SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 9 maggio 2016, n. 9320 Ritenuto in fatto Con citazione notificata il 16.03.2001, la SANPAOLO IMI s.p.a. conveniva innanzi al Tribunale di Roma il notaio P.A. ed il Fallimento Lido delle Salzare s.r.l., chiedendo, in via principale, di accertare la responsabilità del medesimo notaio convenuto con riguardo alla...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 maggio 2016, n. 8703.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 3 maggio 2016, n. 8703 Ritenuto in fatto 1. – M.S. e G.A. convennero in giudizio Z.F. , chiedendo la condanna della stessa al risarcimento del danno patito per l’evizione subita a seguito dei decreti del giudice dell’esecuzione di Cosenza, che avevano trasferito a terzi la proprietà di...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 9 febbraio 2016, n. 2511. Non integra un danno ingiusto suscettibile di essere risarcito, tanto meno nei confronti di notaio delegato ai sensi dell’articolo 591-bis del Cpc, la differenza tra un prezzo di aggiudicazione ottenuto in forza di provvedimento di fissazione di prezzo base che debba qualificarsi e sia poi riconosciuto illegittimo e quello, maggiore, al quale ha poi avuto luogo l’aggiudicazione all’esito di fissazione del prezzo base corretto, perché l’illegittimità del primo di tali prezzi esclude l’ingiustizia della riconduzione a legittimità dell’esborso dovuto per l’aggiudicazione e perché non ha l’aggiudicatario diritto a vedere consolidata, neppure quale termine di raffronto con il successivo esborso, alcuna conseguenza favorevole di un procedimento illegittimo quale la fissazione di un prezzo base erroneo
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 9 febbraio 2016, n. 2511 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMBROSIO Annamaria – Presidente Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – rel. Consigliere Dott. CARLUCCIO Giuseppa – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 marzo 2016, n. 4206. In tema di illeciti disciplinari previsti a carico di chi esercita la professione notarile, l’art. 147, lettera a), della legge notarile, prevede una fattispecie disciplinare a condotta libera, all’interno della quale è punibile ogni comportamento, posto in essere sia nella vita pubblica che nella vita privata, idoneo a compromettere l’interesse tutelato, il che si verifica ogni volta che si ponga in essere una violazione dei principi di deontologia enucleabili dal comune sentire in un determinato momento storico
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 3 marzo 2016, n. 4206 Ritenuto in fatto 1. – Con decisione in data 24 dicembre 2008, la Commissione regionale di disciplina del Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Veneto (d’ora in poi anche CO.RE.DI.) infliggeva al notaio L.V. la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio della professione per la...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 febbraio 2016, n. 3176. In tema di risarcimento del danno contrattuale per responsabilità professionale del notaio, al fine di determinare il dies a quo di decorrenza della prescrizione occorre verificare, non la data di stipula del rogito, bensì il momento in cui si sia prodotto, nella sfera patrimoniale del cliente-creditore, il pregiudizio causato dal colpevole inadempimento del debitore
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 febbraio 2016, n. 3176 Ritenuto in fatto 1. – Con citazione del 15 febbraio 1995, i coniugi D.L.A. e B.L. convennero in giudizio P.G. e A.A.D. per sentir dichiarare risolto il contratto di compravendita immobiliare intercorso tra le parti il 17 settembre 1988 per atto notaio V.O....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 novembre 2015, n. 23491. Il notaio ha facoltà di rifiutare la propria prestazione professionale se le parti non depositino presso di lui le somme necessarie per le tasse, l’onorario e le spese, ma, una volta che abbia comunque accettato di eseguire la prestazione richiestagli e di ricevere l’atto, il mancato pagamento di tali importi non lo autorizza a sottrarsi all’obbligo di provvedere alle formalità susseguenti
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 17 novembre 2015, n. 23491 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MAZZACANE Vincenzo – Presidente Dott. NUZZO Laurenza – Consigliere Dott. LOMBARDO Luigi Giovanni – Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott. ORICCHIO...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 10 novembre 2015, n. 22910. L’elevato numero di atti stipulati non significa che il notaio abbia agito con superficialità o negligenza
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 10 novembre 2015, n. 22910 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ODDO Massimo – Presidente Dott. NUZZO Laurenza – rel. Consigliere Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. MATERA Lina – Consigliere Dott. BIANCHINI...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 23 ottobre 2015, n. 21669. La determinazione dell’assegno divorzile va effettuata verificando, da un lato, l’inadeguatezza dei mezzi del coniuge richiedente, tenendo conto, dall’altro lato, che, ai sensi dell’art. 5 della legge 1 dicembre 1970, n. 898, l’accertamento del diritto all’emolumento “deve essere effettuato non limitandosi a prendere in esame le condizioni economiche del coniuge richiedente, essendo necessario mettere a confronto le rispettive potenzialità economiche, intese non solo come disponibilità attuali di beni ed introiti, ma anche come attitudini a procurarsene in grado ulteriore, raffrontandole con lo stile di vita mantenuto dai coniugi in costanza di matrimonio
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 23 ottobre 2015, n. 21669 Fatto e diritto Ritenuto che, con riferimento alla causa n. 18714 del 2014, il consigliere designato ha depositato, in data 12 luglio 2015, la seguente proposta di definizione, ai sensi dell’art. 380-bis cod. proc. civ.: “Con sentenza in data 21 gennaio 2014, la...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 settembre 2015, n. 39430. Commette il reato di abuso d’ufficio il responsabile della cassa cambiali che inganna il notaio non sottoponendogli i “pagherò” emessi dal responsabile legale di una Srl, in favore di terzi, così inducendolo a non protestarli e procurando in tal modo un ingiusto vantaggio patrimoniale per il traente. Ai fini della prescrizione, il momento consumativo del reato è fissato alla data di scadenza per elevare il protesto. Nel caso di specie, era stata dichiarata la prescrizione e la Corte ha ritenuto non ammissibile il ricorso del notaio, costituitosi parte civile, per il quale, nella considerazione del momento consumativo del delitto, i giudici non avevano tenuto conto della possibilità di un protesto tardivo, effettuabile sino a un anno dalla scadenza del titolo
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 30 settembre 2015, n. 39430 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio President – del 07/07/2015 Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna – Consigliere Dott. DI SALVO E. – rel....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 20 agosto 2015, n. 16990. La responsabilità del notaio
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 20 agosto 2015, n. 16990 Svolgimento del processo Con sentenza del 21/4/2011 la Corte d’Appello di Milano, in accoglimento del gravame interposto dal sig. L.P. e in conseguente riforma della pronunzia Trib. Milano n. 2598/07, ha rigettato la domanda nei confronti del medesimo proposta dai sigg. V.A. e...