L’art. 598 c.p. disciplina la non punibilità delle offese contenute negli scritti o nei discorsi pronunciati dalle parti o dai loro patrocinatori nei procedimenti dinnanzi all’autorità giudiziaria, ovvero dinnanzi all’autorità amministrativa, quando le offese concernono l’oggetto della causa o del ricorso amministrativo; ciò significa che l’impiego di un termine offensivo costituisce il presupposto per l’applicazione...
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 30 agosto 2017, n. 20554
Ai fini della liquidazione degli onorari di avvocato, il valore della causa di divisione non è quello della massa attiva ex art. 12 c.p.c., ma quello della quota in contestazione ai sensi dell’art. 6 della legge 13 giugno 1942, n. 794 Sentenza 30 agosto 2017, n. 20554 Data udienza 27 giugno 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN...
Corte di Cassazione, sezioni civili unite, ordinanza 2 agosto 2017, n. 19169
Nel vigore del testo dell’articolo 391 c.p.c., comma 1, sostituito dal Decreto Legge n. 168 del 2016, articolo 1 bis, comma 1, lettera i), convertito con modificazioni, nella L. n. 197 del 2016, la decisione della Corte di cassazione sull’estinzione per rinuncia che sia intervenuta successivamente alla comunicazione della fissazione della trattazione in pubblica udienza,...
Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 2 agosto 2017, n. 19163
Legittima la sanzione disciplinare per l’avvocato che non abbia versato al suo assistito la somma corrispostagli dall’assicurazione chiamata in garanzia per una responsabilità professionale Sentenza 2 agosto 2017, n. 19163 Data udienza 7 marzo 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...
Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 10 luglio 2017, n. 16993
Contro i provvedimenti del Consiglio distrettuale di disciplina è ammesso ricorso da parte del Consiglio dell’ordine presso cui l’avvocato è iscritto davanti ad apposita sezione disciplinare del Consiglio nazionale forense Suprema Corte di Cassazione sezioni unite civili sentenza 10 luglio 2017, n. 16993 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...
Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 6 luglio 2017, n. 16694
Il nuovo codice deontologico consente di rapportare la sanzione alle condizioni soggettive dell’incolpato e alle circostanze relative ai fatti. La Cassazione, pertanto, chiede al Cnf di rivedere la “punizione” massima della radiazione adottata nei confronti dell’avvocato accusato di aver trattenuto indebitamente somme dei clienti. Suprema Corte di Cassazione sezioni unite civili sentenza 6 luglio 2017,...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 17 luglio 2017, n. 3480
Ai fini della motivazione, il voto numerico è pienamente sufficiente, anche alla luce della nota decisione della Corte costituzionale e tenuto conto della sufficienza dei criteri generali relativi alla correzione degli elaborati, che non richiedono da parte delle sottocommissioni alcuna ulteriore specificazione o collegamento con l’estrinsecazione strettamente docimologica della valutazione Consiglio di Stato sezione IV...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 28 giugno 2017, n. 16216
Nulla la sentenza delibata dal giudice onorario (Got) dopo aver rassegnato le dimissioni dall’incarico Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 28 giugno 2017, n. 16216 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE Ettore – Presidente Dott. BIANCHINI Bruno...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 28 giugno 2017, n. 16214
Il legale deve restituire al cliente la somma indebitamente trattenuta dal professionista non come palmario, secondo la difesa, ma come evidente patto di quota lite Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 28 giugno 2017, n. 16214 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 21 giugno 2017, n. 15349
L’avvocato non ha diritto al danno patrimoniale per l’interruzione del servizio internet da parte di Telecom in concomitanza con il suo passaggio a Wind. Gli indennizzi sono previsti nella delibera AGCOM e nel Decreto Ministeriale citati in funzione deflattiva, per prevenire ed evitare il contenzioso inducendo il cliente a ricorrere agli organismi di composizione delle...