Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 4 maggio 2018, n. 19497. L’estraneo alla Pubblica amministrazione concorre nella rivelazione di segreti d’ufficio se non si limita a ricevere la notizia che deve rimanere segreta, ma istiga o induce il pubblico ufficiale a rivelarla e certamente concorre nel delitto se divulga il contenuto di informative di...
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2671. Il genitore che si propone di modificare il luogo di vita del minorenne non puo’ procedere all’insaputa dell’altro genitore e, se non ne ottiene il consenso, deve rivolgersi all’Autorita’ giudiziaria
L’articolo 574 bis c.p., comma 1, si distingue dall’articolo 574 cod. pen. per l’elemento specializzante costituito dalla conduzione o dal trattenimento del minorenne fuori dal territorio dello Stato, per un tempo che produca un effettivo impedimento per l’esercizio delle diverse manifestazioni della potesta’ da parte del soggetto legittimato. Il genitore che si propone di modificare...
Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 21 novembre 2017, n. 53000. Le dimissioni del dipendente pubblico bastano per escludere il pericolo di reiterazione del reato
La questione della efficacia delle dimissioni e dell’accertamento della loro portata non si esaurisce con la interpretazione dei dati normativi, ma richiede la ricostruzione dell’inquadramento del rapporto di lavoro dell’indagato – pubblico dipendente, al fine di stabilire se, nonostante le dimissioni, persista o meno un inserimento dell’indagato nell’organigramma del Comune e, pertanto, se residuino concrete...
Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 agosto 2017, n. 39341
L’uso della violenza o della minaccia considerato dall’articolo 337 c.p., per opporsi al compimento di un atto di ufficio o di servizio, sebbene fattualmente nella gran parte dei casi si risolva in una violenza o minaccia anche contro la persona del pubblico ufficiale o dell’incaricato del pubblico servizio (o di coloro che, richiesti, gli prestano...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 22 agosto 2017, n. 39341
L’azione di chi oppone resistenza, nei termini richiesti dall’art. 337 cod. pen., a più pubblici ufficiali può essere ricondotta alla figura del concorso formale omogeneo ex art. 81, comma 1, (che ricorre quando con un’unica condotta si commettono più violazioni della stessa disposizione di legge,), o a quella della continuazione di reati ex art. 81,...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 22 agosto 2017, n. 39339
È abusivo l’esercizio della professione psicoterapeutica tutte le volte in cui un soggetto, non qualificato, agisca nei confronti del “paziente” con il fine di incidere sulla sua sfera psichica con lo scopo di indurne una modificazione che può essere dannosa, al di là della metodologia propria della professione di cui si avvale Suprema Corte di...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 21 giugno 2017, n. 30827
L’errore di fatto, come falsa rappresentazione che puo’ escludere la sussistenza dell’elemento psicologico, rileva se il soggetto si rappresenta la realta’ di fatti che, se effettivamente sussistessero, escluderebbero l’antigiuridicita’ del suo comportamento. Invece, l’ignoranza della norma integratrice (perche’ in esso incorporata) del precetto penale non costituisce errore sul fatto ma ignoranza della legge penale, rilevante...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 16 maggio 2017, n. 24301
Per dare attuazione al mandato di arresto occorre che quest’ultimo contenga i gravi indizi di colpevolezza, desunti d’attività di intercettazione, sorveglianza, osservazione e controllo tra loro complessivamente coerenti Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 16 maggio 2017, n. 24301 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 9 maggio 2017, n. 22570
Nel provvedimento cautelare personale l’omesso deposito del brogliaccio di ascolto e dei files audio delle registrazioni di conversazioni oggetto di intercettazione non è sanzionato da nullità o inutilizzabilità perché basta la trasmissione di una documentazione che dia conto sinteticamente del contenuto delle conversazioni riferite negli atti della polizia giudiziaria Suprema Corte di Cassazione sezione VI...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 17 gennaio 2017, n. 1987
Se la situazione da ricostruire presenta connotati non riducibili all’ordinario, allora confidare nelle massime di esperienza diventa fuorviante, donde è sempre necessario che si possa ragionevolmente escludere ogni spiegazione alternativa che invalidi l’ipotesi apparentemente più verosimile e, se questa esclusione non è possibile, il dato da spiegare rimane un fatto con un valore indiziario da...