Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 febbraio 2016, n. 3266 Svolgimento del processo D.A. convenne in giudizio la FATA Assicurazioni Danni s.p.a. per ottenere il rimborso delle spese corrisposte al proprio legale per l’assistenza prestata nella procedura di risarcimento diretto relativa ad un sinistro occorsogli il 25.12.2008, procedura che si era conclusa con...
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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 16 febbraio 2016, n. 2951. La titolarità della posizione soggettiva vantata in giudizio, quale elemento costitutivo della domanda, dev’esser provata dall’attore e verificata anche d’ufficio dal giudice, mentre le contrarie deduzioni o argomentazioni svolte dalla controparte hanno natura di mere difese, proponibili in ogni fase del giudizio ed anche in appello, sicché l’eventuale sua contumacia non rende incontestati i fatti allegati dall’attore, né altera la ripartizione degli oneri probatori, ferme solo le eventuali preclusioni per la tardiva costituzione
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 16 febbraio 2016, n. 2951 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. RORDORF Renato – Presidente Sezione Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente Sezione Dott. BERNABAI Renato...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 febbraio 2016, n. 3257. La nozione di circolazione stradale, ex art. 2054 c.c., contempla anche le ipotesi in cui il veicolo sia in posizione di arresto, sia in relazione all’ingombro operato dalla vettura sugli spazi adibiti alla circolazione, sia con riferimento alle operazioni propedeutiche alla partenza o collegate alla fermata, oppure ancora a tutte le attività che il veicolo è destinato a compiere e per le quali può circolare
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 febbraio 2016, n. 3257 Ritenuto in fatto 1. – A.L. decedette il (omissis) a seguito delle lesioni riportate nel sinistro occorsogli il precedente (omissis) presso l’officina di riparazioni di infissi meccanici di cui era titolare il fratello. In tale occasione, l’A. fu colpito al volto dalla rampa...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 febbraio 2016, n. 3258. La responsabilità da prodotto difettoso ha natura presunta, e non oggettiva, poiché prescinde dall’accertamento della colpevolezza del produttore, ma non anche dalla dimostrazione dell’esistenza di un difetto del prodotto. Incombe, pertanto, sul soggetto danneggiato – ai sensi dell’art. 8 del d.P.R. 24 maggio 1988, n. 224 (trasfuso nell’art. 120 del cd. “codice del consumo”) – la prova specifica del collegamento causale non già tra prodotto e danno, bensì tra difetto e danno, ciò rappresentando un prerequisito della responsabilità stessa, con funzione delimitativa dell’ambito di applicabilità di essa. Quanto, poi, alla difettosità del prodotto, essa si correla al concetto di “sicurezza”, nel senso che è difettoso – ai sensi dell’art. art. 5 del d.P.R. n. 224 del 1988 (oggi trasfuso nell’art. 117 Codice del Consumo) — quel prodotto che non offra la sicurezza che ci si può legittimamente attendere in relazione al modo in cui il prodotto è stato messo in circolazione, alla sua presentazione, alle sue caratteristiche palesi alle istruzioni o alle avvertenze fornite, all’uso per il quale il prodotto può essere ragionevolmente destinato, e ai comportamenti che, in relazione ad esso, si possono ragionevolmente prevedere, al tempo in cui il prodotto è stato messo in circolazione
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 febbraio 2016, n. 3258 Ritenuto in fatto l. — M.C. proponeva impugnazione avverso la sentenza del Tribunale di Roma, del 26 febbraio 2008, con la quale era stata rigettata la sua domanda di condanna della Procter & Gamble s.r.l. al risarcimento dei danni patiti a seguito dell’esplosione...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 febbraio 2016, n. 3176. In tema di risarcimento del danno contrattuale per responsabilità professionale del notaio, al fine di determinare il dies a quo di decorrenza della prescrizione occorre verificare, non la data di stipula del rogito, bensì il momento in cui si sia prodotto, nella sfera patrimoniale del cliente-creditore, il pregiudizio causato dal colpevole inadempimento del debitore
