La qualifica di amministratore di fatto grava il soggetto agente di tutti i doveri incombenti sull’amministratore della societa’
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La qualifica di amministratore di fatto grava il soggetto agente di tutti i doveri incombenti sull’amministratore della societa’

Corte di Cassazione, sezione quinta penale sentenza 2 maggio 2018, n. 18785. La qualifica di amministratore di fatto grava il soggetto agente di tutti i doveri incombenti sull’amministratore della societa’, con la connessa responsabilita’ per i fatti illeciti commessi nel corso della sua gestione. Sentenza 2 maggio 2018, n. 18785 Data udienza 25 gennaio 2018...

Il rischio di reiterazione del reato di sfruttamento di manodopera non giustifica il mantenimento della misura cautelare del controllo giudiziario, se il datore ha regolarizzato i lavoratori e si è messo in linea con le norme antinfortunistiche.
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Il rischio di reiterazione del reato di sfruttamento di manodopera non giustifica il mantenimento della misura cautelare del controllo giudiziario, se il datore ha regolarizzato i lavoratori e si è messo in linea con le norme antinfortunistiche.

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 20 aprile 2018, n. 17939. Il rischio di reiterazione del reato di sfruttamento di manodopera non giustifica il mantenimento della misura cautelare del controllo giudiziario, se il datore ha regolarizzato i lavoratori e si è messo in linea con le norme antinfortunistiche. Sentenza 20 aprile 2018, n. 17939...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8182. In tema di estinzione del reato, la dichiarazione della persona offesa con cui la stessa afferma di aver ricevuto dall’imputato una somma a titolo di risarcimento del danno nonché per spese e competenze processuali del difensore, e di non avere null’altro a pretendere «salvo buon fine del titolo di pagamento», è inidonea a determinare l’effetto estintivo introdotto dal nuovo art. 162-ter c.p.
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8182. In tema di estinzione del reato, la dichiarazione della persona offesa con cui la stessa afferma di aver ricevuto dall’imputato una somma a titolo di risarcimento del danno nonché per spese e competenze processuali del difensore, e di non avere null’altro a pretendere «salvo buon fine del titolo di pagamento», è inidonea a determinare l’effetto estintivo introdotto dal nuovo art. 162-ter c.p.

In tema di estinzione del reato, la dichiarazione della persona offesa con cui la stessa afferma di aver ricevuto dall’imputato una somma a titolo di risarcimento del danno nonché per spese e competenze processuali del difensore, e di non avere null’altro a pretendere «salvo buon fine del titolo di pagamento», è inidonea a determinare l’effetto...

Corte di Cassazione, sezioni unite penale, sentenza 24 gennaio 2018, n. 3464. La Corte di cassazione pronuncia sentenza di annullamento senza rinvio se ritiene superfluo il rinvio e se, anche all’esito di valutazioni discrezionali, puo’ decidere la causa alla stregua degli elementi di fatto gia’ accertati o sulla base delle statuizioni adottate dal giudice di merito, non risultando percio’ necessari ulteriori accertamenti di fatto.
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Corte di Cassazione, sezioni unite penale, sentenza 24 gennaio 2018, n. 3464. La Corte di cassazione pronuncia sentenza di annullamento senza rinvio se ritiene superfluo il rinvio e se, anche all’esito di valutazioni discrezionali, puo’ decidere la causa alla stregua degli elementi di fatto gia’ accertati o sulla base delle statuizioni adottate dal giudice di merito, non risultando percio’ necessari ulteriori accertamenti di fatto.

La Corte di cassazione pronuncia sentenza di annullamento senza rinvio se ritiene superfluo il rinvio e se, anche all’esito di valutazioni discrezionali, puo’ decidere la causa alla stregua degli elementi di fatto gia’ accertati o sulla base delle statuizioni adottate dal giudice di merito, non risultando percio’ necessari ulteriori accertamenti di fatto.   Sentenza 24...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 2 novembre 2017, n. 50080. Nel reato di bancarotta documentale l’elemento psicologico del reato
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 2 novembre 2017, n. 50080. Nel reato di bancarotta documentale l’elemento psicologico del reato

Nel reato di bancarotta documentale l’elemento psicologico del reato, quando all’imputato non sia imputata la mera omissione nella tenuta della contabilità, bensì l’impossibilità di ricostruire i movimenti finanziari della fallita in conseguenza della mancata o anomala contabilizzazione di determinate operazioni, si atteggia a dolo generico, dato dalla consapevolezza che tali modalità di registrazione contabile possano...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 17 luglio 2017, n. 34836
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 17 luglio 2017, n. 34836

L’omesso versamento dei contributi non rientra nella bancarotta per dissipazione perché non riduce il patrimonio dell’impresa Corte di Cassazione sentenza 17 luglio 2017, n. 34836 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUNO Paolo Antonio – Presidente Dott. LAPALORCIA Grazia –...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 marzo 2017, n. 12779
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 marzo 2017, n. 12779

Falso ideologico in atto pubblico per chi dichiara che alla guida c’era un’altra persona per evitare di perdere i punti nella patente Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 16 marzo 2017, n. 12779 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 novembre 2016, n. 47525
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 novembre 2016, n. 47525

Falso ideologico per i collaboratori del notaio che fanno un’attestazione di conformità, attribuendo il rilascio della copia al notaio al tempo “in permesso di assenza”. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 10 novembre 2016, n. 47525 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 2 marzo 2016, n. 8648. Poiché il Giudice di pace deve depositare la motivazione entro 15 giorni qualora non la detti a verbale, la motivazione depositata oltre detto periodo deve ritenersi depositata fuori termine ed il relativo termine per impugnare è quello di giorni trenta, decorrenti dal giorno in cui sia avvenuta la notificazione

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 2 marzo 2016, n. 8648 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUNO Paolo Antonio – Presidente Dott. SABEONE Gerardo – Consigliere Dott. ZAZA Carlo – rel. Consigliere Dott. SETTEMBRE Antonio – Consigliere Dott....

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