Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 22 ottobre 2013, n. 43198 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 22/10/2012 il G.U.P. del Tribunale di Trento dichiarava non luogo a procedere nei confronti di B.D. per il delitto di cui all’art. 589 c.p., per omicidio colposo in danno di S.C. (acc. in (omissis) ). All’imputato...
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 23 ottobre 2013 n. 24033. La Usl può interrompere la somministrazione gratuita della cura (terapia Dikul) a cui è stata condannata con provvedimento del tribunale – “per tutto il tempo necessario dal punto di vista riabilitativo” – una volta accertato che il proseguimento delle cure non avrebbe apportato ulteriori miglioramenti al quadro fisico
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 23 ottobre 2013 n. 24033[1] In base al principio di efficacia enunciato dalla normativa in materia (D.Lgs. n. 502 deI 1992- art. 1, come modificato dal D.Lgs. n. 229-art.) i benefici conseguibili con la prestazione richiesta devono essere posti a confronto con l’incidenza terapeutica sulle...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 ottobre 2013, n. 23575. Rigetto in merito alla condanna al risarcimento dei danni, derivati dal confezionamento e dalla allocazione di una protesi dentaria nell’arcata dentaria superiore cui erano seguiti dolori alla testa e difficoltà di pronuncia
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 ottobre 2013, n. 23575 Svolgimento del processo Con citazione ritualmente notificata F.S. conveniva in giudizio il dr. F..R. chiedendone la condanna al risarcimento dei danni, derivati dal confezionamento e dalla allocazione di una protesi dentaria nell’arcata dentaria superiore cui erano seguiti dolori alla testa e difficoltà di...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 ottobre 2013 n. 41860. L’assenza di certezze circa il nesso causale tra l’attività del medico e la morte del paziente, va valutata dal giudice dell’udienza preliminare non solo per quello che si conosce al momento ma anche alla luce di quello che potrebbe emergere come in sede di dibattimento
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 ottobre 2013 n. 41860[1] Laddove il perito aveva affermato che in caso di tempestivo avvertimento ad opera del primo imputato e di esatta prescrizione di terapia da parte del dottore, con ‘elevata probabilità’ si sarebbe determinato un diverso corso degli eventi, le sue conclusioni...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 ottobre 2013, n. 41426. Escluso il ricorso di elementi idonei a sostenere l’accusa in giudizio (violazione delle norme precauzionali concernenti l’esercizio della professione sanitaria infermieristica), non essendo emerso alcun profilo di colpa a carico degli imputati, dovendo escludersi che agli stessi fosse nella specie ascrivibile alcun onere di adottare particolari misure di contenzione del paziente, essendo gli stessi comunque rimasti, in occasione del fatto, attorno al letto del paziente, dopo averlo ivi posizionato e accudito, senza poter in alcun modo prevedere il gesto inconsulto dell’anziano paziente (che dal letto si era repentinamente lanciato per terra), eccedente rispetto alle normali forme d’insofferenza di una persona anziana; gesto inconsulto, a seguito del quale gli imputati avevano comunque immediatamente prestato tutti i necessari soccorsi.
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 7 ottobre 2013, n. 41426 Ritenuto in fatto 1. – Con atto del 22.1.2013, M..R. , F..B. , L..B. , M.P..B. e B.F. , in qualità di parti civili costituite, hanno proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza in data 11.12.2012 con la quale il giudice dell’udienza preliminare...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 ottobre 2013, n. 22822. In ordine all’individuazione della data di decorrenza della prescrizione del diritto al risarcimento del danno da responsabilità medica in caso di malattia lungolatente
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 7 ottobre 2013, n. 22822 Svolgimento del processo 1.- M..S. fu sottoposta a due trasfusioni di sangue in occasione del parto naturale avvenuto il (omissis) nell’ospedale (omissis) . Nel maggio del 2001 agì giudizialmente, in una al marito ed alle figlie, nei confronti della suddetta Azienda ospedaliera, chiedendone...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 settembre 2013, n. 20904. In tema di responsabilità civile nell’attività medico-chirurgica, ove sia dedotta una responsabilità contrattuale della struttura sanitaria e/o del medico per l’inesatto adempimento della prestazione sanitaria, il danneggiato deve fornire la prova del contratto (o del contatto) e dell’aggravamento della situazione patologica (o dell’insorgenza di nuove patologie per effetto dell’intervento) e del relativo nesso di causalità con l’azione o l’omissione dei sanitari, restando a carico dell’obbligato – sia esso il sanitario o la struttura – la prova che la prestazione professionale sia stata eseguita in modo diligente e che quegli esiti siano stati determinati da un evento imprevisto e imprevedibile
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 settembre 2013, n. 20904 Svolgimento del processo p.1. E.T. ed E. hanno proposto ricorso per cassazione contro l’Azienda Unità Sanitaria Locale n. 14 di Orvieto e la Nuova MAA Assicurazioni s.p.a. avverso la sentenza del 123 ottobre 2006, con la quale la Corte d’Appello di Perugia ha...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 20 agosto 2013, n. 19220. E’ irrilevante la qualità del paziente al fine di stabilire se vi sia stato o meno consenso informato, la stessa potendo incidere solo sulle modalità di informazione, che devono essere adeguate al livello culturale del paziente, con l’adozione di un linguaggio che tenga conto del suo particolare stato soggettivo e del grado delle conoscenze specifiche di cui dispone
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 20 agosto 2013, n. 19220 Svolgimento del processo Con sentenza del 16 maggio 2002 il Tribunale di Roma rigettava la domanda di risarcimento dei danni, che l’attore assumeva determinati dall’errore ascrivibile a colpa professionale medica, proposta da L.F. nei confronti di N.R. . Il giudice di primo grado...
Corte di Cassazione, sezione IV , sentenza 30 agosto 2013 n. 35828. Condanna per il medico del pronto soccorso che dimette un paziente senza accorgersi di una perforazione gastrica in corso anche se poi segue un successivo ricovero ed una operazione con nuove dimissioni una volta accertato che la situazione è disperata
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione IV , sentenza 30 agosto 2013 n. 35828[1] Al momento della sua ultima dimissione trovavasi in condizioni irreversibilmente indirizzate verso l’assai prossimo decesso. Per cui in una tale situazione la decisione di sospendere il trattamento ospedaliero non assume affatto i connotati di un evento imprevedibile ed eccezionale,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 31 luglio 2013, n.18334. Il professionista sanitario ha l’obbligo di fornire tutte le informazioni possibili al paziente in ordine alle cure mediche o all’intervento chirurgico da effettuare
La massima 1. Il professionista sanitario ha l’obbligo di fornire tutte le informazioni possibili al paziente in ordine alle cure mediche o all’intervento chirurgico da effettuare, tanto è vero che deve sottoporre al paziente, perché lo sottoscriva, un modulo non generico, dal quale sia possibile desumere con certezza l’ottenimento in modo esaustivo da parte del...