Corte di Cassazione, sezioni unite civili, ordinanza 1 marzo 2018, n. 4899. È nella competenza del Giudice ordinario la controversia alla gara d’appalto indetta da Poste italiane s.p.a. per l’affidamento del servizio mensa per i dipendenti. La sentenza ha precisato, tra l’altro, che questo procedimento non è disciplinato dalla parte III del d.lgs. 163/2006.
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, ordinanza 1 marzo 2018, n. 4899. È nella competenza del Giudice ordinario la controversia alla gara d’appalto indetta da Poste italiane s.p.a. per l’affidamento del servizio mensa per i dipendenti. La sentenza ha precisato, tra l’altro, che questo procedimento non è disciplinato dalla parte III del d.lgs. 163/2006.

È nella competenza del Giudice ordinario la controversia alla gara d’appalto indetta da Poste italiane s.p.a. per l’affidamento del servizio mensa per i dipendenti. La sentenza ha precisato, tra l’altro, che questo procedimento non è disciplinato dalla parte III del d.lgs. 163/2006. Ordinanza 1 marzo 2018, n. 4899 Data udienza 24 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 28 febbraio 2018, n. 4729. Lo stato passivo fallimentare non ha efficacia di giudicato e pertanto il fallito tornato in bonis, ancorché le ripartizioni effettuate nel fallimento non possano più essere messe in discussione, può comunque opporsi al creditore che non ha avuto integrale soddisfazione nella procedura.
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 28 febbraio 2018, n. 4729. Lo stato passivo fallimentare non ha efficacia di giudicato e pertanto il fallito tornato in bonis, ancorché le ripartizioni effettuate nel fallimento non possano più essere messe in discussione, può comunque opporsi al creditore che non ha avuto integrale soddisfazione nella procedura.

Lo stato passivo fallimentare non ha efficacia di giudicato e pertanto il fallito tornato in bonis, ancorché le ripartizioni effettuate nel fallimento non possano più essere messe in discussione, può comunque opporsi al creditore che non ha avuto integrale soddisfazione nella procedura. Questo in quanto i provvedimenti di ammissione al passivo producono efficacia soltanto ai...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 1 marzo 2018, n. 4786. Il piano per la liquidazione del patrimonio presentato in Tribunale dal debitore a seguito dell’avvio della procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento senza avere allegato la relazione dell’Occ (Organismo di composizione della crisi) deve essere rigettato
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 1 marzo 2018, n. 4786. Il piano per la liquidazione del patrimonio presentato in Tribunale dal debitore a seguito dell’avvio della procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento senza avere allegato la relazione dell’Occ (Organismo di composizione della crisi) deve essere rigettato

Il piano per la liquidazione del patrimonio presentato in Tribunale dal debitore a seguito dell’avvio della procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento senza avere allegato la relazione dell’Occ (Organismo di composizione della crisi) deve essere rigettato. Intanto la sua mancanza impedisce al giudice la ricostruzione della situazione economica e patrimoniale del debitore. Poi, se...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 28 febbraio 2018, n. 4728. La convergenza di cariche, legale rappresentante sia nella società acquirente sia nella venditrice dimostra che la società acquirente fosse a conoscenza della situazione di insolvenza della venditrice e dell’atto arrecato ai creditori.
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 28 febbraio 2018, n. 4728. La convergenza di cariche, legale rappresentante sia nella società acquirente sia nella venditrice dimostra che la società acquirente fosse a conoscenza della situazione di insolvenza della venditrice e dell’atto arrecato ai creditori.

La convergenza di cariche, legale rappresentante sia nella società acquirente sia nella venditrice dimostra che la società acquirente fosse a conoscenza della situazione di insolvenza della venditrice e dell’atto arrecato ai creditori. Ordinanza 28 febbraio 2018, n. 4728 Data udienza 14 dicembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 1 marzo 2018, n. 4825. La responsabilità dell’impresa sulle violazioni di orari di guida, riposo e interruzioni commesse dagli autisti di mezzi pesanti resta anche quando il verbale completo viene notificato solo al conducente
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 1 marzo 2018, n. 4825. La responsabilità dell’impresa sulle violazioni di orari di guida, riposo e interruzioni commesse dagli autisti di mezzi pesanti resta anche quando il verbale completo viene notificato solo al conducente

La responsabilità dell’impresa sulle violazioni di orari di guida, riposo e interruzioni commesse dagli autisti di mezzi pesanti resta anche quando il verbale completo viene notificato solo al conducente. Infatti, il legale rappresentante dell’impresa può anche ricevere un verbale sintetico, se il documento contiene le informazioni minime che consentano di esercitare il diritto di difesa....

