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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 24 agosto 2016, n. 17288

In linea generale, la qualità di persona di famiglia o di addetta alla casa, all’ufficio o all’azienda di chi ha ricevuto l’atto si presume iuris tantum dalle dichiarazioni recepite dall’ufficiale giudiziario nella relata di notifica, incombendo al destinatario dell’atto, che contesti la validità della notificazione, l’onere di fornire la prova contraria In ipotesi di consegna...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 luglio 2016, n. 15415

La conoscenza dello stato di insolvenza da parte del terzo contraente deve essere effettiva ma può essere provata anche con indizi e fondata su elementi di fatto purché idonei a fornire la prova per presunzione di tale effettività. La scelta degli elementi che costituiscono la base della presunzione ed il giudizio logico con cui dagli...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 28 luglio 2016, n. 15702
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 28 luglio 2016, n. 15702

L’aggio ed il relativo credito, configurandosi come il compenso spettante al concessionario esattore per l’attivita’ svolta su incarico e mandato dell’ente impositore, non puo’ essere in alcun modo considerato inerente al tributo riscosso: a seconda delle circostanze, infatti, esso puo’ essere posto in parte a carico dell’ente impositore ed in parte a carico del contribuente;...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 25 luglio 2016, n. 15346

In tema di fallimento della società di fatto “holding”, è irrilevante il requisito della spendita del nome quando si tratti di società occulta e/o si verta in tema di responsabilità da direzione abusiva ex art. 2497 e segg. c.c. Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 25 luglio 2016, n. 15346 REPUBBLICA ITALIANA IN...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 15 luglio 2016, n. 30353
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 15 luglio 2016, n. 30353

La condotta penalmente rilevante, prevista dal reato di cui all’art. 734 bis cod. pen. (divulgazione delle generalità o dell’immagine di persona offesa da atti di violenza sessuale), consiste nel portare a conoscenza di un numero indeterminato di persone le generalità o l’immagine della vittima, senza il suo consenso, attraverso delle modalità che comunque consentano di...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 21 luglio 2016, n. 31642
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 21 luglio 2016, n. 31642

In tema di abuso dei mezzi di correzione Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 21 luglio 2016, n. 31642 Ritenuto in fatto Con sentenza deliberata il 07/07/2014, la Corte di appello di Bari ha confermato la sentenza in data 04/03/2009 con la quale il Tribunale di Foggia aveva dichiarato D.G.M. colpevole dei reati...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 22 giugno 2016, n. 12964

Se la sentenza di fallimento segue ad un provvedimento di inammissibilità della domanda di concordato, l’effetto devolutivo pieno che caratterizza il reclamo c’è anche riguardo alla decisione di inammissibilità del concordato   Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 22 giugno 2016, n. 12964 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 22 giugno 2016, n. 12965

La clausola contenuta nei contratti di apertura di credito in conto corrente, che preveda l’applicazione di un determinato tasso sugli interessi dovuti dal cliente e con fluttuazione tendenzialmente aperta, da correggere con sua automatica riduzione in caso di superamento del cd. tasso soglia usurario, ma solo mediante l’astratta affermazione del diritto alla restituzione del supero...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 16 maggio 2016, n. 12462
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 16 maggio 2016, n. 12462

In tema di rapporti pendenti al momento della dichiarazione di fallimento, l’esercizio da parte del curatore del promissario acquirente della facoltà di scioglimento dal contratto preliminare di vendita pendente, ai sensi dell’art. 72 legge fall. (nel testo, vigente ratione temporis, anteriore alle modifiche introdotte dal d.lgs. n. 5 del 2006), non richiede un negozio formale...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 giugno 2016, n. 25080
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 giugno 2016, n. 25080

Ai fini del delitto di minaccia, l’idoneità intimidatoria di una frase pronunziata (“vieni fuori che facciamo a pugni”) – pur in astratto in grado di integrare la condotta tipizzata dall’art. 612 c.p. – deve essere valutata con riferimento al concreto contesto di riferimento   SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE SENTENZA 16 giugno 2016,...