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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 12 dicembre 2017, n. 29642. Accertamento della responsabilita’ di un prestatore d’opera professionale

Qualora il giudice di primo grado, investito di una domanda di accertamento della responsabilita’ di un prestatore d’opera professionale, nella specie un notaio, e della conseguente richiesta di condanna al risarcimento del danno, rigetti la domanda affermando expressis verbis che risulta provato l’inadempimento del detto rapporto e che, tuttavia, non risulta provata la verificazione di...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 giugno 2015, n. 12871. L’art. 2226 cod. civ., che regola i diritti del committente per il caso di difformità e vizi dell’opera, non è applicabile al contratto di prestazione di opera professionale intellettuale; essa infatti ha per oggetto, pur quando si estrinsechi nell’istallazione di una protesi dentaria, la prestazione di un bene immateriale in relazione al quale non sono percepibili, come per i beni materiali, le difformità o i vizi eventualmente presenti, assumendo rilievo assorbente l’attività riservata al medico dentista di diagnosi della situazione del paziente, di scelta della terapia, di successiva applicazione della protesi e del controllo della stessa. Pertanto, non potendosi individuare un’entità materiale nell’opera del dentista, la protesi può considerarsi un’opera materiale ed autonoma solo in quanto oggetto della prestazione dell’odontotecnico.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 22 giugno 2015, n. 12871 Svolgimento del processo l. A.C. convenne in giudizio, davanti al Tribunale di Monza, Sezione distaccata di Desio, il dott. D.F., chiedendo che fosse condannato al risarcimento dei danni conseguenti a sua negligenza professionale nell’esecuzione di una terapia odontoiatrica. Si costituì il dott. F.,...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 giugno 2015, n. 11769. Il prestatore d’opera, prendendo in consegna il bene dal committente per l’esecuzione della prestazione principale.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 8 giugno 2015, n. 11769 Motivi della decisione 1. Con il primo motivo, in riferimento al capo della sentenza Prestige/T. si deduce la violazione degli artt. 1218, 1177, 2222 e ss., 1655 e ss. cod. civ. e illogicità della motivazione. 1.1. La Corte di merito ha ritenuto il...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 22 maggio 2014, n. 11363. In tema di responsabilità medica da omessa diagnosi di neoplasia mammaria maligna. Concorso di colpe tra la struttura, che si avvale di un medico imperito, ed il medico stesso che omette di approfondire le analisi e di dare una diagnosi corretta.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza del  22 maggio 2014, n. 11363   Svolgimento del processo   1. Con citazione del 25 ottobre 1995 S.E. convenne dinanzi al tribunale di Roma la società Centro e chiedeva che fosse accertata la responsabilità professionale per la ritardata diagnosi del tumore mammario, con la condanna al risarcimento...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 23 aprile 2014, n. 9220. In tema di prestazione d’opera intellettuale e recesso del cliente

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza  23 aprile 2014, n. 9220 Svolgimento del processo Con decreto del 18/1/2000 il Tribunale di Roma ingiungeva alla società Software & Services s.r.l. il pagamento, in favore di N.R. , di un compenso per attività di consulenza informatica che egli aveva svolto, su suo incarico, presso la società...