In tema di rapina, quando la privazione della capacita’ di agire non abbia una durata limitata al tempo strettamente necessario alla consumazione del delitto
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In tema di rapina, quando la privazione della capacita’ di agire non abbia una durata limitata al tempo strettamente necessario alla consumazione del delitto

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 19 giugno 2018, n. 28160. La massima estrapolata: In tema di rapina, quando la privazione della capacita’ di agire non abbia una durata limitata al tempo strettamente necessario alla consumazione del delitto, ma ne preceda o ne segua l’attuazione, in ogni caso protraendosi oltre il suddetto limite temporale,...

Anche nell’ipotesi di sequestro probatorio del corpo del reato il decreto che disponga la misura reale deve essere necessariamente sorretto, a pena di nullita’, da idonea motivazione in ordine al presupposto della finalita’ perseguita
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Anche nell’ipotesi di sequestro probatorio del corpo del reato il decreto che disponga la misura reale deve essere necessariamente sorretto, a pena di nullita’, da idonea motivazione in ordine al presupposto della finalita’ perseguita

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 19 giugno 2018, n. 28181. La massima estrapolata: Anche nell’ipotesi di sequestro probatorio del corpo del reato il decreto che disponga la misura reale deve essere necessariamente sorretto, a pena di nullita’, da idonea motivazione in ordine al presupposto della finalita’ perseguita, in concreto, per l’accertamento dei fatti,...

I dipendenti di un ente o di una societa’ concessionaria, anche in via non esclusiva, di un servizio di interesse pubblico, vanno considerati incaricati di un pubblico servizio
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I dipendenti di un ente o di una societa’ concessionaria, anche in via non esclusiva, di un servizio di interesse pubblico, vanno considerati incaricati di un pubblico servizio

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 19 giugno 2018, n. 28179. La massima estrapolata: In tema di reati contro la P.A., i dipendenti di un ente o di una societa’ concessionaria, anche in via non esclusiva, di un servizio di interesse pubblico, vanno considerati incaricati di un pubblico servizio, qualora concorrano allo svolgimento dell’attivita’...

Il creditore che costringa, con minaccia, il proprio debitore a vendere l’immobile in cui abita per soddisfarsi sul ricavato della vendita del credito che vanta, commette il reato di estorsione e non di esercizio arbitrario delle proprie ragioni
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Il creditore che costringa, con minaccia, il proprio debitore a vendere l’immobile in cui abita per soddisfarsi sul ricavato della vendita del credito che vanta, commette il reato di estorsione e non di esercizio arbitrario delle proprie ragioni

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 27 marzo 2018, n. 14160. Il creditore che costringa, con minaccia, il proprio debitore a vendere l’immobile in cui abita per soddisfarsi sul ricavato della vendita del credito che vanta, commette il reato di estorsione e non di esercizio arbitrario delle proprie ragioni in quanto non avrebbe potuto...

Si e’ in presenza di un fatto di riciclaggio ogni qualvolta il singolo, ricevuta una somma di denaro provento di reato, lo reimpiega mediante versamento su conti correnti bancari intestati a proprio nome con l’intento di mascherare l’effettiva provenienza dello stesso
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Si e’ in presenza di un fatto di riciclaggio ogni qualvolta il singolo, ricevuta una somma di denaro provento di reato, lo reimpiega mediante versamento su conti correnti bancari intestati a proprio nome con l’intento di mascherare l’effettiva provenienza dello stesso

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 15 marzo 2018, n. 11836. Si e’ in presenza di un fatto di riciclaggio ogni qualvolta il singolo, ricevuta una somma di denaro provento di reato, lo reimpiega mediante versamento su conti correnti bancari intestati a proprio nome con l’intento di mascherare l’effettiva provenienza dello stesso e con...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 1 marzo 2018, n. 9352. In tema di truffa contrattuale, nella quale l’elemento che imprime al fatto della inadempienza il carattere di reato e’ costituito dal dolo iniziale
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 1 marzo 2018, n. 9352. In tema di truffa contrattuale, nella quale l’elemento che imprime al fatto della inadempienza il carattere di reato e’ costituito dal dolo iniziale

In tema di truffa contrattuale, nella quale “l’elemento che imprime al fatto della inadempienza il carattere di reato e’ costituito dal dolo iniziale, quello cioe’ che, influendo sulla volonta’ negoziale di uno dei contraenti (falsandone, quindi, il processo volitivo avendolo determinato alla stipulazione del negozio in virtu’ dell’errore in lui generato mediante artifici o raggiri)...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 1 marzo 2018, n. 9349. Sussiste la circostanza aggravante dell’uso delle armi qualora la minaccia sia realizzata utilizzando un’arma giocattolo
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 1 marzo 2018, n. 9349. Sussiste la circostanza aggravante dell’uso delle armi qualora la minaccia sia realizzata utilizzando un’arma giocattolo

Sussiste la circostanza aggravante dell’uso delle armi qualora la minaccia sia realizzata utilizzando un’arma giocattolo; inoltre nei reati contro il patrimonio, la circostanza attenuante del danno di speciale tenuita’ e’ applicabile anche al delitto tentato quando sia possibile desumere con certezza, dalle modalita’ del fatto e in base ad un preciso giudizio ipotetico che, se...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 1 febbraio 2018, n. 4712. Deve ritenersi sussistente la circostanza aggravante dell’uso delle armi solo quando la minaccia sia realizzata utilizzando un’arma giocattolo non riconoscibile come tale
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 1 febbraio 2018, n. 4712. Deve ritenersi sussistente la circostanza aggravante dell’uso delle armi solo quando la minaccia sia realizzata utilizzando un’arma giocattolo non riconoscibile come tale

Deve ritenersi sussistente la circostanza aggravante dell’uso delle armi, prevista per la rapina dall’art. 628 comma 3 n. 1, prima ipotesi, c.p., solo quando la minaccia sia realizzata utilizzando un’arma giocattolo non riconoscibile come tale. Sentenza 1 febbraio 2018, n. 4712 Data udienza 17 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 11 dicembre 2017, n. 55079. La detenzione per la vendita di prodotti recanti marchio contraffatto senza che abbia rilievo la configurabilita’ della contraffazione grossolana
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 11 dicembre 2017, n. 55079. La detenzione per la vendita di prodotti recanti marchio contraffatto senza che abbia rilievo la configurabilita’ della contraffazione grossolana

Integra il delitto di cui all’articolo 474 c.p. la detenzione per la vendita di prodotti recanti marchio contraffatto senza che abbia rilievo la configurabilita’ della contraffazione grossolana, considerato che l’articolo 474 c.p. tutela, in via principale e diretta, non gia’ la libera determinazione dell’acquirente, ma la fede pubblica, intesa come affidamento dei cittadini nei marchi...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 10 giugno 2016, n. 24297
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 10 giugno 2016, n. 24297

Integra il reato di rapina, e non quello di tentata rapina, la condotta di chi si impossessa della refurtiva, acquisendone l’autonoma disponibilità, pur se l’impossessamento sia avvenuto sotto il controllo, anche costante, delle Forze dell’Ordine, laddove queste siano intervenute solo dopo la sottrazione, in quanto il delitto previsto dall’art. 628 cod. pen. si consuma nel...

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