Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 21 dicembre 2015, n. 25605 I fatti Nell’agosto del 2000 B.G. convenne dinanzi al Tribunale di Cosenza la Casa di cura S. Lucia e il sanitario C.B. , esponendo: – di essersi recata presso il predetto nosocomio in quanto affetta da cataratta all’occhio destre; – di essere stata...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 21 dicembre 2015, n. 25606. Il contratto estimatorio è un contratto reale: ciò significa che l’accordo delle parti non è ancora sufficiente per dirsi formato il vincolo negoziale che viene ad esistenza solo al momento della consegna delle cose dal tradens all’accipiens. La struttura del rapporto, al fine di rendere effettiva la facoltà dell’accipiens di restituire in tutto o in parte le cose ricevute, impone che le parti individuino i beni in modo specifico, avvalendosi quantomeno di criteri di identificazione delle cose consegnate. Affinché il contratto sia qualificabile come estimatorio non è necessario che le parti abbiano provveduto ad identificare il termine di restituzione e neppure che i beni siano stati oggetto di stima. È invece essenziale che le parti si siano accordate sulla facoltà dell’accipiens di restituire la cosa anziché pagarne il prezzo
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 21 dicembre 2015, n. 25606 Ritenuto in fatto Il contratto estimatorio è un contratto reale: ciò significa che l’accordo delle parti non è ancora sufficiente per dirsi formato il vincolo negoziale che viene ad esistenza solo al momento della consegna delle cose dal tradens all’accipiens. La struttura del...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 dicembre 2015, n. 24622. Il concetto di circolazione stradale di cui all’art. 2054 cod. civ. include anche la posizione di arresto del veicolo e ciò in relazione sia all’ingombro da esso determinato sugli spazi addetti alla circolazione, sia alle operazioni propedeutiche alla partenza o connesse alla fermata, sia, ancora, rispetto a tutte le operazioni che il veicolo è destinato a compiere e per il quale può circolare sulle strade. Ne consegue che per l’operatività della garanzia per R.C.A. è necessario che il veicolo, nel suo trovarsi sulla strada di uso pubblico o sull’area ad essa parificata, mantenga le caratteristiche che lo rendano tale in termini concettuali e, quindi, in relazione alle sue funzionalità non solo sotto il profilo logico ma anche delle eventuali previsioni normative, risultando invece indifferente l’uso che in concreto se ne faccia, sempreché esso rientri nelle caratteristiche del veicolo medesimo
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 3 dicembre 2015, n. 24622 Motivi della decisione II primo motivo di ricorso. 1.1. Con l’unico motivo di ricorso la sostiene che la sentenza impugnata sarebbe affetta da una violazione di legge, ai sensi all’art. 360, n. 3, c.p.c.. Si assumono violati gli artt. 2054 c.c.; 1 e...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 novembre 2015, n. 24205. L’offerta dell’assicuratore per la responsabilità civile auto non ha portata cognitiva o ricognitiva di un fatto o di un rapporto preesistenti, quindi, non è una dichiarazione confessoria né di riconoscimento dell’importo del debito risarcitorio. A prescindere, infatti, dalla più limitata portata di riconoscimento del diritto del danneggiato quanto all’an debeatur – che potrebbe esserle attribuita ai fini interruttivi della prescrizione ex art. 2944 cod. civ. (qui non rilevanti) – la comunicazione di un’offerta “congrua” presuppone, un’attività valutativa dell’esistenza e dell’entità dei danni risarcibili che non può mai essere oggetto né di confessione né di riconoscimento di debito
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 27 novembre 2015, n. 24205 Svolgimento del processo 1.- Con sentenza del 21 ottobre 2011 la Corte d’Appello di Firenze ha rigettato l’appello proposto da B.E.G. nei confronti di M.P. e Fondiaria SAI S.P.A. avverso la sentenza del Tribunale di Pisa depositata il 20 luglio 2010. Con questa...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 novembre 2015, n. 24210. Atteso il carattere unitario della liquidazione del danno non patrimoniale ex art. 2059 c.c.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 27 novembre 2015, n. 24210 Svolgimento del processo Con sentenza del 5/10/2011 la Corte d’Appello di Venezia, in accoglimento del gravame interposto dal sig. C.J. e in conseguente riforma della pronunzia Trib. Treviso n. 1529/06, ha parzialmente accolto la domanda proposta nei confronti del sig. M.Z. e della...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 novembre 2015, n. 22989. In ossequio al principio di libertà di forme, il mandato senza rappresentanza per l’acquisto di beni immobili non necessita della forma scritta, che occorre soltanto per gli atti, come la procura, che costituiscono presupposto per la realizzazione dell’effetto reale del trasferimento di proprietà
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 novembre 2015, n. 22989 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Giovanni B. – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – rel. Consigliere Dott. AMBROSIO Annamaria – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 ottobre 2015, n. 20619. Il riconoscimento del pregiudizio morale si fonda sull’accertamento di presupposti di fatto diversi rispetto a quelli che sono alla base del riconoscimento del danno biologico, con la conseguenza che, proposta impugnazione soltanto in relazione al danno biologico, essa non si estende a quello morale
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 14 ottobre 2015, n. 20619 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Giovanni B. – Presidente Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere Dott. RUBINO Lina – Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina Luciana – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 ottobre 2015, n. 20934. Il termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno di chi assume di avere contratto una malattia decorre dal momento in cui tale malattia viene percepita o può essere percepita quale danno ingiusto conseguente al comportamento doloso o colposo di un terzo, usando l’ordinaria oggettiva diligenza e tenuto conto della diffusione delle conoscenze scientifiche.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 ottobre 2015, n. 20934 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Giovanni B. – Presidente Dott. AMENDOLA Adelaide – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – rel. Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 ottobre 2015, n. 20618. Nell’incidente stradale con uno dei due mezzi che proviene contromano da destra non è affatto detto che la responsabilità sia addebitabile interamente a quest’ultimo
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 14 ottobre 2015, n. 20618 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI G. Battista – Presidente Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere Dott. RUBINO Lina – Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina Luciana – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 settembre 2015, n. 18307. Anche per le prestazioni di particolare difficoltà non può farsi gravare sul paziente l’onere di dimostrare l’addebitabilità dell’insuccesso al sanitario
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 settembre 2015, n. 18307 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Giovanni B. – Presidente Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – rel. Consigliere...