Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 20 febbraio 2018, n. 4008. Per discriminare la liceità o meno delle opere che il proprietario del fondo dominante intenda fare sul fondo servente
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 20 febbraio 2018, n. 4008. Per discriminare la liceità o meno delle opere che il proprietario del fondo dominante intenda fare sul fondo servente

Per discriminare la liceità o meno delle opere che il proprietario del fondo dominante intenda fare sul fondo servente – avvalendosi della facoltà di cui all’art. 1069 c.c. – vale il criterio dell’indispensabilità delle opere ai fini della conservazione della servitù. Il “divieto di aggravare l’esercizio della servitu’, di cui all’articolo 1607 c.c., costituisce un...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 12 febbraio 2018, n. 3345. L’azione con cui un condomino metta in comunicazione il cortile condominiale con una sua proprieta’ estranea alla comunione
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 12 febbraio 2018, n. 3345. L’azione con cui un condomino metta in comunicazione il cortile condominiale con una sua proprieta’ estranea alla comunione

In tema di uso della cosa comune, viola l’articolo 1102 c.c. l’apertura praticata da un condomino nella recinzione del cortile condominiale, senza il consenso degli altri condomini al fine di creare un accesso dallo spazio interno comune ad un immobile limitrofo di sua esclusiva proprieta’, determinando, tale utilizzazione illegittima della corte condominiale, la costituzione di...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 9 gennaio 2018, n. 289. Servitù: il concetto di interclusione totale
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 9 gennaio 2018, n. 289. Servitù: il concetto di interclusione totale

Il concetto di interclusione totale va ricostruito con riferimento al collegamento esistente tra il fondo e la pubblica via, a prescindere dalle forme di passaggio e dalla dimensione dei veicoli. Eventuali esigenze abitative connesse ai valori della persona rilevano semmai nel bilanciamento di interessi che filtra nell’apprezzamento dei bisogni del fondo ai sensi dell’interpretazione evolutiva...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 5 gennaio 2018, n. 167. L’incapacità a deporre prevista dall’art 246 c.p.c. si verifica solo quando il teste è titolare di un interesse personale, attuale e concreto, che lo coinvolga nel rapporto controverso, alla stregua dell’interesse ad agire di cui all’art. 100 c.p.c.,
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 5 gennaio 2018, n. 167. L’incapacità a deporre prevista dall’art 246 c.p.c. si verifica solo quando il teste è titolare di un interesse personale, attuale e concreto, che lo coinvolga nel rapporto controverso, alla stregua dell’interesse ad agire di cui all’art. 100 c.p.c.,

La massima: L’incapacità a deporre prevista dall’art 246 c.p.c. si verifica solo quando il teste è titolare di un interesse personale, attuale e concreto, che lo coinvolga nel rapporto controverso, alla stregua dell’interesse ad agire di cui all’art. 100 c.p.c., sì da legittimarlo a partecipare al giudizio in cui è richiesta la sua testimonianza, con...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 4 gennaio 2018, n. 55. La indagine diretta ad accertare l’interclusione di un fondo, ai fini della costituzione a vantaggio di esso di una servitu’ di passaggio coattivo ex articolo 1051 c.c., va condotta con riguardo al fondo nella sua unitarieta’ e cioe’ al fondo nel suo complesso e non gia’ in relazione a singole parti di esso (anche se aventi, per libere scelte e determinazioni del proprietario, destinazione economica eterogenea)
Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 23 novembre 2017, n. 27909. La possibilita’ di restare in maniera piu’ comoda ad esercitare una veduta non costituisce aggravamento della servitu’ di veduta
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 23 novembre 2017, n. 27909. La possibilita’ di restare in maniera piu’ comoda ad esercitare una veduta non costituisce aggravamento della servitu’ di veduta

La possibilita’ di restare in maniera piu’ comoda ad esercitare una veduta non costituisce aggravamento della servitu’ di veduta. Non costituisce aggravamento della servitu’ di veduta, ai sensi dell’articolo 1067 c.c., la trasformazione di un precedente affaccio occasionale Per un maggiore approfondimento sulle vedute cliccare sull’immagine seguente Ordinanza 23 novembre 2017, n. 27909 Data udienza...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 16 ottobre 2017, n. 4791. Il requisito della servitù di uso pubblico
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 16 ottobre 2017, n. 4791. Il requisito della servitù di uso pubblico

Il requisito della servitù di uso pubblico sussiste soltanto laddove la strada vicinale possa essere percorsa indistintamente da tutti i cittadini per una molteplicità di usi e con una pluralità di mezzi e conseguentemente il Comune possa introdurre alcune limitazioni al traffico, come per il resto della viabilità comunale. Sentenza 16 ottobre 2017, n. 4791...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 17 ottobre 2017, n. 24470. Ai fini della disciplina della costituzione della servitu’ coattiva di attraversamento di fondi da parte di ferrovie
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 17 ottobre 2017, n. 24470. Ai fini della disciplina della costituzione della servitu’ coattiva di attraversamento di fondi da parte di ferrovie

Del Testo Unico di cui al Regio Decreto 9 maggio 1912, n. 1447, articolo 55, disciplinando l’ipotesi del collegamento tra stabilimento commerciale o industriale e ferrovia mediante attraversamento di terreni di terzi, legittima in base al suo tenore testuale – e a prescindere da ogni considerazione circa la collocazione della norma, rilevante. a fini interpretativi...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 6 luglio 2017, n. 16698
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 6 luglio 2017, n. 16698

La verifica se ci si trovi in presenza di servitu’ di parcheggio o di diritto personale impone l’esame del titolo e della situazione in concreto sottoposta al giudizio, al fine di stabilire se sussistano i requisiti del ius in re aliena, e specificamente: l’altruita’ della cosa, l’assolutezza, l’immediatezza (non necessita’ dell’altrui collaborazione, ai sensi dell’articolo...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 26 giugno 2017, n. 15843
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 26 giugno 2017, n. 15843

Gli accessi e il passaggio che, ai sensi dell’articolo 843 c.c., il proprietario deve consentire al vicino per l’esecuzione delle opere necessarie alla riparazione o manutenzione della cosa propria, dando luogo a un’obbligazione propter rem, non possono determinare la costituzione di una servitu’. In materia di usucapione delle servitu’, il necessario requisito dell’apparenza imponga che...