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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 18 novembre 2011 n. 42588. Sospeso dall’attività il ginecologo indagato per omicidio colposo

Corte di cassazione – Sezione IV penale – Sentenza 18 novembre 2011. Sospeso dall’attività il ginecologo indagato per omicidio colposo n.42588. Sospeso dall’attività il ginecologo indagato per omicidio colposo Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 18 novembre 2011 n. 42588 La Corte di Cassazione ribalta le sentenze sia del Gip e...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 17 agosto 2011, n. 32154. E’ colpevole di gravissima negligenza il medico sportivo che non proceda ad approfonditi accertamenti ed esami che potrebbero consentire di verificare l’esistenza di una patologia generalmente ritenuta di agevole accertamento

Corte di cassazione – Sezione IV penale – sentenza 17 agosto 2011, n. 32154. E’ colpevole di gravissima negligenza il medico sportivo che non proceda ad approfonditi accertamenti ed esami che potrebbero consentire di verificare l’esistenza di una patologia generalmente ritenuta di agevole accertamento La massima[1] L’esistenza del rapporto di causalità tra la condotta negligente...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 luglio 2011, n. 15386. Il sanitario, qualora formuli una diagnosi di normalità morfologica del feto anche sulla base di esami strumentali che non hanno consentito, senza sua colpa, di visualizzare il feto nella sua interezza, ha l’obbligo di informare la paziente della possibilità di ricorrere ad un centro di più elevato livello di specializzazione

Corte di Cassazione – Sezione III civile – Sentenza 13 luglio 2011, n. 15386. Il sanitario, qualora formuli una diagnosi di normalità morfologica del feto anche sulla base di esami strumentali che non hanno consentito, senza sua colpa, di visualizzare il feto nella sua interezza, ha l’obbligo di informare la paziente della possibilità di ricorrere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 agosto 2011, n. 17496. È illegittima la condotta del medico che prescrive medicinali ad atleti sani, solo per favorirne un recupero fisico o per consentirne un miglioramento delle performances sportive.

Corte di cassazione – Sezione III  – sentenza 23.08.2011 n. 17496. È illegittima la condotta del medico che prescrive medicinali ad atleti sani, solo per favorirne un recupero fisico o per consentirne un miglioramento delle performances sportive. La massima[1] La sostanziale estraneità della terapia prescritta all’obiettivo di salvaguardare la salute del paziente, in realtà esclusivamente...