Favoreggiamento personale
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Favoreggiamento personale

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 4 giugno 2019, n. 24883. La massima estrapolata: In tema di favoreggiamento personale, è configurabile l’aggravante dell’agevolazione mafiosa solo qualora risulti provato che la condotta sia caratterizzata dalla coscienza e volontà di favorire, unitamente ai singoli indagati, anche le rispettive cosche di appartenenza. (Fattispecie in cui la Corte...

Il delitto di favoreggiamento e’ configurabile non solo quando il comportamento dell’agente sia diretto a sviare l’attivita’ investigativa , ma anche quando turba l’attivita’ di ricerca e acquisizione della prova
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Il delitto di favoreggiamento e’ configurabile non solo quando il comportamento dell’agente sia diretto a sviare l’attivita’ investigativa , ma anche quando turba l’attivita’ di ricerca e acquisizione della prova

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 24 aprile 2018, n. 18110. Le massime Il delitto di favoreggiamento e’ configurabile non solo quando il comportamento dell’agente sia diretto a sviare l’attivita’ investigativa della polizia giudiziaria, ma anche quando sia preordinato a turbare l’attivita’ di ricerca e acquisizione della prova da parte degli organi della magistratura...

Le notizie desumibili dall’accesso al RE.GE. sono segrete ai fini e per gli effetti del reato di rivelazione di segreto d’ufficio di cui all’art. 326 c.p.
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Le notizie desumibili dall’accesso al RE.GE. sono segrete ai fini e per gli effetti del reato di rivelazione di segreto d’ufficio di cui all’art. 326 c.p.

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 13 marzo 2018, n. 11358. Le notizie desumibili dall’accesso al RE.GE. sono segrete ai fini e per gli effetti del reato di rivelazione di segreto d’ufficio di cui all’art. 326 c.p.; e ciò in quanto solo la competente segreteria della Procura della Repubblica può fornire notizia circa eventuali...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2399. In tema di prostituzione, ogniqualvolta la condotta dell’agente rivesta un’efficacia causale e rafforzativa dell’altrui volonta’
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2399. In tema di prostituzione, ogniqualvolta la condotta dell’agente rivesta un’efficacia causale e rafforzativa dell’altrui volonta’

In tema di prostituzione, ogniqualvolta la condotta dell’agente rivesta un’efficacia causale e rafforzativa dell’altrui volonta’, nel senso che senza il fatto del colpevole il soggetto passivo non si sarebbe determinato a prostituirsi, e’ ravvisabile quella condotta di “induzione” sub specie di determinazione a concedere ad altri il proprio corpo, normativamente richiesta dalla legge ai fini...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 5 luglio 2017, n. 32391
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 5 luglio 2017, n. 32391

L’affitto “in nero” ai clandestini integra il reato di favoreggiamento dell’immigrazione. E’ punibile anche la locazione a prezzi di mercato ma, tuttavia, senza regolare contratto, per la quale l’illegittimo profitto risiederebbe nella possibilità del locatore di evadere le tasse. Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 5 luglio 2017, n. 32391 REPUBBLICA ITALIANA IN...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 5 luglio 2016, n. 27604
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 5 luglio 2016, n. 27604

Il soggetto chiamato a deporre in qualità di parte offesa o di persona informata dei fatti di un reato di cui sia rimasto vittima ovvero mero protagonista, quale mero acquirente-consumatore di stupefacenti, non lo abilita a violare l’obbligo su di lui gravante di riferire quanto di sua conoscenza, a meno che non espliciti, in maniera...

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Corte di cassazione, sezione I, sentenza 18 giugno 2015, n. 25848. Le garanzie previste dall’art. 103 c.p.p. sono previste a favore del difensore in forza di specifico mandato conferitogli nelle forme di legge e non sono per la tutela personale e privilegiata del soggetto esercente la professione legale, essendo essenzialmente apprestate in funzione di garanzia del diritto di difesa dell’imputato

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 18 giugno 2015, n. 25848   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIOTTO Maria Cristin – Presidente Dott. DI TOMASSI Mariastefania – Consigliere Dott. LOCATELLI Giuseppe – rel. Consigliere Dott. BONI Monica –...