Articolo

Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza n. 9409 del 18 aprile 2013. Il pm può chiedere la dichiarazione di fallimento dopo la segnalazione del Tribunale

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza n. 9409  del 18 aprile 2013 Svolgimento del processo 1. Con sentenza dell’1.7.2010 il Tribunale di Mantova, su istanza del P.M., dichiarava il fallimento della Walrosa s.r.l., che tuttavia veniva revocato dalla Corte di Appello di Brescia in data 6.12.2010. Successivamente in data 4.3.2011 l’Intesa San Paolo s.p.a....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 aprile 2013, n. 10183. In tema di caparra confirmatoria, il principio di cui al comma 2 dell’art. 1385 c.c. non è applicabile tutte le volte in cui la parte non inadempiente, anziché recedere dal contratto, si avvalga del rimedio ordinario della risoluzione del negozio, perdendo, in tal caso, la funzione di liquidazione convenzionale anticipata del danno

La massima 1. In tema di caparra confirmatoria, il principio di cui al comma 2 dell’art. 1385 c.c. (in virtù del quale la parte non inadempiente ha facoltà di recedere dal contratto ritenendo la caparra ricevuta od esigendone il doppio rispetto a quella versata) non è applicabile tutte le volte in cui la parte non...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 24 aprile 2013, n.10056. In tema di caparra confirmatoria

La massima 1. La caparra confirmatoria costituisce un contratto che si perfeziona con la consegna che una parte fa all’altra di una somma di danaro o di una determinata quantità di cose fungibili per il caso d’inadempimento delle obbligazioni nascenti da un diverso negozio ad essa collegato (c.d. contratto principale). 2. La caparra (sia confirmatoria...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 maggio 2013 n. 19033. Reato di violenza sessuale per il soggetto che mediante chat o messaggi elettronici riesca a costringere dei minori a girare foto e video pornografici

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 maggio 2013 n. 19033[1] I giudici del gravame nel rigettare la doglianza del ricorrente, riproposta in Cassazione hanno opportunamente tenuto conto delle modalità di svolgimento dei fatti, connotati da particolare insistenza ed invasività e chiaramente indirizzati anche ad ottenere contatti fisici diretti con una...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 gennaio 2013, n. 936. In tema di diniego di rinnovo del contratto di locazione ad uso abitativo secondo la suddetta norma (art. 3, Legge 431/1998) alla prima scadenza nella comunicazione del diniego di rinnovazione del contratto deve essere specificato, a pena di nullità, il motivo, tra quelli tassativamente indicati dallo stesso articolo, sul quale la disdetta è fondata

La massima In tema di diniego di rinnovo del contratto di locazione ad uso abitativo secondo la suddetta norma (art. 3, Legge 431/1998)  alla prima scadenza nella comunicazione del diniego di rinnovazione del contratto deve essere specificato, a pena di nullità, il motivo, tra quelli tassativamente indicati dallo stesso articolo, sul quale la disdetta è...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 aprile 2013 n. 18909. L’elemento distintivo tra il delitto di peculato e quello di frode informatica, aggravata ai danni dello Stato ex art. 649 ter/2 cod. pen. nonché ai sensi dell’art. 61 n. 9, cod. pan., è simile a quello fra il delitto di peculato ed il delitto di truffa aggravata ex art. 61 no 9 cod. pen.

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 aprile 2013 n. 18909[1] L’elemento distintivo tra il delitto di peculato e quello di frode informatica, aggravata ai danni dello Stato ex art. 649 ter/2 cod. pen. nonché ai sensi dell’art. 61 n. 9, cod. pan., è simile a quello fra il delitto di...

Articolo

Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 29 aprile 2013, n. 2342. In tema di affidamento diretto del servizio ad una cooperativa sociale

La massima 1. Una società che abbia già svolto l’attività in questione è un operatore del settore ed in quanto tale è legittimata ad impugnare gli atti dell’amministrazione nei casi in cui quest’ultima dispone, in deroga alle regole delle procedure di evidenza pubblica, un affidamento diretto di una determinata attività. 2. L’impugnazione dell’atto presupposto, di...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 17 aprile 2013, n. 9358. Il notaio che, quand’anche sistematicamente, offra la propria prestazione ad onorari e compensi più contenuti rispetto a quelli derivanti dall’applicazione della tariffa notarile, non pone in essere, per ciò solo, un comportamento di illecita concorrenza

La massima Il notaio che, quand’anche sistematicamente, offra la propria prestazione ad onorari e compensi più contenuti rispetto a quelli derivanti dall’applicazione della tariffa notarile, non pone in essere, per ciò solo, un comportamento di illecita concorrenza, essendone venuta meno la rilevanza sul piano disciplinare della relativa condotta.   Suprema Corte di Cassazione sezione II...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 aprile 2013 n. 10196. Nulla la delibera assembleare quando stabilisca interessi moratori per il ritardo dei pagamenti delle quote condominiali, trattandosi per l’appunto di statuizioni che non rientrano nei poteri dell’assemblea

  Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 aprile 2013 n. 10196[1] La delibera deve considerarsi nulla, perché non rientra nei poteri dell’assemblea, deliberando a maggioranza, stabilire interessi moratori a carico dei condomini nel ritardo dei pagamenti delle quote condominiali, potendo tale previsione essere inserita soltanto in un regolamento contrattuale, approvato all’unanimità....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 aprile 2013 n. 18969. In tema di droga; la custodia cautelare in carcere solo se la pericolosità è fuori della norma

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 aprile 2013 n. 18969[1] Le esigenze cautelari di eccezionale rilevanza che impongono il mantenimento della misura custodiale carceraria, pur in presenza delle condizioni considerate dall’articolo 89, comma 2, Tu stup., non coincidono con una normale situazione di pericolosità, ma si identificano in una esposizione...