anzi tutto, come applicazione del principio per cui l'uso delle armi o di altri mezzi di coazione deve costituire extrema ratio nella scelta dei metodi necessari per l’adempimento del dovere: diventa cioè legittimo solo ove non vi sia altro mezzo possibile”; tale requisito, inoltre, va interpretato “come espressione dell'esigenza di una gradualità nell'uso dei mezzi di coazione (tra più mezzi di coazione ugualmente efficaci, occorrerà scegliere allora quello meno lesivo). Ed è regola di condotta irrinunciabile quella di graduare l'uso dell'arma secondo le esigenze specifiche del caso e sempre in ambito di proporzione”, sicché “è sempre il criterio della proporzione che deve guidare il pubblico ufficiale al quale si chiede, senza che debba rinunziare all'adempimento del dovere di ufficio, di conseguire lo scopo con il minor sacrificio del contrapposto interesse. Principio quello di proporzione (inteso come espressione di un bilanciamento tra interessi contrapposti alla luce della situazione concreta) che, secondo la migliore interpretazione, costituisce un limite non espressamente nominato nell'art. 53, ma implicitamente deducibile dalla disposizione e, comunque, applicabile quale principio generale dell'ordinamento giuridico, valido anche nella disciplina delle cause di giustificazione

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  2 ottobre 2014, n. 41038 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza deliberata il 22/05/2013, la Corte di appello di Palermo – in riforma della sentenza del Tribunale di Palermo del 29/11/2011, con la quale N.R. era stato dichiarato colpevole del reato di lesioni personali in danno di S.M....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 settembre 2014, n. 37859. Il fatto di tenere custoditi gli animali in condizioni di eccessivo sovraffollamento integra il reato di cui all'art. 727, comma 2, cod. pen., atteso che la presenza di animali in sovrannumero costituisce una scelta imprenditoriale diretta a sacrificare il benessere degli animali alle logiche del profitto

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 settembre 2014, n. 37859 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – rel. Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 23 settembre 2014, n. 38955. In caso di infortunio sul lavoro dovuto all'utilizzo di un macchinario non sicuro, a rispondere del reato di lesioni personali sono sia il costruttore che il datore di lavoro

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 23 settembre 2014, n. 38955 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. FOTI Giacomo – Consigliere Dott. D’ISA Claudio – Consigliere Dott. ESPOSITO Lucia – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 22 settembre 2014, n. 38637. All'estradato in Italia non possono essere applicate ulteriori misure di sicurezza, limitative dunque della libertà personale, a seguito della successiva dichiarazione di «delinquenza abituale»

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 22 settembre 2014, n. 38637 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIOTTO Maria Cristina – Presidente Dott. NOVIK Adet Toni – Consigliere Dott. TARDIO Angela – Consigliere Dott. CASA Filippo – rel. Consigliere...