Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 23 dicembre 2014, n. 27348 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ODDO Massimo – Presidente Dott. BIANCHINI Bruno – Consigliere Dott. PROTO Cesare Antonio – rel. Consigliere Dott. PETITTI Stefano – Consigliere Dott....
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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 16 dicembre 2014, n. 26434. Le multe per l'indebito accesso in diverse date e orari nella Ztl devono essere rivalutate secondo il principio del concorso formale
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 16 dicembre 2014, n. 26434 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. D’ASCOLA Pasquale – rel. Consigliere Dott. GIUSTI Alberto – Consigliere Dott. PICARONI Elisa – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 24 novembre 2014, n. 24939. In tama di applicazione dell'art. 7, 8 comma, 2 periodo del Codice della strada. La norma richiamata impone ai Comuni l'obbligo di individuare, in parte delle aree destinate a sosta con dispositivi di controllo della durata o nelle immediate vicinanze delle stesse, adeguati spazi destinati a parcheggio non soggetto alle limitazioni suddette. Tale dovere, tuttavia, può subire deroghe ove ricorra una qualsiasi tra le ipotesi elencate dalla disposizione in esame. La deroga all'obbligo di istituzione di zone di sosta libere, nel caso di specie, appare ampiamente motivata dalla qualificazione della via delle accertate infrazioni quale strada satura. La scelta discrezionale compiuta, quindi, è sorretta, ai sensi dell'art. 3 della l. n. 241/1990, da un'adeguata motivazione, idonea ad escludere qualsiasi vizio di violazione di legge. Alla luce di ciò, la contestazione delle scelte di merito compiute dal Comune nell'individuazione delle aree di cui sopra sono inammissibili in sede di legittimità. Ne consegue che la censura effettivamente mossa concerne non tanto la presunta sostituzione della Corte Distrettuale all'amministrazione comunale nella valutazione della sussistenza di ragioni idonee alla deroga in esame, quanto, piuttosto, il mancato svolgimento da parte del giudice a quo, in contrasto con il giudice di prime cure, di un sindacato sugli apprezzamenti di merito effettuati dall'amministrazione comunale. Tuttavia, il riconoscimento in capo all'Autorità Giudiziaria Ordinaria di un potere di sindacato incidentale dei provvedimenti amministrativi limitato alla mera legittimità, e non anche esteso al loro merito, osta all'accoglimento della doglianza proposta.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 24 novembre 2014, n. 24939 Considerato in fatto M.E. e C.G. , ciascuna con più separati ricorsi regolarmente notificati e depositati dinanzi all’Ufficio di Giudice di Pace di Trento, proponevano opposizione avverso più Verbali di Accertamento elevati dalla Polizia Municipale di Trento, nei quali si contestava loro la...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 28 ottobre 2014, n. 22867. In tema di infrazioni al Codice della Strada, nel caso in cui nel giudizio di opposizione a verbale di accertamento, l'autorità amministrativa convenuta, a fronte di una specifica contestazione da parte dell'opponente, non offra la prova della legittimità della nomina degli ausiliari del traffico (e, quindi, della loro assegnazione alla legale esplicazione dell'attività di accertamento di competenza), la domanda di annullamento del verbale deve essere accolta secondo i principi generali sulla ripartizione dell'onere probatorio in siffatto tipo di processo
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 28 ottobre 2014, n. 22867 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHINI Bruno – Presidente Dott. PROTO Cesare Antonio – Consigliere Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. FALASCHI Milena – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 21 ottobre 2014, n. 22318. Il proprietario del veicolo, il quale intenda sottrarsi alla presunzione di responsabilita' prevista dal terzo comma dell'articolo 2054 c.c., non puo' limitarsi a provare che la circolazione sia avvenuta senza il suo consenso (invito domino), ma deve dimostrare che la stessa abbia avuto luogo "contro la sua volonta'" (prohibente domino), il che postula che la volonta' contraria si sia manifestata in un concreto e idoneo comportamento ostativo specificamente rivolto a vietare la circolazione ed estrinsecatosi in atti e fatti rilevatori della diligenza e delle cautele allo scopo adottate
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 21 ottobre 2014, n. 22318 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. D’ASCOLA Pasquale – rel. Consigliere Dott. GIUSTI Alberto – Consigliere Dott. PICARONI Elisa – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 6 ottobre 2014, n. 20983. Nel caso in cui l'opposizione proposta innanzi al giudice di pace avverso il verbale di contestazione di violazione di norme del Codice della Strada venga respinta, il titolo esecutivo è costituito dalla relativa sentenza di rigetto e non già dal verbale di accertamento
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 6 ottobre 2014, n. 20983 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ODDO Massimo – Presidente Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. SANGIORGIO Maria Rosaria – rel. Consigliere Dott. PICARONI Elisa – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 8 ottobre 2014, n. 21268. L'ausiliario del traffico può multare anche per la sosta in zona pedonale. Unica condizione è che abbia ricevuto specifica investitura dal Comune e che, quindi, possa considerarsi come dipendente pubblico.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 8 ottobre 2014, n. 21268 Svolgimento del processo Con sentenza del 7 febbraio 2011, n. 79/11, il Giudice di pace di Avezzano ha accolto l’opposizione proposta da C.F. avverso il verbale del 25 maggio 2010, n. (…), con il quale l’ausiliare del traffico aveva contestato alla opponente la...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 8 ottobre 2014, n. 21266. In tema di violazione del codice della strada relativo a violazione dell'art. 173 C.d.S., commi 2 e 3, per aver usato, alla guida di un'autovettura, un telefono cellulare non dotato di auricolare; invocata l'applicazione della esimente dello stato di necessità o dell'adempimento del dovere. Per la Cassazione l'esclusione della responsabilità per violazioni amministrative derivante da "stato di necessità" ovvero da "adempimento del dovere" secondo la previsione della L. n. 689 del 1981, art. 4 postula, in applicazione degli artt. 54, 51 e 59 c.p., che fissano i principi generali della materia, una effettiva situazione di pericolo imminente di danno grave alla persona, non altrimenti evitabile, ovvero l'avere agito in esecuzione di un ordine non macroscopicamente illegittimo, nonché l'erronea persuasione di trovarsi in tali situazioni, persuasione provocata da circostanze oggettive. Il giudice di merito, infatti, nel ritenere insussistente la dedotta esimente riconducibile allo stato di necessità prospettato dalla ricorrente (motivato dall'urgenza di dovere rispondere al cellulare perché si trattava del suo superiore, che chiedeva informazioni circa lo stato di una paziente in pericolo di vita) ha adottato una motivazione assolutamente logica, asserendo che la opponente non poteva conoscere il contenuto delle richieste che le sarebbero pervenute dal suo superiore e che ove fosse stata a conoscenza della possibilità di ricevere telefonate relative a pazienti gravi, avrebbe dovuto predisporre le condizioni per rispondere con auricolare ovvero viva voce.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 8 ottobre 2014, n. 21266 Svolgimento del processo T.S. proponeva opposizione ai sensi dell’art. 204 bis C.d.S. per sentire annullare il verbale di accertamento di violazione del codice della strada n. V-2544636 del 13.7.2006, emesso nei suoi confronti dalla Polizia municipale di Padova, relativo a violazione dell’art. 173...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 24 settembre 2014, n. 2012. In tema di opposizione a sanzione amministrativa irrogata a seguito di viola ione dell'ari. 142, comma 9, cod. strada, non vale ad escludere la responsabilità del conducente l'invocato stato di necessità dovuto all'esigenza di rispettare i tempi di una consulta come medica conseguente ad un malore lamentato da un passeggero, qualora l'opponente non abbia provato – essendone onerato per effetto dell'applicazione delle regole penalistiche sullo stato di necessità, alle quali occorre fare riferimento anche ai fini previsti dall'ari. 4 della legge n. 689 del 1981 – l'imminente pericolo di vita del passeggero medesimo e l'impossibilità di provvedere diversamente alla salvezza di quest'ultimo
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 24 settembre 2014, n. 20121 Motivi della decisione 1. Col primo ed unico motivo di ricorso si deduce: «insufficiente motivazione circa un fatto controverso e decisivo del giudizio (art. 360 n. 5 C.P.C.)». Rileva il ricorrente che dal referto prodotto in giudizio risultava, a seguito della ecografia effettuata,...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 3 settembre 2014, n. 18574. Anche alle violazioni del Codice della strada si applica si applica la regola, costituente ormai jus receptum in tema di sanzioni amministrative, per cui il termine per la contestazione della violazione, pena l'estinzione dell'obbligo di pagamento, non decorre dal momento in cui il "fatto" è stato acquisito nella sua materialità, ma da quello nel quale l'accertamento è stato compiuto o avrebbe potuto ragionevolmente essere effettuato
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 3 settembre 2014, n. 18574 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. D’ASCOLA Pasquale – rel. Consigliere Dott. GIUSTI Alberto – Consigliere...