Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 1 marzo 2018, n. 9428. Ai fini della configurabilita’ del reato di rissa, una volta accertata l’esistenza di gruppi contrapposti con vicendevole intenzione offensiva dell’altrui incolumita’ personale, e’ irrilevante individuare chi per primo sia passato a vie di fatto
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 1 marzo 2018, n. 9428. Ai fini della configurabilita’ del reato di rissa, una volta accertata l’esistenza di gruppi contrapposti con vicendevole intenzione offensiva dell’altrui incolumita’ personale, e’ irrilevante individuare chi per primo sia passato a vie di fatto

Ai fini della configurabilita’ del reato di rissa, una volta accertata l’esistenza di gruppi contrapposti con vicendevole intenzione offensiva dell’altrui incolumita’ personale, e’ irrilevante individuare chi per primo sia passato a vie di fatto e che per la configurazione del reato di rissa e’ necessario e sufficiente che, nella violenta contesa, vi siano gruppi contrapposti,...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 1 febbraio 2018, n. 5011. Nel giudizio prognostico concernente la concessione della misura dell’affidamento in prova al servizio sociale
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 1 febbraio 2018, n. 5011. Nel giudizio prognostico concernente la concessione della misura dell’affidamento in prova al servizio sociale

Attraverso la misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova al servizio sociale, l’ordinamento ha inteso attuare una forma dell’esecuzione della pena esterna al carcere nei confronti di condannati per i quali, alla luce dell’osservazione della personalita’ e di altre acquisizioni ed elementi di conoscenza, sia possibile formulare una ragionevole prognosi di completo reinserimento sociale all’esito...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 29 dicembre 2017, n. 58080. Quarantacinque giorni di liberazione anticipata e non 75 per il detenuto di cui è stata accolta la richiesta di liberazione anticipata
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 29 dicembre 2017, n. 58080. Quarantacinque giorni di liberazione anticipata e non 75 per il detenuto di cui è stata accolta la richiesta di liberazione anticipata

Quarantacinque giorni di liberazione anticipata e non 75 per il detenuto di cui è stata accolta la richiesta di liberazione anticipata. Il beneficio maggiore è concesso perché la liberazione si trova a cavallo del periodo di vigenza previsto dal Dl 146/2013 che, tuttavia, prevede solo nei due anni di vigenza della norma il beneficio maggiore....

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 29 dicembre 2017, n. 58080. Quarantacinque giorni di liberazione anticipata e non 75 per il detenuto di cui è stata accolta la richiesta di liberazione anticipata
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 29 dicembre 2017, n. 58080. Quarantacinque giorni di liberazione anticipata e non 75 per il detenuto di cui è stata accolta la richiesta di liberazione anticipata

Quarantacinque giorni di liberazione anticipata e non 75 per il detenuto di cui è stata accolta la richiesta di liberazione anticipata. Il beneficio maggiore è concesso perché la liberazione si trova a cavallo del periodo di vigenza previsto dal Dl 146/2013 che, tuttavia, prevede solo nei due anni di vigenza della norma il beneficio maggiore....

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 19 settembre 2017, n. 42851. Dichiarazione di domicilio da parte del condannato
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 19 settembre 2017, n. 42851. Dichiarazione di domicilio da parte del condannato

La dichiarazione di domicilio da parte del condannato deve soltanto esprimere con chiarezza la volonta? che il luogo indicato venga considerato come quello nel quale effettuare le comunicazioni o notificazioni, e cio? senza che vi sia necessita? di particolari formule. Sentenza 19 settembre 2017, n. 42851 Data udienza 18 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 5 luglio 2017, n. 32391
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 5 luglio 2017, n. 32391

L’affitto “in nero” ai clandestini integra il reato di favoreggiamento dell’immigrazione. E’ punibile anche la locazione a prezzi di mercato ma, tuttavia, senza regolare contratto, per la quale l’illegittimo profitto risiederebbe nella possibilità del locatore di evadere le tasse. Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 5 luglio 2017, n. 32391 REPUBBLICA ITALIANA IN...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza del 16 giugno 2017, n. 30349
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza del 16 giugno 2017, n. 30349

 L’autorizzazione ex art. 284, comma 3, ha natura eccezionale, in quanto introduce una deroga alla prescrizione principale e che appunto connota la misura in oggetto – id est il divieto di allontanarsi dal luogo di restrizione domestica -, in presenza di un soggetto rispetto al quale il giudice ha ritenuto adeguata la misura alternativa, congrua...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 6 febbraio 2017, n. 5515
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 6 febbraio 2017, n. 5515

Anche chi è stato già scarcerato può ottenere il risarcimento del danno per il trattamento inumano e l’esiguità degli spazi in cui è stato detenuto Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 6 febbraio 2017, n. 5515 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 7 dicembre 2016, n. 52181
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 7 dicembre 2016, n. 52181

In tema di sospensione dell’ordine di esecuzione di pene detentive, la condanna per il reato previsto dall’articolo 572 comma 2 del codice penalecostituisce causa ostativa alla sospensione dell’ordine di esecuzione, nonostante l’abrogazione di detta norma operata dal Dl 93/2013, convertito nella legge 119/2013, attesa la natura mobile del rinvio contenuto nell’articolo 656 comma 9 del...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 5 dicembre 2016, n. 51882
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 5 dicembre 2016, n. 51882

Qualora il titolo esecutivo comprenda (anche) un reato cosiddetto ostativo, la soglia per la concessione del beneficio penitenziario è quella dei complessivi quattro anni di detenzione ponendo attenzione alle modalità di scissione del cumulo Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 5 dicembre 2016, n. 51882 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...