Il contratto di appalto di opera pubblica stipulato da un’impresa con un Comune può contenere anche una clausola risolutiva espressa soggetta al diritto civile, con la conseguenza che l’eventuale risoluzione del contratto non deve avvenire esclusivamente in base a deliberazione della stazione appaltante resa a conclusione della procedura da attivare secondo la legge quadro sui...
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 20 ottobre 2016, n. 21221
Il concessionario di area demaniale su cui insista uno stabilimento balneare e’ titolare di un diritto di proprieta’ superficiaria sulle opere stabili ivi legittimamente collocate, sia pure avente natura temporanea e soggetta a una peculiare regolamentazione in ordine al momento della sua modificazione, estinzione o cessazione, ovvero di un diritto di natura personale, che puo’...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 30 settembre 2016, n. 19378
La responsabilità dell’appaltatore per i danni causati ai beni del committente nell’esecuzione di lavori ordinatigli non può essere esclusa per il solo fatto che le operazioni fonte di danno fossero estranee all’oggetto dell’appalto Per un maggior approfondimento sull’appalto cliccare sull’immagine seguente Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 30 settembre 2016, n. 19378 REPUBBLICA...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 16 settembre 2016, n. 18249
In tema di risarcimento del danno, la determinazione del lucro cessante va desunta dalla ricostruzione ideale di quanto il creditore avrebbe conseguito per normale successione di eventi, in base a una ragionevole e fondata attendibilità, qualora l’obbligazione fosse stata adempiuta Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 16 settembre 2016, n. 18249 REPUBBLICA ITALIANA...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 21 settembre 2016, n. 18521
In tema di contratto di appalto, qualora il danno subito dal committente sia conseguenza dei concorrenti inadempimenti dell’appaltatore e del direttore dei lavori, entrambi rispondono solidalmente dei danni, essendo sufficiente, per la sussistenza della solidarieta’, che le azioni e le omissioni di ciascuno abbiano concorso in modo efficiente a produrre l’evento, a nulla rilevando che...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 13 settembre 2016, n. 17957
Chi propone vittoriosamente l’azione di arricchimento senza causa ha diritto, a titolo di indennizzo, alla somma determinata nella minor misura tra l’entita’ della diminuzione patrimoniale subita e quella dell’arricchimento ricavato dalla persona nei cui confronti l’azione e stata proposta. Ai fini dell’indennizzo dovuto per l’arricchimento senza causa, l’articolo 2041 c.c., considera, poi, solo la diminuzione...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 19 settembre 2016, n. 18285
Il direttore dei lavori esercita in luogo del committente quei medesimi poteri di controllo sull’attuazione dell’appalto che questi ritiene di non poter svolgere di persona. La connotazione precipuamente tecnica di tale obbligazione di sorveglianza lo obbliga a vigilare affinche’ l’opera sia eseguita in maniera conforme al progetto, al capitolato e alle regole della buona tecnica,...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 11 luglio 2016, n. 14136
Con riguardo ai vizi dell’opera conosciuti o riconoscibili, il committente, che non abbia accettato l’opera medesima, non è tenuto ad alcun adempimento, a pena di decadenza, per far valere la garanzia dell’appaltatore, poiché, ai sensi dell’art. 1667, primo comma, cod. civ., solo tale accettazione comporta liberazione da quella garanzia. Pertanto, prima dell’accettazione e consegna dell’opera...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 8 luglio 2016, n. 14071
L’appaltatore, dovendo assolvere al proprio dovere di osservare i criteri generali della tecnica relativi al particolare lavoro affidatogli, è obbligato a controllare, nei limiti delle sue cognizioni, la bontà del progetto o delle istruzioni impartite dal committente e, ove queste siano palesemente errate, può andare esente da responsabilità soltanto se dimostri di avere manifestato il...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 3 giugno 2016, n. 11493
Il termine di un anno per la denuncia del pericolo di rovina o di gravi difetti nella costruzione di un immobile, previsto dall’art. 1669 c.c. a pena di decadenza dall’azione di responsabilità contro l’appaltatore, decorre dal giorno in cui il committente consegua un apprezzabile grado di conoscenza oggettiva della gravità dei difetti e della loro...