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Impalcature installate per la ristrutturazione e furto in appartamento condominiale

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 22 ottobre 2018, n. 26691. La massima estrapolata: Nella ipotesi di furto in appartamento condominiale, commesso con accesso dalle impalcature installate in occasione della ristrutturazione dell’edificio, e’ configurabile la responsabilita’ dell’imprenditore ex articolo 2043 c.c., per omessa ordinaria diligenza nella adozione delle cautele atte ad impedire l’uso anomalo...

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Individuata la responsabilità ex art. 2043 c.c. dell’Amministrazione provinciale, per il risarcimento dei danni derivanti dalla collisione dell’auto con un cinghiale che improvvisamente attraversava la strada.

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 29 maggio 2018, n. 13488. La massima estrapolata: La responsabilità aquiliana per i danni a terzi deve essere imputata all’ente, sia esso Regione, Provincia, Ente Parco, Federazione o Associazione, ecc., a cui siano stati concretamente affidati, nel singolo caso, i poteri di amministrazione del territorio e di gestione...

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In ordine alla responsabilità per insidia e trabocchetto, nel caso specifico, non è stata raggiunta la prova ne’ del fatto che la buca fosse realmente un’insidia ne’ della sussistenza del nesso di causalita’ tra la buca e l’evento lesivo.

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 29 marzo 2018, n. 7887. In ordine alla responsabilità per insidia e trabocchetto, nel caso specifico, non è stata raggiunta la prova ne’ del fatto che la buca fosse realmente un’insidia ne’ della sussistenza del nesso di causalita’ tra la buca e l’evento lesivo. Si trattava di una...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 31 gennaio 2018, n. 2328. In caso di sinistro avvenuto su strada, dei danni conseguenti ad omessa o insufficiente relativa manutenzione
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 31 gennaio 2018, n. 2328. In caso di sinistro avvenuto su strada, dei danni conseguenti ad omessa o insufficiente relativa manutenzione

In caso di sinistro avvenuto su strada, dei danni conseguenti ad omessa o insufficiente relativa manutenzione il proprietario (articolo 14 del codice della strada) o il custode (tale essendo anche il possessore, il detentore e il concessionario) risponde ex articolo 2051 cod. civ., in ragione del particolare rapporto con la cosa che al medesimo deriva...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 1 febbraio 2018, n. 2483. Quanto più la situazione di possibile danno è suscettibile di essere oggettivamente prevista e superata attraverso l’adozione da parte dello stesso danneggiato delle cautele normalmente attese e prevedibili in rapporto alle circostanze
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 1 febbraio 2018, n. 2483. Quanto più la situazione di possibile danno è suscettibile di essere oggettivamente prevista e superata attraverso l’adozione da parte dello stesso danneggiato delle cautele normalmente attese e prevedibili in rapporto alle circostanze

Quanto più la situazione di possibile danno è suscettibile di essere oggettivamente prevista e superata attraverso l’adozione da parte dello stesso danneggiato delle cautele normalmente attese e prevedibili in rapporto alle circostanze (secondo uno standard di comportamento correlato, dunque, al caso concreto) tanto più incidente deve considerarsi l’efficienza causale del suo comportamento imprudente ( in...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 16 ottobre 2017, n. 24408. In ordine alla responsabilità del custode per danni derivanti dalla cosa
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 16 ottobre 2017, n. 24408. In ordine alla responsabilità del custode per danni derivanti dalla cosa

In ordine alla responsabilità del custode per danni derivanti dalla cosa, ritenuta giusta la valutazione della Corte di merito, sull’insussistenza della responsabilita’ oggettiva del custode per danni derivanti dalla cosa, in quanto il rischio ingenerato dalla peculiare situazione della cosa (intrinseca od estrinseca che sia) nella fattispecie concreta era oggettivamente avvertibile con assoluta certezza come...

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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 29 settembre 2017, n. 22801. In tema di responsabilità civile e le cattive condizioni di manutenzione del guard rail

In tema di responsabilità civile, qualora la produzione di un evento dannoso possa apparire riconducibile alla concomitanza di più fattori, ognuno di essi deve essere autonomamente apprezzato per determinare in che misura lo stesso abbia contribuito al verificarsi dell’evento. Ciò posto, attesa la funzione del guard rail di diminuire la pericolosità del tratto stradale ove...

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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 29 settembre 2017, n. 22811. In ordine al concorso di colpa ex art. 2054 c.c.

Violazione degli articoli 2043 e 2054 c.c. laddove si afferma la corresponsabilita’ del danneggiato, in assenza di accertate violazioni a suo carico. Non potendo operare la presunzione di cui all’articolo 2054 c.c., comma 2 per non aver potuto il giudice accertare in concreto se, oltre alla colpa del conducente l’autovettura, vi fosse stata una condotta...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 29 settembre 2017, n. 22832. La responsabilita’ del Ministero della salute in riferimento al risarcimento per i danni subiti a seguito di emotrasfusioni
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 29 settembre 2017, n. 22832. La responsabilita’ del Ministero della salute in riferimento al risarcimento per i danni subiti a seguito di emotrasfusioni

  Il Ministero della salute è tenuto ad esercitare un’attività di controllo e di vigilanza in ordine, tra l’altro, alla pratica terapeutica della trasfusione del sangue e dell’uso degli emoderivati e risponde ex art. 2043 c.c. per omessa vigilanza, dei danni conseguenti ad epatite e ad infezione da HIV contratte da soggetti emotrasfusi. Gli obblighi...

Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 31 luglio 2017, n. 18954
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Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 31 luglio 2017, n. 18954

La responsabilita’ per i danni causati dagli animali randagi deve ritenersi disciplinata dalle regole generali di cui all’articolo 2043 c.c., e non dalle regole di cui all’articolo 2052 c.c.; non e’ quindi possibile riconoscere una siffatta responsabilita’ semplicemente sulla base della individuazione dell’ente cui le leggi nazionali e regionali affidano in generale il compito di...