La registrazione su nastro magnetico di una conversazione telefonica può essere fonte di prova solo se la persona contro la quale la registrazione è prodotta non contesta che la conversazione è realmente avvenuta né che abbia avuto il tenore che risulta dal nastro Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 1 marzo 2017, n....
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 febbraio 2017, n. 3374
Licenziamento dell’operaio che coinvolgendo un collega “ignaro” fa durante il turno di lavoro un gioco pericoloso Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 8 febbraio 2017, n. 3374 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI CERBO Vincenzo – Presidente Dott. BALESTRIERI...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 25 gennaio 2017, n. 1907
L’attestazione della cancelleria relativa all’avvenuta comunicazione a mezzo PEC della sentenza , fondata su dati desunti dai registri di cancelleria, è certamente idonea a provare sia l’avvenuta ricezione della comunicazione telematica sia il contenuto della medesima, atteso che in tema di notifiche e comunicazione telematiche nei procedimenti civili, la ricevuta di avvenuta consegna (RAC), rilasciata...
Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 3 novembre 2016, n. 22228
L’affidamento di un incarico dirigenziale, al di fuori della dotazione organica, in assenza di una procedura selettiva e nell’inosservanza del vincolo di bilancio imposto agli enti locali, è illegittimo e produce un danno erariale. In tale ipotesi, la Corte dei conti non va oltre i suoi poteri nel verificare la compatibilità delle scelte dell’Amministrazione con...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 3 ottobre 2016, n. 19648
La presenza sulla carreggiata autostradale di un ostacolo metallico può essere apprezzata dal giudice di merito in termini di causa efficiente sopravvenuta e inimputabile, idonea a causare l’evento e quindi a recidere il nesso eziologico tra il danno, subito dall’automobilista, e l’attività concretamente esigibile dal gestore Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 3...
Ai fini dell'onorario avvocati la sentenza d'appello che riforma il primo grado facendo sorgere il diritto alla restituzione degli importi pagati in esecuzione di questa
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 16 giugno 2016, n. 12387 Ai fini dell’onorario avvocati la sentenza d’appello che riforma il primo grado facendo sorgere il diritto alla restituzione degli importi pagati in esecuzione di questa, non è un titolo esecutivo a meno che non contenga una espressa condanna sul punto Suprema Corte...
In materia di licenziamento disciplinare, il principio di necessaria pubblicità del codice disciplinare mediante affissione in luogo accessibile a tutti non si applica nei casi in cui il licenziamento sia irrogato per sanzionare condotte del lavoratore che concretizzano violazione di norme penali o che contrastano con il cosiddetto "minimo etico" o inosservanti dei doveri fondamentali connessi al rapporto di lavoro. Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 12 maggio 2016, n. 9749.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 12 maggio 2016, n. 9749 Svolgimento del processo 1.- Con sentenza del 31 dicembre 2012 la Corte di Appello di Roma ha confermato la pronuncia di primo grado che aveva respinto il ricorso di C.L. volto all’impugnazione del licenziamento a lui intimato dalla Inalca Spa in data 24...
Nel contratto di assicurazione della responsabilita' civile la clausola che subordina l'operativita' della copertura assicurativa alla circostanza che tanto il fatto illecito quanto la richiesta risarcitoria intervengano entro il periodo di efficacia del contratto o, comunque, entro determinati periodi di tempo, preventivamente individuati (c.d. clausola clams made mista o impura) non e' vessatoria; essa, in presenza di determinate condizioni, puo' tuttavia essere dichiarata nulla per difetto di meritevolezza ovvero, laddove sia applicabile la disciplina di cui al decreto legislativo n. 206 del 2005, per il fatto di determinare, a carico del consumatore, un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto; la relativa valutazione, da effettuarsi dal giudice di merito, e' incensurabile in sede di legittimita', ove congruamente motivata. Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 6 maggio 2016, n. 9140.
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 6 maggio 2016, n. 9140 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Primo Presidente f.f. Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente Sezione Dott. NOBILE Vittorio – Presidente Sezione Dott. NAPPI Aniello –...
In merito agli effetti della tardiva notifica del ricorso per cassazione inizialmente avvenuta al domicilio precedentemente eletto dal difensore della controparte e successivamente modificato ma noto alla controparte. Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 aprile 2016, n. 7748.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 aprile 2016, n. 7748 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BERRUTI Giuseppe Maria – Presidente Dott. AMENDOLA Adelaide – rel. Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. CARLUCCIO Giuseppa – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 febbraio 2016, n. 2165. All’inutile decorso del termine di costituzione di cui al combinato disposto degli articoli 165 e 347 del Cpc, come in genere ad altre cause di inammissibilità o di improcedibilità dell’impugnazione, può ovviarsi con la proposizione di una seconda impugnazione, purché tempestiva, sia in relazione all’osservanza del termine breve, decorrente dalla notificazione della prima impugnazione, sia in relazione alla mancata, intervenuta declaratoria, nelle more, dell’improcedibilità o dell’inammissibilità di quella già proposta, ex articolo 358 del Cpc, essendo per contro del tutto incongrua, a tal fine, la mera rinotifica della medesima impugnazione
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 4 febbraio 2016, n. 2165 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Giovanni B. – Presidente Dott. AMENDOLA Adelaide – rel. Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – Consigliere...
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