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Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 9 ottobre 2013, n. 22. Deve essere riaffermato il principio enunciato dal consolidato orientamento del Consiglio di Stato, secondo cui i pubblici ufficiali menzionati nell’art. 14, l. 21 marzo 1990, n. 53 (e, per quanto qui interessa, nell’art. 18 l. reg. n. 7 del 1983), tra cui il giudice di pace, sono titolari del potere di autenticare le sottoscrizioni esclusivamente all’interno del territorio di competenza dell’ufficio di cui sono titolari o ai quali appartengono.

CONSIGLIO DI STATO ADUNANZA PLENARIA SENTENZA 9 ottobre 2013, n. 22  SENTENZA sul ricorso numero di registro generale Adunanza Plenaria n. 39 del 2013 (rispettivamente, Sesta Sezione, n. 7223 del 2013), proposto da Holzmann Giorgio, quale presentatore e candidato della lista elettorale “Fratelli d’Italia”, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Avolio e Stefano Ascioni, con...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 11 ottobre 2013, n. 23198. Il tenore di vita coniugale, ai fini della determinazione dell’assegno divorzile, deve essere desunto dalle potenzialità economiche dei coniugi ossia dall’ammontare complessivo dei loro redditi e dalle loro disponibilità patrimoniali

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 11 ottobre 2013, n. 23198 Fatto e diritto Rilevato che: 1. Dopo aver pronunciato la cessazione degli effetti civili del matrimonio contratto da A..M. e Ma.Ma. , il Tribunale di Roma, con sentenza definitiva n. 19547/2005, ha affidato alla Ma. il figlio A. , ha assegnato la casa...

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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 30 settembre 2013 n 4839. Le richieste di accesso ai documenti presentate, per conto di un interessato, dal suo avvocato, debbano in via di principio soddisfare la regola della necessità di una dimostrazione dei poteri di rappresentanza

Il testo integrale Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 30 settembre 2013 n 4839 Il regolamento in materia di accesso ai documenti, dopo avere confermato il principio di origine legislativa per cui l’accesso compete a chiunque abbia un interesse diretto, concreto e attuale corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento richiesto, stabilisce...

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Corte di cassazione, S.U.P., sentenza 30 settembre 2013, n. 40354. Il mero occultamento, all’interno di una borsa o sulla persona, della merce sottratta dagli scaffali di un esercizio commerciale, nel quale si pratichi la vendita a self service, non configura la circostanza aggravante dell’uso di mezzo fraudolento, prevista, per il reato di furto, dall’art. 625, comma primo, n. 2, c.p.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI  30 settembre 2013, n. 40354   Ritenuto in fatto 1. A seguito di giudizio abbreviato, il Tribunale di Sulmona ha affermato la responsabilità di M..S. in ordine al reato di furto aggravato di cui agli artt. 624 e 625,comma primo, n. 2, cod. pen.. La sentenza è stata...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 26 settembre 2013, n. 22099. L’inadempimento dell’obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto è idoneo a determinare la responsabilità dell’inadempiente nei confronti di coloro cui l’inadempimento abbia recato danno

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza  26 settembre 2013, n. 22099 Svolgimento del processo Con atto notificato il 23 dicembre 2003 il sig. G.F.G. e la F.G.F. Financière Gazzoni Frascara s.r.l. citarono in giudizio, dinanzi al Tribunale di Milano, le società Mediobanca-Banca di Credito Finanziario (d’ora in avanti, Mediobanca), Fondiaria-Sai (Fonsai, risultante dalla fusione...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 ottobre 2013, n. 40748. Qualora gli strumenti conoscitivi e di apprezzamento di cui il soggetto attivo dispone lascino residuare il dubbio circa l’effettiva età – maggiore o minore dei quattordici anni – del partner, detto soggetto, al fine di non incorrere in responsabilità penali, deve necessariamente astenersi dal rapporto sessuale

La massima Qualora gli strumenti conoscitivi e di apprezzamento di cui il soggetto attivo dispone lascino residuare il dubbio circa l’effettiva età – maggiore o minore dei quattordici anni – del partner, detto soggetto, al fine di non incorrere in responsabilità penali, deve necessariamente astenersi dal rapporto sessuale: giacché operare in situazione di dubbio circa...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 ottobre 2013, n. 22944. Per il beneficio fiscale “prima casa” la semplice dichiararazione di volontà di destinare l’immobile ad abitazione entro i termini previsti dalla legge non basta. Occorre il trasferimento vero e proprio

Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza  9 ottobre 2013, n. 22944   Svolgimento del processo L’Agenzia delle Entrate notificò a G.Z. l’avviso di liquidazione per il recupero delle ordinarie imposte di registro, ipotecaria e catastale, oltre sanzioni, emesso a seguito della revoca dell’agevolazione “prima casa”, in quanto l’immobile, acquistato in data 2.2.2001, era stato...

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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 26 settembre 2013 n 4785. L’amministrazione è obbligata ad acquisire d’ufficio in sede di gara di appalto i documenti che provano il possesso dei requisiti dichiarati, qualora siano in possesso di altre amministrazioni

Il testo integrale Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 26 settembre 2013 n 4785 L’amministrazione è obbligata ad acquisire d’ufficio in sede di gara di appalto i documenti che provano il possesso dei requisiti dichiarati, qualora siano in possesso di altre amministrazioni, le quali non possono più emettere certificati che abbiano valore in procedimenti di...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 ottobre 2013, n. 22755. Condanna al risarcimento in danno dell’ANAS per i danni subiti da un frutteto e dalla relativa rete di recinzione, zincata, a causa di quattro incendi sviluppatisi dalla cunetta di servizio della strada statale a causa di sterpaglia ed erba secca, non rimosse.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  4 ottobre 2013, n. 22755 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 29 aprile 1995 C.P. ha convenuto davanti al Tribunale di Lecce la s.p.a. ANAS, chiedendone la condanna al risarcimento dei danni subiti dal suo frutteto e dalla relativa rete di recinzione, zincata, a causa...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 ottobre 2013 n. 23077. In materia di emissione di assegni il cliente è l’unico a rispondere degli ordini da lui stesso impartiti alla banca e quindi deve accettare l’eventuale protesto seguito all’ordine di non pagare dopo aver emesso il titolo

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 ottobre 2013 n. 23077[1]   Il traente che, dopo aver emesso il titolo, ordini alla banca di non pagare si assume il rischio del protesto e, in caso di revoca della provvista o estinzione anticipata del conto della sanzione amministrativa ex art. 2 legge...