Corte di Cassazione, sezione Vi civile, ordinanza 22 febbraio 2017, n. 4638
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Corte di Cassazione, sezione Vi civile, ordinanza 22 febbraio 2017, n. 4638

In tema di danno da insidia stradale, quanto piu’ la situazione di pericolo connessa alla struttura o alle pertinenze della strada pubblica e’ suscettibile di essere prevista e superata dall’utente-danneggiato con l’adozione di normali cautele, tanto piu’ rilevante deve considerarsi l’efficienza del comportamento imprudente del medesimo nella produzione del danno, fino a rendere possibile che...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 22 febbraio 2017, n. 4643
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 22 febbraio 2017, n. 4643

In base all’art. 2051 c.c. è a carico del danneggiato l’onere della prova della sussistenza del nesso di causalità tra la cosa e l’evento dannoso. Nella specie, la Corte d’appello non ha in alcun modo spiegato per quale ragione la rottura di un tubo a margine di un marciapiede possa essere ricondotta a conseguenza del...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 10 gennaio 2017, n. 260
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 10 gennaio 2017, n. 260

Le scarpate delle strade statali, provinciali e comunali al pari dei fossi e delle banchine ad esse latistanti, devono considerarsi parti delle strade medesime e perciò soggette allo stesso loro regime di demanialità, in forza della presunzione “iuris tantum” posta dall’art. 22 della legge 20 marzo 1865 n. 2248 all. f., e per effetto del...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 13 dicembre 2016, n. 25488
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 13 dicembre 2016, n. 25488

Il Comune non è responsabile per un sinistro stradale causato dal cattivo stato del manto stradale quando il veicolo viaggiava su una strada statale e quindi il Comune nel caso concreto si trovava in una situazione di difetto di legittimazione, questione rilevabile in ogni stato e grado del processo Suprema Corte di Cassazione sezione III...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 6 ottobre 2016, n. 19993
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 6 ottobre 2016, n. 19993

Responsabile il Comune per la caduta determinata dalla folla che si accalca all’ingresso dell’auditorium per un concerto se l’illuminazione è scarsa non ci sono transenne né personale incaricato Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 6 ottobre 2016, n. 19993 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 3 ottobre 2016, n. 19648
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 3 ottobre 2016, n. 19648

La presenza sulla carreggiata autostradale di un ostacolo metallico può essere apprezzata dal giudice di merito in termini di causa efficiente sopravvenuta e inimputabile, idonea a causare l’evento e quindi a recidere il nesso eziologico tra il danno, subito dall’automobilista, e l’attività concretamente esigibile dal gestore Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 3...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 5 settembre 2016, n. 17625

In una causa di risarcimento per infortunio dovuto al manto stradale sconnesso, una volta accertato il nesso causale con il danno subito, la vittima ricorrente non deve anche dimostrare l’effettiva «pericolosità» della cosa. In questi casi è onere dell’ente – in qualità di custode – dimostrare l’eventuale colpa, o concorso di colpa, del danneggiato per...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 14 giugno 2016, n. 12174

La concreta possibilita’ per l’utente danneggiato di percepire o prevedere con l’ordinaria diligenza l’anomalia, vale altresi’ ad escludere la configurabilita’ dell’insidia e della conseguente responsabilita’ della P.A. per difetto di manutenzione della strada pubblica   Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile sentenza 14 giugno 2016, n. 12174 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10893

La responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia prevista dall’art. 2051 c.c. ha carattere oggettivo e perché possa configurarsi in concreto è sufficiente che sussista il nesso causale tra la cosa in custodia e il danno arrecato, senza che rilevi al riguardo la condotta del custode e l’osservanza o meno di un obbligo...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 1 aprile 2016, n. 6407. Ai fini di cui all’art. 2051 cod. civ., il caso fortuito può essere integrato anche dalla colpa del danneggiato, poiché la pericolosità della cosa impone un obbligo massimo di cautela, proprio in quanto il pericolo è altamente prevedibile. E tale prevedibilità con l’ordinaria diligenza è sufficiente ad escludere la responsabilità del custode anche ai sensi dell’art. 2051 cod. civ.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 1 aprile 2016, n. 6407 Svolgimento del processo È stata depositata la seguente relazione. 1. E.R. convenne in giudizio, davanti al Tribunale di Viterbo, Sezione distaccata di Civita Castellana, la F. moda s.r.l., chiedendo il risarcimento dei danni conseguenti alla sua caduta, avvenuta dentro il negozio della convenuta...