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 febbraio 2016, n. 3176 Ritenuto in fatto 1. – Con citazione del 15 febbraio 1995, i coniugi D.L.A. e B.L. convennero in giudizio P.G. e A.A.D. per sentir dichiarare risolto il contratto di compravendita immobiliare intercorso tra le parti il 17 settembre 1988 per atto notaio V.O....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 febbraio 2016, n. 3014. Nei casi di responsabilità da mala gestio cd impropria, poichè la responsabilità da colpevole ritardo, nell’ambito del rapporto tra assicuratore e danneggiato è fondata sulla costituzione in mora del primo ex art. 22 della legge n. 990 del 1969, non è necessario che il danneggiato, per ottenere la corresponsione degli interessi e della rivalutazione oltre il limite del massimale, formuli una specifica domanda, essendo sufficiente che abbia chiesto l’integrale risarcimento del danno ovvero, anche, che abbia richiesto il pagamento degli interessi. Nei casi di responsabilità da mala gestio cd propria, l’affermazione della responsabilità dell’assicuratore verso il danneggiante postula la proposizione, da parte dell’assicurato, di una specifica domanda, con allegazione dei comportamenti che sostanziano la mala gestio, incombendo poi alla controparte dimostrare di avere correttamente adempiuto la propria obbligazione.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 17 febbraio 2016, n.3014 Ritenuto in fatto Con sentenza del 12 settembre 2006 il Tribunale di Palermo condannò C.M.P. e SAI Assicurazioni s.p.a. al pagamento, in favore di M.M. , della somma di Euro 149.772,00, oltre interessi e rivalutazione dalla data del sinistro al saldo. La causa era...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 29 gennaio 2016, n. 1754. In tema di responsabilità della banca per il pagamento di un assegno non trasferibile a persona diversa dal beneficiario, l’art. 43, secondo comma, del R.D. 21.12.33 n.1736, che regola tale tipologia di titolo, nell’attribuire la responsabilità a colui che paga a persona diversa dal prenditore o dal banchiere giratario per l’incasso, si riferisce sia alla banca girataria che alla banca trattaria, essendo quest’ultima tenuta, quando il titolo le viene rimesso in stanza di compensazione, a rilevarne l’eventuale alterazione o falsificazione, quando ciò sia verificabile con la diligenza media
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 29 gennaio 2016, n. 1754 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. DIDONE Antonio – rel. Consigliere Dott. VALITUTTI Antonio – Consigliere Dott. ACIERNO Maria – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 febbraio 2016, n. 2173. La presenza di un veicolo fermo per incidente sulla sede stradale impone ai conducenti dei veicoli sopraggiungenti di moderare la velocita’ e di tenere un comportamento improntato alla massima prudenza, non potendo reputarsi circostanza assolutamente imprevedibile ed al contrario rientrando nella ragionevole prevedibilita’ la presenza degli occupanti della vettura incidentata sulla sede stradale in prossimita’ della vettura stessa
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 4 febbraio 2016, n. 2173 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CHIARINI Maria Margherita – Presidente Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. RUBINO Lina – rel. Consigliere Dott. D’AMICO Paolo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 gennaio 2016, n. 1322. La norma di cui all’art. 2048 cod. civ. non configura un’ipotesi di responsabilità oggettiva né per gli allievi né per i precettori, ma richiede che il danno sia conseguenza del fatto illecito di uno studente, ed ulteriormente esige che la scuola non abbia predisposto le misure atte a consentire che l’insegnante sotto la cui guida il gioco si svolge sia in grado di evitare il fatto
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 gennaio 2016, n. 1322 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BERRUTI Giuseppe Maria – Presidente Dott. PETTI Giovanni B. – Consigliere Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 11 gennaio 2016, n. 222. Il semplice smarrimento di documenti con dati supersensibili da parte del Ministero non dà diritto al risarcimento del danno se manca la prova che i dati siano entrati in possesso di persone estranee alla funzione amministrativa deputata al loro esame. Con questa affermazione la Cassazione ha respinto il ricorso di un militare che aveva richiesto il risarcimento del danno non patrimoniale in seguito allo smarrimento di dati riguardanti il suo stato di salute da parte della commissione medica cui aveva presentato istanza per il riconoscimento di una malattia derivante da causa di servizio. Per i giudici, infatti, il «danno non patrimoniale» risarcibile ai sensi dell’articolo 15 del Codice della privacy (Dlgs 196/2003), per quanto determinato da una lesione del diritto fondamentale alla protezione dei dati personali (tutelato dagli articoli 2 e 21 della Costituzione e dall’articolo 8 della Cedu) «non si sottrae alla verifica della “gravità della lesione” e della “serietà del danno”» inteso «quale perdita di natura personale effettivamente patita dall’interessato».
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 11 gennaio 2016, n. 222 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – rel. Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea –...