Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 4 aprile 2018, n. 14938. L’art. 171 c.p.p. prevede che la notificazione è nulla – fra le altre cause – quando nella relazione della copia notificata manca la sottoscrizione “di chi l’ha eseguita” (Iett. c) e se sull’originale dell’atto notificato manca la sottoscrizione della persona ex art. 157,...
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Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 9 gennaio 2018, n. 335. Ai fini della integrazione del delitto di calunnia
Ai fini della integrazione del delitto di calunnia, e’ indispensabile che la falsa rappresentazione dei fatti, pur se non univocamente indicativa di una specifica fattispecie di reato, sia tale da rendere ragionevolmente prevedibile l’apertura di un procedimento penale per un fatto procedibile di ufficio, di tal che il delitto non e’ configurabile allorquando il mendacio...
Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 14 dicembre 2017, n. 55828. L’inammissibilità delle doglianze che ripropongono in Cassazione questioni di merito
L’inammissibilità delle doglianze che ripropongono in Cassazione questioni di merito e che le circostanze attenuanti di cui all’art. 62-bis possono essere concesse solo ove ricorrano elementi di segno positivo che effettivamente incidano sull’apprezzamento dell’entità del reato e della capacità a delinquere dell’imputato. Sentenza 14 dicembre 2017, n. 55828 Data udienza 17 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA...
Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 23 novembre 2017, n. 53331. Differenze tra peculato e truffa
Si attua, nel caso della truffa, una funzione che sorge con il compimento di artifici e raggiri dell’agente, il quale induce in errore la vittima; a seguito di tale promo segmento della condotta dell’agente, la vittima pone in essere l’atto dispositivo, che infine porta al danno patrimoniale o all’ingiusto profitto. Il peculato invece richiede l’appropriazione...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 12 giugno 2017, n. 29151
Ammessa una nuova iscrizione nel registro degli indagati solo se il fatto reato non è lo stesso Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 12 giugno 2017, n. 29151 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROTUNDO Vincenzo – Presidente...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 11 maggio 2017, n. 23054
Il termine per la redazione della sentenza non è soggetto al sospensione dei termini per ferie. Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 11 maggio 2017, n. 23054 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CARCANO Domenico – Presidente Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 30 giugno, n. 31717
L’uso sistematico della violenza, quale ordinario trattamento del minore, anche lì dove fosse sostenuto da animus corrigendi, non può rientrare nell’ambito della fattispecie di abuso dei mezzi di correzione, ma concretizza, sotto il profilo oggettivo e soggettivo, gli estremi del più grave delitto di maltrattamenti Suprema Corte di Cassazione, sezione VI penale sentenza 30 giugno,...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 3 aprile 2017, n. 16535
Inammissibile la richiesta di riesame del decreto di sequestro preventivo che non sia stato ancora eseguito, in quanto in tale situazione non può ancora ravvisarsi un interesse concreto e attuale a proporre impugnazione Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 3 aprile 2017, n. 16535 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 15 marzo 2017, n. 12400
Per il reato di violazione degli obblighi di assistenza, in caso di mancato versamento di alcune “rate” dell’assegno, è necessario verificare che al bambino, anche secondo uno standard di vita elevato, siano mancati i mezzi di sussistenza. Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 15 marzo 2017, n. 12400 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...
Corte di Cassazione, sezione VI penale,sentenza 5 aprile 2017, n. 17061
Ai fini della configurabilità dell’ipotesi di cui all’articolo 73, comma 5, del Dpr n. 309 del 1990, il giudice è tenuto a valutare, secondo una visione unitaria e globale, tutti gli elementi normativamente indicati. Quindi, sia quelli concernenti l’azione (mezzi, modalità e circostanze della stessa), sia quelli attinenti all’oggetto materiale del reato (quantità e qualità...