SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II CIVILE Sentenza 25 maggio 2012, n. 8366 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 25-1-2006 M.T. conveniva in giudizio davanti al Tribunale di Torino la madre T. A., la sorella M.A. ed il coniuge G.E. chiedendo dichiararsi la nullità per vizio di forma del testamento del...
Mese: Luglio 2012
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 11816 del 12 luglio 2012. Ammissibile la pubblicità tramite volantini per gli studi professionali
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 11816 del 12 luglio 2012 Svolgimento del processo – Motivi della decisione E’ stata depositata in cancelleria la seguente relazione, regolarmente comunicata al P.G. e notificata ai difensori delle parti. “Il relatore, cons. Adelaide Amendola esaminati gli atti. osserva: 1. Il dottor R.F. venne sottoposto a...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 12157 del 16 luglio 2012. Il gestore della struttura alberghiera è tenuto a risarcire il danno al soggetto aggredito da un cane all’interno della struttura
Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile sentenza n. 12157 del 16 luglio 2012 Svolgimento del processo La presente controversia trae origine – per quanto risulta dalla sentenza impugnata – da un episodio verificatosi nell’anno 1997, nel cortile antistante l’hotel L. di Piscinas, comune di Arbus, allorché B. M., all’epoca di anni quattro, che...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 luglio 2012, n.12811. In tema di danni determinati dall’esistenza di un cantiere stradale, qualora l’area di cantiere risulti completamente enucleata, delimitata ed affidata all’esclusiva custodia dell’appaltatore, con conseguente assoluto divieto su di essa del traffico veicolare e pedonale, dei danni subiti all’interno di questa area risponde esclusivamente l’appaltatore, che ne è l’unico custode
La massima In tema di danni determinati dall’esistenza di un cantiere stradale, qualora l’area di cantiere risulti completamente enucleata, delimitata ed affidata all’esclusiva custodia dell’appaltatore, con conseguente assoluto divieto su di essa del traffico veicolare e pedonale, dei danni subiti all’interno di questa area risponde esclusivamente l’appaltatore, che ne è l’unico custode. Allorquando, invece, l’area...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 giugno 2012, n. 8985. In tema di liquidazione dei danni patrimoniali da invalidità permanente in favore del soggetto leso
La massima Se il giudice, in tema di liquidazione dei danni patrimoniali da invalidità permanente in favore del soggetto leso, utilizza il criterio di capitalizzazione del danno patrimoniale futuro, adottando i coefficienti di capitalizzazione della rendita fissati nelle tabelle di cui al R.D. 9 ottobre 1922, n. 1403, deve tenere in considerazione l’aumento della vita...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 25438 del 23 luglio 2012. Bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 25438 del 23 luglio 2012 Svolgimento del processo 1. T.R., quale amministratore della Sunny Edizioni srl, dichiarata fallita il (omissis), è stato ritenuto responsabile, con sentenza della Corte di Appello di Roma del 20-5-2011, che ha confermato quella del tribunale della stessa città in data 14-2-2007 (salvo...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 10643 del 26 giugno 2012. Quando il danno sia stato determinato da cause non intrinseche alla cosa demaniale (come il vizio costruttivo o manutentivo), ma estrinseche ed estemporanee create da terzi (come ad esempio la perdita o l’abbandono sulla pubblica via di oggetti pericolosi), non conoscibili nè eliminabili con immediatezza neppure con la più diligente attività di manutenzione, la pubblica amministrazione è liberata dalla responsabilità per cose in custodia in relazione al cit. art. 2051 c.c.
Le massime 1) quando il danno sia stato determinato da cause non intrinseche alla cosa demaniale (come il vizio costruttivo o manutentivo), ma estrinseche ed estemporanee create da terzi (come ad esempio la perdita o l’abbandono sulla pubblica via di oggetti pericolosi), non conoscibili nè eliminabili con immediatezza neppure con la più diligente attività di...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 4 luglio 2012, n.11191. La norma di cui all’art. 1426 cod. civ., la quale esclude l’annullabilità del contratto concluso dal minore che con raggiri abbia occultato la sua minore età, è norma eccezionale e, quindi, non può trovare applicazione in ipotesi da essa non previste, come quella dell’occultamento dello stato di incapacità da parte dell’inabilitato o dell’interdetto.
Corte di Cassazione, Sezione Seconda Civile, Sentenza 4 luglio 2012, n.11191. La norma di cui all’art. 1426 cod. civ., la quale esclude l’annullabilità del contratto concluso dal minore che con raggiri abbia occultato la sua minore età, è norma eccezionale e, quindi, non può trovare applicazione in ipotesi da essa non previste, come quella...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 luglio 2012, n. 12454. Nell’ipotesi di contratto di mutuo, in cui sia previsto lo scopo del reimpiego della somma mutuata per l’acquisto di un determinato bene, sussiste il collegamento negoziale tra tali contratti (di compravendita e di mutuo), per cui il mutuatario è obbligato all’utilizzazione della somma mutuata per la prevista acquisizione.
La massima Nell’ipotesi di contratto di mutuo, in cui sia previsto lo scopo del reimpiego della somma mutuata per l’acquisto di un determinato bene, sussiste il collegamento negoziale tra tali contratti (di compravendita e di mutuo), per cui il mutuatario è obbligato all’utilizzazione della somma mutuata per la prevista acquisizione. Da ciò deriva che della...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 23 luglio 2012 n. 12840. Il sottotetto di un edificio se la proprietà non è indicata nel titolo si considera comune solo nel caso in cui il vano, per le sue caratteristiche strutturali e funzionali, risulti oggettivamente destinato all’uso comune oppure all’esercizio di un servizio di interesse condominiale
Corte di cassazione – Sezione VI civile – Ordinanza 23 luglio 2012 n. 12840. Il sottotetto di un edificio se la proprietà non è indicata nel titolo si considera comune solo nel caso in cui il vano, per le sue caratteristiche strutturali e funzionali, risulti oggettivamente destinato all’uso comune oppure all’esercizio di un servizio...