Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 16 marzo 2018, n. 12247. Dopo l’intervento della Corte Costituzionale con la sentenza n. 106 del 2010 i praticanti avvocati non possono essere nominati difensori d’ufficio. Sentenza 16 marzo 2018, n. 12247 Data udienza 15 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...
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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 17 novembre 2017, n. 52536. In tema di infortuni sul lavoro, gli obblighi di prevenzione, assicurazione e sorveglianza gravanti sul datore di lavoro possono essere trasferiti con conseguente subentro del delegato nella posizione di garanzia che fa capo al delegante
In tema di infortuni sul lavoro, gli obblighi di prevenzione, assicurazione e sorveglianza gravanti sul datore di lavoro possono essere trasferiti con conseguente subentro del delegato nella posizione di garanzia che fa capo al delegante, a condizione che il relativo atto di delega ex art. 16 d. lgs. n.81/2008 riguardi un ambito ben definito e...
Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 17 novembre 2017, n. 52538. Nel caso in cui l’atto venga redatto dalla polizia giudiziaria che raccoglie le dichiarazioni della parte, la volontà della persona offesa deve essere esplicita, ancorché non ritualizzata in forme sacramentali
Nel caso in cui l’atto venga redatto dalla polizia giudiziaria che raccoglie le dichiarazioni della parte, la volontà della persona offesa deve essere esplicita, ancorché non ritualizzata in forme sacramentali, ovvero desumibile da espressioni interpretabili quali manifestazioni di volontà di perseguire l’autore del fatto. In tal senso, ad esempio, è stato affermato che la dichiarazione...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 27 marzo 2017, n. 15197
Il difensore penale deve ritenersi legittimato a proporre autonomamente, per conto del proprio assistito, reclamo contro il provvedimento che ha negato all’imputato l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 27 marzo 2017, n. 15197 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 30 gennaio 2017, n. 4234
Nell’ipotesi di guida in stato di ebbrezza, è utilizzabile l’esito del prelievo ematico disposto dalla polizia se manca il dissenso espresso dell’interessato Suprema Corte di Cassazione sezione IV penale sentenza 30 gennaio 2017, n. 4234 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 30 gennaio 2017, n. 4236
Nel caso di ricovero del conducente presso una struttura sanitaria a seguito di incidente, secondo la giurisprudenza di legittimità, i risultati dei prelievi, effettuati presso detta struttura su richiesta della polizia giudiziaria, sono utilizzabili nei confronti dell’imputato per l’accertamento del reato di guida in stato di ebbrezza, trattandosi di elementi di prova acquisiti attraverso la...
Il c.d. travisamento della prova, consistente nella presenza in motivazione di un’informazione rilevante inesistente nel processo o nell’omissione della valutazione di una prova decisiva apre le porte ad un giudizio che, comunque, rimane improntato alla sola legittimità della motivazione e non anche ad una rilettura nel merito degli elementi posti a sostegno della decisione. Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 28 aprile 2016, n. 17656.
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 28 aprile 2016, n. 17656 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza resa in data 14/6/2012, il Tribunale di Messina ha condannato B.G. alla pena di giustizia, oltre al risarcimento dei danni in favore della parte civile costituita (in solido con il responsabile civile), in relazione al reato di...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 9 febbraio 2016, n. 2574. In materia di notificazione, per il combinato disposto degli articoli 106 e 107, comma 2, del Dpr n. 1229 del 1959, costituisce principio fondamentale quello dell’attribuzione concorrente della potestà notificatoria all’ufficiale giudiziario del luogo in cui deve essere eseguita la notificazione e a quello addetto all’autorità giudiziaria competente a conoscere della causa cui attiene la notificazione, il quale ultimo può operare anche fuori della circoscrizione territoriale, ma solo a mezzo del servizio postale. È, quindi, perfettamente valida la notificazione di un ricorso per Cassazione eseguita dagli ufficiali giudiziari addetti agli uffici giudiziari dei domicili eletti dagli intimati presso i loro difensori
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 9 febbraio 2016, n. 2574 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. LOMBARDO Luigi Giovanni – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – rel. Consigliere Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 4 febbraio 2016, n. 2241. Nell’accertamento del confine tra due fondi limitrofi costituenti lotti separati di un appezzamento originariamente unico va attribuita peculiare rilevanza ai tipi di frazionamento allegati ai singoli atti di acquisto e, in particolare, nel caso in cui i dati sul confine siano discordanti e gli acquisti siano stati effettuati in tempi diversi, al confine indicato nel tipo di frazionamento allegato al titolo di acquisto più risalente nel tempo
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 4 febbraio 2016, n. 2241 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. MATERA Lina – Consigliere Dott. LOMBARDI Alfredo Maria – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 26 febbraio 2016, n. 3855. Proposte cumulativamente e contestualmente una domanda di esecuzione in forma specifica dell’obbligo di concludere un contratto di vendita, ai sensi dell’articolo 2932 codice civile, e una domanda di riduzione del prezzo per vizi della res, l’offerta del prezzo prevista dal comma 2 della norma citata deve ritenersi non necessaria ove il pagamento, quale che risulti il prezzo ancora dovuto all’esito dell’accertamento sull’esistenza dei vizi della cosa venduta, non sia esigibile prima della conclusione del contratto definitivo
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 26 febbraio 2016, n. 3855 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. BIANCHINI Bruno – Consigliere Dott. PARZIALE Ippolisto – Consigliere Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere Dott. FALASCHI Milena...