Il titolare di un’impresa di autolavaggio, se conviene con il committente di prendere in consegna l’autoveicolo per l’esecuzione della prestazione principale su di esso, assume, ai sensi degli artt. 2222 e 1177 c.c., anche l’obbligo accessorio di custodirlo fino alla riconsegna Ordinanza 11 gennaio 2018, n. 486 Data udienza 21 settembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN...
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 9 maggio 2017, n. 11221
Nell’ipotesi di perdita della cosa depositata in seguito a furto, il depositario non si libera della responsabilita’ ex recepto provando di avere usato nella custodia la diligenza del buon padre di famiglia prescritta dall’articolo 1768 c.c. e cioe’ di avere disposto un adeguato servizio di vigilanza, ma deve provare a mente dell’articolo 1218 c.c., che...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 13 ottobre 2016, n. 20625
La società di trasporto, come depositario della merce, risponde per i danni provocati ai beni anche se questi sono stati dati in custodia alla società che gestisce l’aeroporto Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 13 ottobre 2016, n. 20625 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 23 marzo 2016, n. 5766. L’affidamento, da parte del Comune committente, alla società, cui abbia demandata il servizio di rimozione coattiva dei veicoli in sosta vietata, anche della custodia dei veicoli rimossi perché vengano custoditi presso il parcheggio di pertinenza della società stessa, in attesa del ritiro da parte dei rispettivi proprietari, deriva, ai sensi dell’art. 1771 cod. civ., l’obbligo del Comune, quale depositante, di ritirare i veicoli alla scadenza pattuita o, in ogni caso, dopo la richiesta avanzata dalla depositaria, con la conseguente responsabilità dell’ente per i danni cagionati dall’inadempimento di tale obbligo
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 23 marzo 2016, n. 5766 Svolgimento del processo Il Consorzio Neapolis Città Futura e la società consorziata Soccorso Stradale Pace convennero in giudizio il Comune di Napoli, e deducendo il primo dì aver svolto in favore del convenuto il servizio di rimozione coattiva dei veicoli in sosta vietata,...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 giugno 2015, n. 11769. Il prestatore d’opera, prendendo in consegna il bene dal committente per l’esecuzione della prestazione principale.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 8 giugno 2015, n. 11769 Motivi della decisione 1. Con il primo motivo, in riferimento al capo della sentenza Prestige/T. si deduce la violazione degli artt. 1218, 1177, 2222 e ss., 1655 e ss. cod. civ. e illogicità della motivazione. 1.1. La Corte di merito ha ritenuto il...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 marzo 2014, n. 5030. In tema di responsabilità per le cose portate in albergo, il cliente non ha l'obbligo di affidare gli oggetti di valore di sua proprietà in custodia all'albergatore, mancando una specifica previsione normativa in tale senso; tuttavia, se non si avvalga di tale facoltà, corre il rischio di non poter ottenere, in caso di sottrazione, l'integrale risarcimento del danno, come disposto dall'art. 1783 c.c., a meno che non provi la colpa dell'albergatore o degli altri soggetti a lui legati da rapporto di parentela o collaborazione, ai sensi dell'art. 1785 bis c.c. In assenza di tale riscontro probatorio, la determinazione del "quantum" entro il limite massimo stabilito nell'ultimo comma dell'art. 1783 c.c. rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale é libero di determinare la somma da liquidare secondo il suo prudente apprezzamento. La responsabilità dell'albergatore per le cose dei clienti sorge per il solo fatto della introduzione, da parte del cliente, delle cose nell'albergo, indipendentemente da qualsiasi consegna, poiché essa inerisce direttamente al contenuto del contratto alberghiero, dovendo essere riferita all'obbligo accessorio dell'albergatore di garantire alla clientela, contro eventuali perdite, danni e furti, la sicurezza delle cose portate in albergo. Per cui spetta a lui offrire la prova liberatoria
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 4 marzo 2014, n. 5030 Svolgimento del processo 1. – Con sentenza in data 14 maggio 2003 il Tribunale di Lucca respinse la domanda proposta da S.B., che aveva chiesto la condanna di SEAR Hotel Augustus di M.N. & C. S.a.s. e di Minerva Assicurazioni S.p.A. (poi Zurigo...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 novembre 2013, n. 26353. In tema di obbligo di custodia
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 25 novembre 2013, n. 26353 Svolgimento del processo La società Coop Lombardia a r.l. convenne, davanti al tribunale di Milano, le società Mondial Milano spa e Mondial Service srl (già Mondial Transport srl) chiedendone la condanna, in via solidale od alternativa, al risarcimento dei danni subiti per due...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 9 settembre 213, n. 20617. In tema di responsabilità per le cose in deposito, venuta a mancare la restituzione della cosa per fatto imputabile al depositario, sorge a carico di quest’ultimo l’obbligazione del risarcimento del danno, intesa a rimettere il depositante nella stessa condizione economica in cui si sarebbe trovato se la restituzione in natura fosse stata eseguita. Nella specie l’autovettura non era di proprietà del B. , ma della moglie risarcita per il furto, ed egli non ha neanche dedotto altri danni al di fuori del valore del bene
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 9 settembre 213, n. 20617 Svolgimento del processo È stata depositata la seguente relazione: 1. B.G. ha proposto domanda per il risarcimento pari ad Euro 62.500.000 in conseguenza del furto dell’autovettura Porsche Carrera parcheggiata presso l’autorimessa di proprietà di Intesa Sanpaolo s.p.a., con la quale il B....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 giugno 2013 n. 14067. Nessun obbligo di custodia per l’area di sosta comunale, anche se dotata di sbarre e dispositivi di sicurezza, quando è apposto il cartello “parcheggio incustodito”.
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 giugno 2013 n. 14067[1] L’istituzione da parte dei Comuni, previa deliberazione della Giunta, di aree di sosta a pagamento ai sensi dell’ articolo 7, comma 1, lettera e), del Dlgs 30 aprile 1992 n. 285 (Codice della strada), non comporta l’assunzione dell’obbligo del gestore...