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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 10 gennaio 2014, n. 646. Integra il delitto di esercizio abusivo della professione di avvocato la condotta di chi, conseguita l’abilitazione statale, eserciti l’attività professionale senza aver ottenuto l’iscrizione all’albo professionale

Suprema Corte di Cassazione sezione V Sentenza 10 gennaio 2014, n. 646 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FERRUA Giuliana – Presidente Dott. OLDI Paolo – Consigliere Dott. LAPALORCIA Grazia – Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria – Consigliere Dott. DEMARCHI ALBENGO...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 24 gennaio 2014 n. 1464. La disposizione dettata dall’art. 1469-bis c.c., terzo comma, n. 19 si interpreta nel senso che il legislatore, nelle controversie tra consumatore e professionista, abbia stabilito la competenza territoriale esclusiva del giudice del luogo della sede o del domicilio elettivo del consumatore, presumendo vessatoria la clausola che individui come sede del foro competente una diversa località

Il testo integrale                         Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 24 gennaio 2014 n. 1464[1]   La disposizione dettata dall’art. 1469-bis c.c., terzo comma, n. 19 si interpreta nel senso che il legislatore, nelle controversie tra consumatore e professionista, abbia stabilito la competenza territoriale...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 20 gennaio 2014, n. 1012. In tema di ipotesi di patrocinio a spese dello Stato.

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite  sentenza  20 gennaio 2014, n. 1012 Svolgimento del processo Con ordinanza n. 22790 del 12 dicembre 2012 questa Corte a sezioni unite, accogliendo il regolamento proposto da R.Y.T.B. , cittadino extracomunitario assistito dall’avv. Silvio Ferrara e domiciliato presso lo studio dell’avv. Alessandro Ferrara, ha affermato la giurisdizione del giudice...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 20 gennaio 2014 n. 1002. Non può subire la sanzione della censura o dell’avvertimento l’avvocato che esercitando l’azione penale nei confronti di un collega, per conto di un suo ex cliente, abbia fatto ‘soltanto’ i consueti approfondimenti sul fondamento dell’azione, senza prevedere ulteriori indagini per via del fatto che non si trattava di un quisque de populo ma di un legale

Il testo integrale Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 20 gennaio 2014 n. 1002[1]   Contrariamente a quanto statuito in sede disciplinare, la norma deontologica non imponeva né impone una valutazione fattuale improntata ad un ben “maggiore approfondimento, dovendo agire contro dei colleghi. Tale, invero singolare affermazione appare, difatti, in contrasto con elementari principi costituzionali,...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 17 dicembre 2013, n. 28212. Per l’avvocato il pagamento dell’Irap non può essere imposto soltanto sulla base dei guadagni ottenuti, dovendosi sempre dimostrare la presenza di una adeguata organizzazione.

SUPREMA Corte di Cassazione Sezione vi Ordinanza 17 dicembre 2013, n. 28212 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – rel. Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. DI BLASI Antonino –...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 6 dicembre 2013, n. 27402. La competenza del capo dell’ufficio giudiziario adito per il processo” sancita dagli artt. 28 e 29 della legge 13 giugno 1942 n. 794 per la liquidazione delle spese e dei compensi dell’avvocato o procuratore nei confronti del proprio cliente ha natura funzionale e inderogabile con riferimento non solo all’ufficio, ma anche alla persona del titolare di questo (presidente del collegio, se l’organo è collegiale, magistrato a capo dell’ufficio, se questo è costituito come tale), senza che assuma rilievo, in contrario, la eventuale divisione dell’ufficio (nella specie, di pretura) in sezioni, in quanto siffatta suddivisione, anche per le sezioni del lavoro istituite presso le preture dopo la riforma introdotta con la legge 11 agosto 1973 n. 533, risponde ad esigenze meramente organizzative, con la conseguenza che, ove la suindicata liquidazione inerisca ad una causa di lavoro, la competenza ex artt. 28 e 29 citati spetta, non al singolo pretore (ovvero al dirigente della sezione lavoro), ma al pretore dirigente

Suprema Corte di Cassazione sezione II Sentenza 6 dicembre 2013, n. 27402 Svolgimento del processo L’avv. M.G. con ricorso dell’11 giugno 2009 chiedeva al tribunale di Reggio Calabria ai sensi dell’art. 28 legge n. 794 del 1942 che provvedesse alla liquidazione delle spettanze maturate per la prestazione professionale svolta nell’interesse di C.V. nel giudizio promosso...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 18 novembre 2013, n. 25795. L’avvocato non può divulgare fatti appresi nell’esercizio della professione

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Sentenza 18 novembre 2013, n. 25795   Svolgimento del processo Con esposto al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bergamo in data 16 marzo 2007, il dott. C.G. narrava di essere stato assistito nel 2002 dall’Avvocato T.R. in una causa di lavoro contro le cartiere Paolo Pigna, avente ad...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 4 dicembre 2013, n. 27213. Ai fini IRAPle spese sostenute dall’avvocato per viaggi e soggiorni all’estero non rilevano

Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza  4 dicembre 2013, n. 27213 Svolgimento del processo Con sentenza n. 108/32/2006 del 21/06/2006, depositata in data 12/01/2007, la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, Sez. 32, accoglieva, con compensazione delle spese di lite, l’appello proposto, in data 6/10/2005, dall’Agenzia delle Entrate Ufficio Milano 1, avverso la decisione n....

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 8 ottobre-5 dicembre 2013 n. 27266. Legittima la normativa nazionale che nega l’esercizio ai dipendenti pubblici in una relazione di lavoro a tempo parziale l’esercizio della professione di avvocato

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 5 dicembre 2013 n.27266[1]   Le sezioni Unite hanno riscontrato una situazione di incompatibilità Si legge nella sentenza che ècomunque decisivo rilevare che, a seguito di ordinanza dei Giudice di Pace di Cortona del 19-6- 2009, che aveva rimesso alla Corte di Giustizia dell’unione europea...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 dicembre 2013 n. 27290. Nella determinazione degli onorari dell’avvocato in una lite in merito ad un fallimento conclusasi con transazione il giudice deve fare riferimento ai criteri dell’articolo 9 della legge 794/1942

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 dicembre 2013, n. 27290[1]   Per i giudici è la pretesa che il valore della causa dovesse essere individuato con riferimento al valore della causa, determinato ai sensi del codice di rito civile, e non, come l’art. 6 d.m. n. 127 del 2004 consente...