Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 1 marzo 2018, n. 9395. Il delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione e’ reato di pericolo a dolo generico per la cui sussistenza, pertanto, non e’ necessario che l’agente abbia consapevolezza dello stato di insolvenza dell’impresa
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 1 marzo 2018, n. 9395. Il delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione e’ reato di pericolo a dolo generico per la cui sussistenza, pertanto, non e’ necessario che l’agente abbia consapevolezza dello stato di insolvenza dell’impresa

Il delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione e’ reato di pericolo a dolo generico per la cui sussistenza, pertanto, non e’ necessario che l’agente abbia consapevolezza dello stato di insolvenza dell’impresa, ne’ che abbia agito allo scopo di recare pregiudizio ai creditori e che non e’ necessaria l’esistenza di un nesso causale tra i fatti...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6261. Ai fini dell’ammissione al passivo in pre-deduzione non sempre il credito vantato dal professionista relativo ad una prestazione effettuata prima dell’ammissione del debitore alla procedura di amministrazione controllata
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6261. Ai fini dell’ammissione al passivo in pre-deduzione non sempre il credito vantato dal professionista relativo ad una prestazione effettuata prima dell’ammissione del debitore alla procedura di amministrazione controllata

Ai fini dell’ammissione al passivo in pre-deduzione non sempre il credito vantato dal professionista relativo ad una prestazione effettuata prima dell’ammissione del debitore alla procedura di amministrazione controllata può dirsi funzionale al suo avvio. Ciò perché al fine di ottenere l’ammissione al passivo in pre-deduzione l’obbligazione deve essere stata contratta dal debitore nell’ambito di un...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6245. Il credito di rivalsa per Iva del professionista, non essendo sorto verso la gestione della procedura fallimentare, non è ammissibile al passivo in pre-deduzione
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6245. Il credito di rivalsa per Iva del professionista, non essendo sorto verso la gestione della procedura fallimentare, non è ammissibile al passivo in pre-deduzione

Il credito di rivalsa per Iva del professionista, non essendo sorto verso la gestione della procedura fallimentare, non è ammissibile al passivo in pre-deduzione, perché il credito del professionista può unicamente giovarsi del privilegio speciale di cui al secondo comma dell’articolo 2758 del Codice civile soltanto nel caso in cui sussistano beni, che il creditore...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 13 marzo 2018, n. 11053. Per il reato di bancarotta documentale e per distrazione: l’imprenditore è punibile laddove la cessione di singoli beni e dell’avviamento sia riferibile a elementi produttivi che sono presenti nelle poste attive di bilancio.
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 13 marzo 2018, n. 11053. Per il reato di bancarotta documentale e per distrazione: l’imprenditore è punibile laddove la cessione di singoli beni e dell’avviamento sia riferibile a elementi produttivi che sono presenti nelle poste attive di bilancio.

Per il reato di bancarotta documentale e per distrazione: l’imprenditore è punibile laddove la cessione di singoli beni e dell’avviamento sia riferibile a elementi produttivi che sono presenti nelle poste attive di bilancio. Sentenza 13 marzo 2018, n. 11053 Data udienza 13 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 12 marzo 2018, n. 5906. Nel concordato preventivo con transazione fiscale ai sensi della L. Fall., articolo 182 ter, nel testo vigente prima della novella introdotta dalla L. 11 dicembre 2016, n. 232, articolo 1, comma 81
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 12 marzo 2018, n. 5906. Nel concordato preventivo con transazione fiscale ai sensi della L. Fall., articolo 182 ter, nel testo vigente prima della novella introdotta dalla L. 11 dicembre 2016, n. 232, articolo 1, comma 81

Nel concordato preventivo con transazione fiscale ai sensi della L. Fall., articolo 182 ter, nel testo vigente prima della novella introdotta dalla L. 11 dicembre 2016, n. 232, articolo 1, comma 81, – il proponente, fermo restando l’obbligo del pagamento integrale dell’IVA e delle ritenute non versate, ricorrendo i presupposti della L. Fall., articolo 160,...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 9 marzo 2018, n. 5825. Il giudice fallimentare può valutare la fattibilità economica del piano e bocciare la domanda di concordato, se considera non sufficienti i dati forniti dall’attestatore.
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 9 marzo 2018, n. 5825. Il giudice fallimentare può valutare la fattibilità economica del piano e bocciare la domanda di concordato, se considera non sufficienti i dati forniti dall’attestatore.

