Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 17 giugno 2014, n. 26017 Ritenuto in fatto 1. Con l’ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale di Perugia non convalidava l’arresto di H.G. , indagata – in concorso con altra persona – del reato di furto aggravato, ai sensi degli artt. 110, 624, 625 n. 2, cod....
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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 3 aprile 2014, n. 15187. Alla luce della recente sentenza costituzionale n. 32/2014, la quarta Sezione della Cassazione, con la sentenza 15187/2014, ha affermato che la reviviscenza del trattamento sanzionatorio più favorevole per la detenzione illecita delle c.d. droghe leggere impone di riconsiderare i presupposti applicativi delle misure cautelari personali in atto.
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 3 aprile 2014, n. 15187 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIRENA Pietro A – Presidente Dott. ROMIS Vincenzo – Consigliere Dott. VITELLI CASELLA Luca – Consigliere Dott. GRASSO Giuseppe – Consigliere Dott. MONTAGNI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 5 giugno 2014, n. 23522. Allorquando si censuri la motivazione del provvedimento emesso dal tribunale del riesame in ordine alla consistenza dei gravi indizi di colpevolezza, alla Corte Suprema spetta solo il compito di verificare, in relazione alla peculiare natura del giudizio di legittimità e ai limiti che ad esso ineriscono, se il giudice di merito abbia dato adeguatamente conto delle ragioni che l'hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato e di controllare la congruenza della motivazione riguardante la valutazione degli elementi indizianti rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie. Spetta, dunque, alla Corte di legittimità il solo compito di verificare se il giudice di merito abbia dato adeguatamente conto delle ragioni che l'hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato, controllando la congruenza della motivazione riguardante la valutazione degli elementi indizianti rispetto ai canoni della logica e ai principi del diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza del 5 giugno 2014, n. 23522 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente – Dott. MARINI Luigi – Consigliere – Dott. SAVINO Mariapia Gaeta – Consigliere – Dott. ORILIA Lorenzo...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 aprile 2014, n. 15162. La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare durante la pendenza dei termini per la stesura della motivazione opera anche in relazione all'eventuale periodo di proroga, purchè il giudice procedente emetta un'ulteriore ordinanza
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 2 aprile 2014, n. 15162 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DE ROBERTO Giovanni – Presidente Dott. CONTI Giovanni – Consigliere Dott. ROTUNDO Vincenzo – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna – rel. Consigliere Dott. DE...
Corte di cassazione, sezione II, sentenza 2 aprile 2014, n. 15093. Qualora un imputato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere venga condannato per reati unificati dal vincolo della continuazione, resta ferma la presunzione di adeguatezza della sola misura applicata, sussistente per uno dei reati satellite
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 2 aprile 2014, n. 15093 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CASUCCI Giulian – Presidente Dott. FIANDANESE F. – rel. Consigliere Dott. DE CRESCIENZO Ugo – Consigliere Dott. BELTRANI Sergio – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 27 maggio 2014, n. 21620. Dichiarata colpevole del delitto di evasione e condannata, con l'applicazione delle attenuanti generiche e della diminuzione di pena connessa al rito abbreviato per aver la stessa interessata, avvertito i Carabinieri della propria iniziativa, facendosi trovare nei pressi dell'abitazione coi bagagli approntati per l'ingresso nella casa circondariale. Accolto il ricorso in Cassazione
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 27 maggio 2014, n. 21620 Ritenuto in fatto 1. È impugnata l’ordinanza del 13/11/2012 con la quale la Corte d’appello di Milano ha dichiarato inammissibile l’appello proposto da M.C. avverso la sentenza in data 22/06/2012 del Tribunale di Monza. Con tale ultimo provvedimento, l’odierna ricorrente era stata dichiarata...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 17 marzo 2014, n. 12489. Nei confronti di un soggetto ultrasettantenne indagato o imputato per il delitto previsto dall'art. 416-bis c.p., in assenza di elementi idonei a vincere la presunzione di pericolosità di cui all'art. 275 c. 3 c.p.p., e a dimostrare l'esistenza di esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, il giudice applica direttamente la misura degli arresti domiciliari.
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 17 marzo 2014, n. 12489 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MARASCA Gennaro – Presidente Dott. DUBOLINO Pietro – Consigliere Dott. FUMO Maurizi – Consigliere Dott. PEZZULLO Ro – rel. Consigliere Dott. DEMARCHI ALBENGO...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 24 aprile 2014, n. 17712. L'omessa valutazione di memorie difensive fa cadere la misura cautelare
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 24 aprile 2014, n. 17712 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio – Presidente Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi – Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott. DE AMICIS...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 maggio 2014, n. 19883. Ai fini di presentazione di un ricorso per il riesame di una misura di custodia cautelare, nel caso di comunicazione di copia di atti per mezzo telefax, da ufficio ad ufficio, la data di pervenimento dell’impugnazione, ai fini del decorso dei termini (5 giorni), previsti dall’art. 309, comma 5, c.p.p., è quella in cui il fax con la copia dell’istanza originale perviene alla cancelleria del tribunale del riesame competente
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 14 maggio 2014, n. 19883 Svolgimento del processo Con l’ordinanza in epigrafe il tribunale del riesame di Torino confermò l’ordinanza emessa il 21.6.2013 dal Gip del tribunale di Torino, che aveva applicato a T.M. la misura cautelare della custodia in carcere in relazione ai reati di cui all’art....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 9 maggio 2014, n. 19116. L'amministratore di una società risponde del reato omissivo contestatogli quale diretto destinatario degli obblighi di legge, anche se questi sia mero prestanome di altri soggetti che abbiano agito quali amministratori di fatto, atteso che la semplice accettazione della carica attribuisce allo stesso doveri di vigilanza e controllo, il cui mancato rispetto comporta responsabilità penale o a titolo di dolo generico, per la consapevolezza che dalla condotta omissiva possano scaturire gli eventi tipici del reato, o a titolo di dolo eventuale per la semplice accettazione del rischio che questi si verifichino
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 9 maggio 2014, n. 19116 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza del 19/09/2013, depositata in data 5/10/2013, il tribunale della libertà di Bologna ha confermato l’appello cautelare proposto dal ricorrente avverso l’ordinanza emessa dal GIP presso il medesimo tribunale in data 12/07/2013, con cui era stata rigettata l’istanza...