Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 22 dicembre 2015, n. 50209 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. GRILLO Renato – rel. Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere Dott. SCARCELLA...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 gennaio 2016, n. 1623. Non può essere ascrivibile a forza maggiore la mancanza della provvista per effetto di una scelta di politica imprenditoriale, come quella di ricorrere ad un piano di risanamento dell’impresa di cui all’articolo 67, comma 3, lettera d), l. fall., perché l’istituto non rientra in un procedimento giudiziale o soggetto ad omologa, da parte del giudice, come invece avviene per il concordato preventivo, ma si risolve in un atto stragiudiziale non soggetto al controllo del giudice né nella fase di preparazione, né nella fase di esecuzione, consistendo in un atto unilaterale dell’imprenditore e quindi risolvendosi in una operazione strettamente ed interamente privatistica
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 gennaio 2016, n. 1623 Ritenuto in fatto 1. M.L. ricorre per cassazione impugnando la sentenza emessa in data 15 luglio 2014 dalla Corte di appello di Brescia che ha confermato quella resa, a seguito di giudizio abbreviato, dal tribunale di Bergamo e con la quale il ricorrente...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 dicembre 2015, n. 49570. Non è punibile a titolo di tentativo il reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture false. Solo con la condotta di presentazione della dichiarazione il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2, d.lgs. n. 74 del 2000) può considerarsi perfezionato; ne consegue che, a differenza di quanto, in precedenza, stabiliva l’art. 4, lett. g) della I. n. 516 del 1982 (che puniva ex se anche il semplice inserimento nella contabilità di fatture per operazioni inesistenti indipendentemente dall’allegazione alla dichiarazione), le condotte pregresse ad essa restano, sul piano penale, del tutto irrilevanti, non potendo essere punite neppure a titolo di tentativo
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 dicembre 2015, n. 49570 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 dicembre 2015, n. 48211. Possibile irrilevanza penale ex art. 10 quater d.lgs 74/2000 dei crediti tributari portati in compensazione ed eccedenti i limiti di legge e, riconosciuta l’oscurità del quadro normativo di riferimento, annulla con rinvio la sentenza impugnata, imponendo uno stringente approfondimento circa la sussistenza del dolo generico
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 4 dicembre 2015, n. 48211 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. GRILLO Renato – rel. Consigliere Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. ACETO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 novembre 2015, n. 47256. Il legislatore ha espressamente escluso dal novero dei fatti di particolare tenuita’ tutte le fattispecie nelle quali la condotta si caratterizzi per essere plurima, abituale o reiterata deve escludersi la possibilita’ di sussumere nell’ambito del fatto di particolare tenuita’ le ipotesi di reato continuato costituite: a) dalla reiterazione di reati fra loro omogenei (posto che la reiterazione presuppone la identicita’ sostanziale degli atti ripetuti); b) dalla sussistenza di almeno tre condotte autonomamente atte ad integrare il reato se si tratta di reati fra loro disomogenei (la nozione di condotta plurima, infatti, si discosta semanticamente da quella di condotta plurale, per la quale e’ sufficiente la mera duplicita’ degli atti, richiedendo rispetto ad essa almeno un’ulteriore presenza di condotta criminosa). Invero nell’ipotesi di reato continuato, infatti, la fattispecie, ancorche’ fittiziamente, e per altro non a tutti i fini (si veda a titolo di esempio, infatti, l’attuale regime della prescrizione), unificata dal vincolo derivante dalla unicita’ del disegno criminoso, si caratterizza sotto il profilo della condotta penalmente rilevante per essere costituito da una pluralita’ di azioni. Parimenti esulante dalla fattispecie del fatto di particolare tenuita’ ai fini di cui all’articolo 131-bis cod. pen. e’ il reato commesso da chi gia’ abbia commesso piu’ reati della stessa indole, cioe’ sia, nel senso sopra indicato, gia’ pregiudicato con sentenza oramai passata in giudicato per fatti aventi la medesima indole di quelli per i quali si procede attualmente.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 novembre 2015, n. 47256 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio Felice – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 novembre 2015, n. 46857. L’utilizzazione nella dichiarazione fiscale di fatture per operazioni solo soggettivamente inesistenti integra la fattispecie di reato contestata in via cautelare e legittima, a condizioni esatte, il sequestro, anche per equivalente, finalizzato alla confisca del prezzo, del prodotto o del profitto del reato
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 novembre 2015, n. 46857 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – rel. Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 novembre 2015, n. 46500. Affermata la piena utilizzabilità nel processo penale del p.v.c. quale atto irripetibile, nella misura in cui riproduca situazioni di fatto esistenti in un determinato momento e suscettibili di modificazioni. Confermato, al contempo, la rilevanza in sede penale del cosiddetto accertamento induttivo compiuto dagli uffici finanziari
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 24 novembre 2015, n. 46500 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – rel. Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 novembre 2015, n. 45279. In tema di reati tributari è integrato il reato di indebita compensazione nel caso in cui difetti la connessione tra i costi sostenuti e gli impianti o le attrezzature oggetto dell’agevolazione prevista dalla d. lgs. n. 296 del 2006, non comprovata dalla produzione delle sole fatture passive, ove sussistano plurimi indici di assenza di alcun radicamento territoriale nelle aree geografiche per le quali è previsto il credito di imposta della società contribuente, considerando che l’attribuzione dei crediti di imposta è necessariamente discendente dalla acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate, tra le altre, nell’area territoriale prevista dall’art. 1, comma 271 del d.lgs. n. 296 del 2006
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 novembre 2015, n. 45279 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 ottobre 2015, n. 43599. La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all’art. 131-bis cod. pen. non può trovare applicazione in quei casi, come quello oggetto di esame, in cui non sussistono i presupposti necessari per la configurabilità della medesima, in considerazione dell’entità degli importi non versati all’Erario (nel caso di specie la somma non versata era pari ad oltre 240mila euro, importo che la Corte ha ritenuto insuscettibile di essere valutata in termini di particolare tenuità, non essendo alla data della decisione ancora entrata in vigore la riforma del sistema penale tributario che, com’è noto, dopo il 22.10.2015 per effetto del D. Lgs. 24 settembre 2015, n. 158, per la fattispecie di omesso versamento IVA, ha elevato la soglia di punibilità da 50.000 a 250.000 euro.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 29 ottobre 2015, n. 43599 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ACETO Aldo – rel. Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. MENGONI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 ottobre 2015, n. 40352. Ai fini dell’integrazione dell’elemento psicologico del reato di omesso versamento IVA la valutazione del giudice di merito deve investire la peculiarità della condotta omissiva tipizzata (omesso pagamento del debito IVA nei termini previsti dalla legge), condotta omissiva avente natura dolosa, per cui è proprio l’ esistenza concreta della possibilità di adempiere il pagamento che costituisce indefettibile presupposto della sussistenza della volontà in capo al soggetto obbligato di non effettuare nei termini il versamento dovuto
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 8 ottobre 2015, n. 40352 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. MULLIRI Guicla – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – rel. Consigliere...