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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 febbraio 2013 n. 3548. Estendibilità della successione (in favore del convivente) ex articolo 6, primo comma, della legge n. 392 del 1978 anche qualora l’evento morte riguardi un soggetto che sia in precedenza subentrato ai sensi della stessa norma nella posizione di conduttore al conduttore originario

  Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 febbraio 2013 n. 3548[1] L’articolo 6, primo comma, della legge n. 392 del 1978 trova applicazione anche qualora l’evento morte riguardi un soggetto che sia in precedenza subentrato ai sensi della stessa norma nella posizione di conduttore al conduttore originario, dovendosi escludere che...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 25 gennaio 2013, n. 4115. Deve ritenersi illegittimo il provvedimento di rigetto dell’istanza di restituzione nel termine per proporre opposizione a decreto penale di condanna fondato sul mero rilievo della regolarità formale della notificazione dell’atto

La massima Deve ritenersi illegittimo il provvedimento di rigetto dell’istanza di restituzione nel termine per proporre opposizione a decreto penale di condanna fondato sul mero rilievo della regolarità formale della notificazione dell’atto – nella specie avvenuta mediante servizio postale – in quanto detta notifica, se non effettuata a mani dell’interessato, non può essere, di per...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 febbraio 2013 n. 3290. L’accertamento di postumi, incidenti con una certa entità sulla capacità lavorativa specifica, non comporta l’automatico obbligo del danneggiante di risarcire il pregiudizio patrimoniale, conseguenza della riduzione della capacità di guadagno derivante dalla ridotta capacità lavorativa specifica e, quindi, di produzione di reddito

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 febbraio 2013 n. 3290[1] Nel nostro ordinamento non esiste l’autonoma categoria del danno esistenziale, in quanto, ove in essa si ricomprendano i pregiudizi che scaturiscono dalla lesione di interessi di rango costituzionale della persona, ovvero derivanti da fatti reato, essi sono già risarcibili ai...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 2674 del 5 febbraio 2013. La mancata indicazione del nominativo dell’accertatore rende comunque valida la multa

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 2674  del 5 febbraio 2013 ORDINANZA INTERLOCUTORIA per la cassazione della sentenza del Tribunale di Roma in data 7 febbraio 2011. Udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 12 dicembre 2012 dal Consigliere relatore Dott. Alberto Giusti; udito l’Avv. L. P., per delega;...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 11 febbraio 2013 n. 6755. In caso di sinistro stradale non è previsto il consenso dell’interessato al prelievo del sangue in ospedale ai fini della verifica del tasso alcolemico, è sufficiente la mancanza di un dissenso espresso

  Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 11 febbraio 2013 n. 6755[1] Se basta il dissenso espresso dell’interessato, gli organi di Pg possono richiedere ai sanitari l’effettuazione del prelievo ematico e, quindi, dell’accertamento del tasso alcolemico, ancorché gli stessi non abbiano ritenuto necessario di sottoporre l‘interessato a cure mediche, deducendo il...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 6 febbraio 2013, n. 5909. Il rifiuto di sottoporsi al test alcolemico è un reato istantaneo, si perfeziona con il rifiuto dell’interessato ed è irrrilevante il ritorno sul posto per rendersi nuovamente disponibe all’alcoltest

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE Sentenza 6 febbraio 2013, n. 5909   Ritenuto in fatto 1. La corte di appello di Torino, con sentenza del 2 marzo 2012, ha confermato la condanna di G.G.L. alla pena di quattro mesi di arresto e Euro 1600 di ammenda e alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 febbraio 2013 n. 3179. È illegittimo il licenziamento del dipendente accusato di essersi allontanato per un breve lasso di tempo, senza una giustificazione, dal luogo di lavoro.

  Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 febbraio 2013 n. 3179[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/02/lassenza-ingiustificata-per-alcune-ore-non-legittima-il-licenziamento.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/    sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 2813 del 6 febbraio 2013. In caso in cui il commercialista è denunciato per truffa, il contribuente deve comunque pagare le sanzioni per avere pagato le imposte in ritardo

Suprema Corte di Cassazione  sezione VI sentenza n. 2813 del 6 febbraio 2013   SVOLGIMENTO DEL PROCESSO e MOTIVI DELLA DECISIONE Nel ricorso iscritto a R.G. n. 4541/2011 è stata depositata in cancelleria la seguente relazione: 1 — E’ chiesta la cassazione della sentenza n. 01/32/2010, pronunziata dalla CTR di Torino Sezione n. 32 il...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 11 febbraio 2013 n. 6571. Dosi elevate di stupefacenti rinvenute nella disponibilità di una persona non bastano a provare che questa è dedita ad attività di spaccio

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 11 febbraio 2013 n. 6571[1]   Il superamento dei limiti tabellari non può neanche rappresentare una presunzione relativa, nel senso che, superato il limite delle tabelle, sia l’imputato a dovere offrire la prova insuperabile della destinazione ad uso personale. Nella norma non vi è alcuna...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 gennaio 2013, n. 2202. Per l’esecuzione in forma specifica di un preliminare di vendita immobiliare non è necessaria la sottoscrizione di entrambi i coniugi in comunione legale, ma è sufficiente il consenso dell’altro coniuge e la mancanza del suo consenso si traduce in un vizio da far valere ai sensi dell’art. 184 c.c.

La massima Per l’esecuzione in forma specifica di un preliminare di vendita immobiliare non è necessaria la sottoscrizione di entrambi i coniugi in comunione legale, ma è sufficiente il consenso dell’altro coniuge e la mancanza del suo consenso si traduce in un vizio da far valere ai sensi dell’art. 184 c.c., (nel rispetto del principio...