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 marzo 2018, n. 4897. Nelle società a partecipazione pubblica la regola della concorsualità imposta dal legislatore, nazionale o regionale, impedisce la conversione in rapporto a tempo indeterminato del contratto a termine affetto da nullità
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 marzo 2018, n. 4897. Nelle società a partecipazione pubblica la regola della concorsualità imposta dal legislatore, nazionale o regionale, impedisce la conversione in rapporto a tempo indeterminato del contratto a termine affetto da nullità

Nelle società a partecipazione pubblica la regola della concorsualità imposta dal legislatore, nazionale o regionale, impedisce la conversione in rapporto a tempo indeterminato del contratto a termine affetto da nullità Sentenza 1 marzo 2018, n. 4897 Data udienza 5 dicembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 21 febbraio 2018, n. 4165. La deduzione dalla base imponibile Irap delle quote residue dei crediti inesigibili appostati nei bilanci delle società bancarie e finanziarie precedenti al 2005 è sempre legittima.
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 21 febbraio 2018, n. 4165. La deduzione dalla base imponibile Irap delle quote residue dei crediti inesigibili appostati nei bilanci delle società bancarie e finanziarie precedenti al 2005 è sempre legittima.

La deduzione dalla base imponibile Irap delle quote residue dei crediti inesigibili appostati nei bilanci delle società bancarie e finanziarie precedenti al 2005 è sempre legittima. Intanto la loro deducibilità non incide sulla competenza fiscale, che resta fissata nell’esercizio in cui il fatto si origina e viene rilevato contabilmente. Non può avere efficacia retroattiva la...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 febbraio 2018, n. 4069. In tema di lavoro a tempo parziale verticale, nel regime di cui al d.lgs. n. 61 del 2000, nel bilanciamento fra il diritto del lavoratore all’integrale fruizione dei permessi ex art. 33, comma 3, della l. n. 104 del 1992
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 febbraio 2018, n. 4069. In tema di lavoro a tempo parziale verticale, nel regime di cui al d.lgs. n. 61 del 2000, nel bilanciamento fra il diritto del lavoratore all’integrale fruizione dei permessi ex art. 33, comma 3, della l. n. 104 del 1992

In tema di lavoro a tempo parziale verticale, nel regime di cui al d.lgs. n. 61 del 2000, nel bilanciamento fra il diritto del lavoratore all’integrale fruizione dei permessi ex art. 33, comma 3, della l. n. 104 del 1992, fondato sulla finalità socio-assistenziale dell’istituto e sul rilievo costituzionale degli interessi protetti, e quello del...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 26 febbraio 2018, n. 4510. La revoca dei contributi pubblici da parte dell’amministrazione a causa del fallimento dell’impresa è opponibile alla massa dei creditori
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 26 febbraio 2018, n. 4510. La revoca dei contributi pubblici da parte dell’amministrazione a causa del fallimento dell’impresa è opponibile alla massa dei creditori

La revoca dei contributi pubblici da parte dell’amministrazione a causa del fallimento dell’impresa è opponibile alla massa dei creditori anche successivamente alla pubblicazione della sentenza di fallimento attesa la natura meramente accertativa dell’assenza delle predette condizioni. Questo in quanto la revoca dei contributi non fa decadere il privilegio generale mobiliare riconosciuto all’amministrazione dalla legge vigente...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 febbraio 2018, n. 4342. Per l’esercizio della professione in Italia da parte dello straniero (nel caso un’infermiera) è necessario possedere il titolo abilitante legalmente riconosciuto sul territorio, ed essere iscritti all’ordine o al collegio professionale.
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 febbraio 2018, n. 4342. Per l’esercizio della professione in Italia da parte dello straniero (nel caso un’infermiera) è necessario possedere il titolo abilitante legalmente riconosciuto sul territorio, ed essere iscritti all’ordine o al collegio professionale.

Per l’esercizio della professione in Italia da parte dello straniero (nel caso un’infermiera) è necessario possedere il titolo abilitante legalmente riconosciuto sul territorio, ed essere iscritti all’ordine o al collegio professionale. Nel caso di professioni senz’albo, l’iscrizione va fatta nell’elenco speciale da istituire presso il Ministero competente. Sentenza 22 febbraio 2018, n. 4342 Data udienza...