In tema di revocazione, occorre ricordare che, secondo un consolidato indirizzo giurisprudenziale, l’errore di fatto, che consente di rimettere in discussione il decisum del giudice, è solo quello che non coinvolge l’attività valutativa dell’organo decidente, ma tende invece ad eliminare l’ostacolo materiale frapposto fra la realtà del processo e la percezione che di questa il...
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 16 marzo 2017, n. 6836
Nel caso sia stato disposto un sequestro conservativo penale sui beni di terzi, acquirenti a titolo oneroso dall’imputato, condannato con sentenza penale al risarcimento dei danni in favore della parte civile, perché la conversione del sequestro in pignoramento, possa comportare un’azione di espropriazione degli immobili di terzi è necessario che l’alienazione sia stata revocata Suprema...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 7 marzo 2017, n. 5621
Nell’ipotesi di intervento di un terzo creditore nel giudizio promosso da altro creditore per ottenere al revoca ai sensi dell’articolo 2901 c.c., del medesimo atto dispositivo patrimoniale pregiudizievole delle ragioni creditorie di entrambi (attore ed interventore) compiuto in epoca successiva al sorgere dei rispettivi crediti, l’intervento e’ da reputarsi adesivo autonomo, con la conseguenza che...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 7 marzo 2017, n. 5618
Il credito vantato dal coniuge separato per assegno di mantenimento dovuto,ex articolo 156 del Cc, dall’altro coniuge, sebbene dia luogo a un’obbligazione periodica, avente a oggetto prestazioni, autonome e distinte nel tempo, che diventano esigibili alle rispettive scadenze, è tutelabile, come tale, dal momento della sua insorgenza in forza di provvedimento giudiziale, mediante azione revocatoria...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 22 febbraio 2017, n. 4545
Se non tempestivamente impugnato, il decreto di liquidazione del compenso per la Ctu assume valore di cosa giudicata per cui, in sede di opposizione al precetto, la parte intimata non può chiedere che ne vengano valutati i profili di merito Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 22 febbraio 2017, n. 4545 REPUBBLICA ITALIANA...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 15 novembre 2016, n. 23208
In tema di azione revocatoria ordinaria l’articolo 2901 c.c., accoglie una nozione lata di credito, comprensiva della ragione o aspettativa, con conseguente irrilevanza della certezza del fondamento dei relativi fatti costitutivi, coerentemente con la funzione propria dell’azione, la quale non persegue scopi specificamente restitutori, bensi’ mira a conservare la garanzia generica sul patrimonio del debitore...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 5 luglio 2016, n. 13721
Non sono soggetti a revocatoria gli atti esecutivi del piano di risanamento Il piano di risanamento attestato ai sensi dell’art. 67, lett. d) l.f. appartiene al genus delle convenzioni stragiudiziali adottate dall’imprenditore per rimediare alla situazione della crisi d’impresa, che trova la sua giustificazione nella volontà del legislatore di incentivare il riacquisto – da parte...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 marzo 2016, n. 5889. L’art. 2903 c.c., nello stabilire che l’azione revocatoria si prescrive in cinque anni dalla data dell’atto, deve essere interpretato (attraverso il coordinamento con la disposizione generale in tema di prescrizione, di cui all’art. 2935 cod. civ.) nel senso che la prescrizione decorre dal giorno in cui dell’atto è stata data pubblicità ai terzi, in quanto solo da quel momento il diritto può esser fatto valere e l’inerzia del titolare protratta nel tempo assume effetto estintivo; e tale momento va individuato, in relazione alla costituzione del fondo patrimoniale, in quello nel quale avviene l’annotazione a margine dell’atto di matrimonio, che è il giorno nel quale l’atto diviene opponibile ai terzi
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 24 marzo 2016, n. 5889 Ritenuto in fatto La Cassa di risparmio di Bologna (d’ora in poi CARISBO) convenne in giudizio, davanti al Tribunale di Bologna, i coniugi M.M. e P.M.F. per sentirli condannare al pagamento della somma di Euro 2.500.003,50, oltre accessori, e per vedersi accogliere la...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 2 febbraio 2016, n. 1908. La prova del requisito della consapevolezza, da parte del terzo acquirente, del pregiudizio arrecato agli interessi del creditore – prevista quale condizione dall’azione dell’art. 2901, primo comma, n.2), prima ipotesi c.c. – può essere data con ogni mezzo e, quindi, anche presunzioni
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 2 febbraio 2016, n. 1908 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIVALDI Roberta – Presidente Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina Luciana – Consigliere Dott. CARLUCCIO Giuseppa –...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 26 gennaio 2016, n. 1404. La prova della “partecipatio fraudis” del terzo, necessaria ai fini dell’accoglimento dell’azione revocatoria ordinaria nel caso in cui l’atto dispositivo sia oneroso e successivo al sorgere del credito, può essere ricavata anche da presunzioni semplici, ivi compresa la sussistenza di un vincolo parentale tra il debitore ed il terzo, quando tale vincolo renda estremamente inverosimile che il terzo non fosse a conoscenza della situazione debitoria gravante sul disponente
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 26 gennaio 2016, n. 1404 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ARMANO Uliana – Presidente Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – Consigliere Dott. RUBINO Lina – rel....