La dichiarazione ex articolo 38, è sempre utile perché l’amministrazione sulla base di quella può/deve decidere la legittima ammissione alla gara e conseguentemente la sua difformità dal vero o la sua incompletezza non possono essere “sanate” ricorrendo alla categoria del falso innocuo Consiglio di Stato sezione VI sentenza 10 maggio 2017, n. 2158 REPUBBLICA ITALIANA...
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 4 maggio 2017, n. 2041
La regolarità contributiva deve sussistere fin dalla presentazione dell’offerta e permanere per tutta la durata della procedura di aggiudicazione e del rapporto con la stazione appaltante, restando irrilevante un eventuale adempimento tardivo dell’obbligazione contributiva Consiglio di Stato sezione V sentenza 4 maggio 2017, n. 2041 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 27 aprile 2017, n. 1952
Già prima della verifica dei requisiti, l’aggiudicazione definitiva produce nei confronti degli altri partecipanti alla gara un effetto immediato, consistente nella privazione definitiva, salvo interventi in autotutela della stazione appaltante o altre vicende comunque non prevedibili o non controllabili, del bene della vita rappresentato dall’aggiudicazione della gara; specificando, altresì, che è l’aggiudicazione definitiva a costituire...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 27 marzo 2017, n. 1384
Il soggetto che ha svolto sine titulo un appalto pubblico può essere chiamato a restituire l’utile di impresa, o all’amministrazione ovvero direttamente alla controparte che, in esito al giudizio definitivo, sia risultata legittima aggiudicataria, avente come tale titolo a svolgere il lavoro o il servizio. Si è affermato, quindi, che la declaratoria di inefficacia del...
Consiglio di Stato, sezioni III, sentenza 27 marzo 2017, n. 1379
Se è vero che di regola la spontanea esecuzione della sentenza di annullamento da parte dell’Amministrazione soccombente non implica acquiescenza, non altrettanto può dirsi quando i nuovi atti posti in essere dopo il decisum giudiziale eccedano i limiti della stretta esecuzione di esso, ponendosi quindi come nuove e autonome determinazioni; altrettanto vale per l’eventuale appello...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 27 marzo 2017, n. 1371
Non può essere motivo di esclusione dalla gara la mancata presentazione della dichiarazione, prevista dall’art. 38, comma 1, lett. c), D.lgs n. 163 del 2006, d’insussistenza di sentenze di condanna per reati incidenti sulla moralità professionale, degli amministratori e dei direttori tecnici dell’azienda cedente acquisita dall’ausiliaria. Non sussiste in effetti alcun obbligo in tal senso,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 23 marzo 2017, n. 1320
Il “soccorso istruttorio” non può essere utilizzato per supplire a carenze dell’offerta, sicché non può essere consentita al concorrente la possibilità di completare l’offerta successivamente al termine finale stabilito dal bando, salva la rettifica di errori materiali o refusi Consiglio di Stato sezione V sentenza 23 marzo 2017, n. 1320 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 21 marzo 2017, n. 1295
La portata generale dell’istituto dell’avvalimento, quale strumento che consente l’utilizzo dei requisiti soggettivi di altri operatori economici messi a disposizione del concorrente alla stregua di idonea documentazione probatoria, implica l’utilizzabilità, in assenza di norme derogatorie, anche del beneficio dell’incremento della classifica ai sensi dell’art. 61, comma 2, D.P.R. 207/2010 Consiglio di Stato sezione V sentenza...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 1 marzo 2017, n. 932
La scelta del contratto collettivo da applicare rientra nelle prerogative di organizzazione dell’imprenditore e nella libertà negoziale delle parti, col solo limite che esso risulti coerente con l’oggetto dell’appalto. Né è da considerarsi anomala l’offerta quando la stessa è riconducibile al minor costo del lavoro per il contratto da essa applicato al proprio personale rispetto...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 23 febbraio 2017, n. 852
L’attestazione SOA è il risultato di una valutazione complessiva dei diversi elementi facenti parti dell’organizzazione aziendale, che non coincide con la semplice sommatoria degli stessi e che non ne consente una considerazione frammentaria. Conseguentemente il contratto di avvalimento finalizzato a fornire all’impresa ausiliata l’attestazione SOA deve avere ad oggetto il prestito dell’insieme delle risorse e,...