Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 22 febbraio 2017, n. 4535
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 22 febbraio 2017, n. 4535

L’angoscia patita a seguito di un’aggressione fisica è quantificabile a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale esclusivamente dal giudice di merito secondo la gravità e il peso che quest’ultimo intende dare Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 22 febbraio 2017, n. 4535 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 9 febbraio 2017, n. 6265
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 9 febbraio 2017, n. 6265

Il profitto dei delitti contro il patrimonio può concretarsi in ogni utilità, anche solo morale, ed in ogni soddisfazione o godimento che l’agente ritenga di poter conseguire, anche in via mediata, dalla propria azione. Evidentemente, poiché il diritto penale sanziona tipiche modalità di lesione del bene giuridico, nel caso della rapina sarà necessaria la prova...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 febbraio 2017, n. 9164
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 febbraio 2017, n. 9164

La legittima difesa non può essere riconosciuta a chi reagisca ad una situazione di pericolo alla cui determinazione egli stesso abbia concorso e nonostante disponga della possibilità di allontanarsi dal luogo senza pregiudizio e senza disonore Non può essere invocata l’attenuante della provocazione quando il fatto apparentemente ingiusto della vittima, cui l’agente abbia reagito, sia...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 1 febbraio 2017, n. 4909
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 1 febbraio 2017, n. 4909

La costrizione, che deve seguire alla violenza o minaccia, attiene all’evento del reato, mentre l’ingiusto profitto con altrui danno si atteggia a ulteriore evento, sicché si ha solo tentativo nel caso in cui la violenza o la minaccia non raggiungono il risultato di costringere una persona al facere ingiunto; del resto, perché sussista una minaccia...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 19 dicembre 2016, n. 26113
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 19 dicembre 2016, n. 26113

Ove la transazione stipulata tra il creditore ed uno dei condebitori solidali abbia avuto ad oggetto solo la quota del condebitore che l’ha stipulata, il residuo debito gravante sugli altri debitori in solido si riduce in misura corrispondente all’importo pagato dal condebitore che ha transatto solo se costui ha versato una somma pari o superiore...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 maggio 2016, n. 21696
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 maggio 2016, n. 21696

Non applicabilità del più lieve delitto di “Abuso di mezzi di correzione” qualora sia stata adoperata, sia pur per finalità disciplinari, «un’azione non consentita, sia per la sua natura che per la sua potenzialità».   Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 24 maggio 2016, n. 21696 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 26 maggio 2016, n. 22156
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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 26 maggio 2016, n. 22156

La malattia giuridicamente rilevante cui fa riferimento l’art. 582 c.p. (e di riflesso l’art. 590 c.p. nella forma colposa) non comprende tutte le alterazioni di natura anatomica (che possono anche mancare) ma quelle alterazioni da cui deriva una limitazione funzionale o un significativo processo patologico o una compromissione, anche non definitiva ma significativa, di funzioni...

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Esclusivo – Bozza di griglia su omicidio stradale e lesioni stradali

TESTO PRECEDENTE NUOVO TESTO NOVITA’ COMMENTO ART. 589 C.P. Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Se il fatto è commesso (con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale o di quelle) per la prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 13 gennaio 2016, n. 1022. La volontà degli assistiti di avvalersi esclusivamente dell’opera professionale del proprio avvocato, rifiutando di farsi assistere da un sostituto, non è una ragione sufficiente a giustificare il legittimo impedimento del legale a comparire in udienza

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 13 gennaio 2016, n. 1022 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. D’ISA Claudio – Presidente Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere Dott. MONTAGNI Andrea – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 13 novembre 2015, n. 45298. In tema di nuove contestazioni, la modifica dell’imputazione e la contestazione di un reato concorrente o di una circostanza aggravante possono essere effettuate dopo l’avvenuta apertura del dibattimento e prima dell’espletamento dell’istruttoria dibattimentale e, quindi, anche sulla sola base degli atti già acquisiti dal pubblico ministero nel corso delle indagini preliminari

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 13 novembre 2015, n. 45298 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. TADDEI Margherita – Consigliere Dott. DIOTALLEVI Giovanni – Consigliere Dott. VERGA Giovanna – Consigliere Dott. PELLEGRINO Andrea...