Il giudice fallimentare può valutare la fattibilità economica del piano e bocciare la domanda di concordato, se considera non sufficienti i dati forniti dall’attestatore. Ordinanza 9 marzo 2018, n. 5825 Data udienza 16 gennaio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 8 marzo 2018, n. 5564. Per richiedere la revocatoria fallimentare dell’atto compiuto dal socio accomandante di una sas il terzo convenuto, in caso di atti dispositivi o solutori normali, non è tenuto a provare la consapevolezza dell’assunzione della qualità di socio illimitatamente responsabile.
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 8 marzo 2018, n. 5564. Per richiedere la revocatoria fallimentare dell’atto compiuto dal socio accomandante di una sas il terzo convenuto, in caso di atti dispositivi o solutori normali, non è tenuto a provare la consapevolezza dell’assunzione della qualità di socio illimitatamente responsabile.

Per richiedere la revocatoria fallimentare dell’atto compiuto dal socio accomandante di una sas il terzo convenuto, in caso di atti dispositivi o solutori normali, non è tenuto a provare la consapevolezza dell’assunzione della qualità di socio illimitatamente responsabile. Questo in quanto egli deve unicamente dimostrare in capo a costui la conoscenza dello stato d’insolvenza della...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 8 marzo 2018, n. 5560. In caso di fallimento del datore di lavoro, la domanda del lavoratore, per il riconoscimento del proprio credito e del relativo grado di prelazione, deve proporsi attraverso l’insinuazione allo stato passivo dinanzi al Tribunale fallimentare anziché al Giudice del lavoro
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 8 marzo 2018, n. 5560. In caso di fallimento del datore di lavoro, la domanda del lavoratore, per il riconoscimento del proprio credito e del relativo grado di prelazione, deve proporsi attraverso l’insinuazione allo stato passivo dinanzi al Tribunale fallimentare anziché al Giudice del lavoro

In caso di fallimento del datore di lavoro, la domanda del lavoratore, per il riconoscimento del proprio credito e del relativo grado di prelazione, deve proporsi attraverso l’insinuazione allo stato passivo dinanzi al Tribunale fallimentare anziché al Giudice del lavoro perché l’accertamento compiuto dal Tribunale fallimentare è l’unico titolo idoneo per l’ammissione allo stato passivo....

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 7 marzo 2018, n. 5489. Non è ammissibile al privilegio il compenso dovuto al liquidatore della società.
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 7 marzo 2018, n. 5489. Non è ammissibile al privilegio il compenso dovuto al liquidatore della società.

Non è ammissibile al privilegio il compenso dovuto al liquidatore della società. Ordinanza 7 marzo 2018, n. 5489 Data udienza 29 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DIDONE Antonio – Presidente Dott. FERRO Massimo – Consigliere Dott. DI...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 5 marzo 2018, n. 9951. Nelle ipotesi di distrazione di cespiti aziendali, non può, nei confronti del soggetto investito solo formalmente di una carica gestoria
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 5 marzo 2018, n. 9951. Nelle ipotesi di distrazione di cespiti aziendali, non può, nei confronti del soggetto investito solo formalmente di una carica gestoria

Nelle ipotesi di distrazione di cespiti aziendali, non può, nei confronti del soggetto investito solo formalmente di una carica gestoria della società, trovare automatica applicazione la massima di orientamento secondo cui, una volta accertata la presenza di determinati beni nella disponibilità dell’imprenditore fallito, il loro mancato reperimento, in assenza di adeguata giustificazione della destinazione a...