Il profilo dell’attualità della pericolosità sociale deve essere comunque attualizzato da fatti più recenti, la cui distanza temporale rispetto al momento della decisione è minima e tale da non inficiare il giudizio prognostico negativo espresso dai giudici di merito, in funzione della ricaduta nel reato Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 11 luglio...
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 29 maggio 2017, n. 26875
L’indicazione del compimento di ulteriori indagini dato dal Gip al Pm a conclusione della udienza in Camera di Consiglio, pur caratterizzato da un ambito di estensione singolarmente lato e da un non immediato collegamento con l’ipotesi di reato per la quale l’archiviazione era stata chiesta, non si poneva però completamente al di fuori, in termini...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 29 maggio 2017, n. 26867
In ordine alla non abitualità della condotta, considerati i plurimi precedenti penali, tra cui una condanna per evasione – correttamente il giudice di merito ha assolto l’imputato stante la minima offensività del fatto (l’imputato era stato colto in pigiama nell’atto di gettare la immondizia nei pressi della propria abitazione), escludendo che sussistesse l’elemento ostativo dell’abitualità,...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 9 maggio 2017, n. 22570
Nel provvedimento cautelare personale l’omesso deposito del brogliaccio di ascolto e dei files audio delle registrazioni di conversazioni oggetto di intercettazione non è sanzionato da nullità o inutilizzabilità perché basta la trasmissione di una documentazione che dia conto sinteticamente del contenuto delle conversazioni riferite negli atti della polizia giudiziaria Suprema Corte di Cassazione sezione VI...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 9 maggio 2017, n. 22561
Notifica omessa nel caso in cui l’imputato non riceva l’atto presso l’abitazione eletta a domicilio e nel frattempo abbia cambiato avvocato. La conseguenza è stata così che l’imputato non è stato posto nelle condizioni di potersi difendere (esclusa quindi anche la nullità a regime intermedio). Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 9 maggio...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 31 marzo 2017, n. 16491
Accolta la richiesta della Procura sulla responsabilità dell’imputato di aver versato una cifra inferiore a titolo di mantenimento nonostante l’imputato fosse disoccupato e momentaneamente detenuto in carcere Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 31 marzo 2017, n. 16491 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 31 marzo 2017, n. 16480
La configurazione del reato di guida in stato di ebbrezza può essere desunto anche dalla vigenza del sopravvenuto regime sanzionatorio da elementi sintomatici Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 31 marzo 2017, n. 16480 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 20 marzo 2017, n. 13410
Non punibile per violazione degli obblighi di assistenza familiare il padre che sulla sola dichiarazione del figlio sedicenne viene accusato di non aver adempiuto all’obbligo di versare l’assegno in una sola circostanza determinata Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 20 marzo 2017, n. 13410 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 3 marzo 2017, n. 10555
La sostituzione prima della pronuncia della corte di appello, del titolo in base al quale la domanda di estradizione per lo stesso fatto è stata avanzata non rappresenta motivo ostativo a una pronuncia di estradabilità Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 3 marzo 2017, n. 10555 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 3 marzo 2017, n. 10549
Ai fini della pronuncia della sentenza di non luogo a procedere – il criterio di valutazione per il gup non è l’innocenza dell’imputato, ma l’inutilità del dibattimento, anche in presenza di elementi probatori contraddittori o insufficienti Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 3 marzo 2017, n. 10549 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...