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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 23 giugno 2014, n. 27081. In tema di titolarità del diritto di querela, e dunque di individuazione della persona offesa, cui tale diritto compete, deve intendersi quale soggetto passivo del reato colui che subisce la lesione dell'interesse penalmente protetto.

Suprema  Corte di Cassazione, sezione II sentenza  23 giugno 2014, n. 27081 Svolgimento del processo Con sentenza del 13.6.2012, il Tribunale di Arezzo dichiarò O.L. responsabile dei reati di cui agli artt. 497 bis, 477, 482, 648, 494, 640 c.p., e disposto l’aumento per la recidiva, unificati i reati sotto il vincolo della continuazione, lo...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 marzo 2014, n. 11157. Nel caso di querela depositata tramite incaricatolla sottoscrizione che deve essere autenticata è solo e soltanto quella del querelante, non vi è nessuna norma che prescriva una autenticazione della sottoscrizione di colui che viene incaricato di depositare la querela per conto di un terzo; né – tanto meno – un'autenticazione della sottoscrizione del querelante da parte dei mero incaricato al deposito

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 7 marzo 2014, n. 11157 Presidente Brusco Relatore D’Isa Ritenuto in fatto Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma ricorre per cassazione avverso la sentenza del locale Giudice di pace, in data 14.02.2013, con cui ha dichiarato n.d.p. per difetto di querela nei confronti di P.F.,...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 2 ottobre 2013, n. 22567. In tema di querela di falso

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza  2 ottobre 2013, n. 22567 Fatto e diritto Rilevato che è stata depositata la seguente relazione ex art. 380 bis cod. proc. civ., nel procedimento civile iscritto al R.G. 5316 del 2012: “Con la sentenza impugnata la Corte d’Appello di Firenze ha rigettato, confermando la pronuncia di primo...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 12599 del 22 maggio 2013. Quando l’azione è procedibile a querela di falso l’amministratore può agire o resistere in giudizio solo con l’autorizzazione del condominio

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza n. 12599 del 22 maggio 2013   Il Collegio Rilevato che la controversia, in quanto relativa a querela di falso, non rientra tra quelle nelle quali l’amministratore condominiale può resistere o agire senza espressa autorizzazione assembleare (cfr. Cass. SU 18331/10); ritenuto che, mancando nella specie detta autorizzazione, va...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 19 aprile 2013 n. 17967. E’ pienamente valida la querela presentata da cittadino straniero che non conosca la lingua italiana e che, all’uopo, si sia fatto assistere da persona in grado di tradurne le espressioni, non occorrendo che quest’ultima sia iscritta nell’albo degli interpreti

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 19 aprile 2013 n. 17967[1] E’ pienamente valida la querela presentata da cittadino straniero che non conosca la lingua italiana e che, all’uopo, si sia fatto assistere da persona in grado di tradurne le espressioni, non occorrendo che quest’ultima sia iscritta nell’albo degli interpreti, tanto...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 marzo 2013 n. 11276. Il termine per proporre querela per appropriazione indebita dei mobili assegnati al coniuge decorre dall’immissione in possesso dell’immobile (e non dall’assegnazione)

Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 marzo 2013 n. 11276[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/03/appropriazione-indebita-dei-mobili-i-termini-per-la-querela-scattano-dalla-conoscenza-del-fatto-.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/   sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza del 22 ottobre 2012, n. 41193. La querela in atti va verificata al solo fine di accertare la procedibilità, restando escluso che dal detto atto il giudice possa trarre elementi utili al vaglio probatorio

Suprema Corte di Cassazione  sezione IV sentenza del 22 ottobre 2012, n. 41193 Ritenuto in fatto 1. Il Giudice di Pace di Bassano del Grappa, con sentenza del 25/10/2011, dichiarato C.T.M. colpevole del reato di cui all’art. 590, comma 3, cod. pen., condannò il medesimo alla pena reputata di giustizia. 2. Quest’ultimo proponeva ricorso per...