In tema di condominio negli edifici, l’art. 1138, comma 4, c.c., pur dichiarando espressamente non derogabile dal regolamento la disposizione dell’art. 1129 c.c., la quale attribuisce all’assemblea la nomina dell’amministratore e stabilisce la durata dell’incarico, non preclude, però, che il regolamento condominiale possa stabilire che la scelta dell’assemblea debba cadere su soggetti (persone fisiche o...
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 28 novembre 2016, n. 24137
Il decreto di condanna che sia stato tempestivamente notificato al Ministero della Giustizia non è inefficace nell’ipotesi in cui non sia stato notificato all’Amministrazione anche il relativo ricorso; si tratta di un’ipotesi di nullità della notifica sanabile ai sensi dell’art. 156 c.p.c. Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile sentenza 28 novembre 2016, n....
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 15 novembre 2016, n. 23256
Il divieto di sopraelevazione per inidoneita’ delle condizioni statiche dell’edificio, previsto dall’articolo 1127 c.c., comma 2, debba interpretarsi non nel senso che la sopraelevazione sia vietata soltanto se le strutture dell’edificio non consentano di sopportarne il peso, ma nel senso che il divieto sussiste anche nel caso in cui le strutture siano tali che, una...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 14 novembre 2016, n. 23136
Non e’ ravvisabile fatto illecito, dal quale sia derivato un danno ingiusto risarcibile, nel comportamento osservato dal Comune, consistente nel rilascio di concessioni edilizie rivelatesi illegittime, e percio’ disapplicate, in quanto contrastanti con il Decreto Ministeriale n. 1444 del 1968, articolo 9, (norma che prescrive una distanza minima inderogabile immediatamente operante anche nei confronti dei...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 12 ottobre 2016, n. 20605
Il giudizio civile deve proseguire il suo corso senza essere influenzato da quello penale e il giudice civile accerta autonomamente i fatti e la responsabilità con pienezza di cognizione senza dovere essere vincolato alle soluzioni o qualificazioni del giudice penale. Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 12 ottobre 2016, n. 20605 REPUBBLICA ITALIANA...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 21 settembre 2016, n. 18521
In tema di contratto di appalto, qualora il danno subito dal committente sia conseguenza dei concorrenti inadempimenti dell’appaltatore e del direttore dei lavori, entrambi rispondono solidalmente dei danni, essendo sufficiente, per la sussistenza della solidarieta’, che le azioni e le omissioni di ciascuno abbiano concorso in modo efficiente a produrre l’evento, a nulla rilevando che...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 26 settembre 2016, n.18810
L’unitarietà del rapporto obbligatorio cui si può ricollegare l’abusività del frazionamento implica infatti che unica sia la prestazione in relazione a un’obbligazione che sia stata considerata unitariamente in sede contrattuale e le cui sorti siano quindi isolabili logicamente e materialmente SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 26 settembre 2016, n.18810 Fatto e ragioni della...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 7 settembre 2016, n. 17739
Il diritto, riconosciuto dall’articolo 951 c.c., a ciascuno dei confinanti, di richiedere che il confine sia delimitato a spese comuni si riferisce alle spese per l’apposizione materiale dei termini e non alle spese del procedimento instaurato ai sensi della stessa norma. L’azione di cui all’articolo 951 c.c., che ha carattere personale, presuppone un confine certo...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 11 luglio 2016, n. 14136
Con riguardo ai vizi dell’opera conosciuti o riconoscibili, il committente, che non abbia accettato l’opera medesima, non è tenuto ad alcun adempimento, a pena di decadenza, per far valere la garanzia dell’appaltatore, poiché, ai sensi dell’art. 1667, primo comma, cod. civ., solo tale accettazione comporta liberazione da quella garanzia. Pertanto, prima dell’accettazione e consegna dell’opera...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 8 luglio 2016, n. 14071
L’appaltatore, dovendo assolvere al proprio dovere di osservare i criteri generali della tecnica relativi al particolare lavoro affidatogli, è obbligato a controllare, nei limiti delle sue cognizioni, la bontà del progetto o delle istruzioni impartite dal committente e, ove queste siano palesemente errate, può andare esente da responsabilità soltanto se dimostri di avere manifestato il...