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Corte di Casaszione, sezione III, sentenza 24 maggio 2012, n. 19637. Il carattere continuativo delle emissioni moleste non si identifica con la ripetitività giornaliera delle stesse, bastando che esse si protraggano – senza interruzioni di rilevante entità – per un lasso apprezzabile di tempo a cagione della duratura condotta colpevole del soggetto agente

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE Sentenza 24 maggio 2012, n. 19637   Ritenuto in fatto La Corte di appello di Brescia, con sentenza del 21.2.2011, in parziale riforma della sentenza 16.12.2008 del Tribunale di quella città: a) ha ribadito l’affermazione della responsabilità penale di G.P., G.G. e G.G. in ordine al reato di...