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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 25 settembre 2014, n. 20230. In tema del mobbing lavorativo, i presupposti affinché questo si possa configurare. A tal fine è necessario che siano stati messi in essere nei confronti del lavoratore comportamenti di carattere persecutorio protratti nel tempo, che ci sia un evento lesivo, che questo sia stato causato dalle vessazione continue e che sia presente l'elemento soggettivo.

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 25 settembre 2014, n. 20230   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. TRIA Lucia – rel. Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezion tributaria, sentenza 1 ottobre 2014, n. 20662. La procedura di accertamento tributario standardizzato mediante l'applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è "ex lege" determinata dallo scostamento del reddito dichiarato rispetto agli "standards" in sé considerati – meri strumenti di ricostruzione per elaborazione statistica della normale redditività – ma nasce solo in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente, pena la nullità dell'accertamento, con il contribuente. In tale sede, quest'ultimo ha l'onere di provare, senza limitazione alcuna di mezzi e di contenuto, la sussistenza di condizioni che giustificano l'esclusione dell'impresa dall'area dei soggetti cui possono essere applicati gli "standards" o la specifica realtà dell'attività economica nel periodo di tempo in esame, mentre la motivazione dell'atto di accertamento non può esaurirsi nel rilievo dello scostamento, ma deve essere integrata con la dimostrazione dell'applicabilità in concreto dello "standard" prescelto e con le ragioni per le quali sono state disattese le contestazioni sollevate dal contribuente. L'esito del contraddittorio, tuttavia, non condiziona l'impugnabilità dell'accertamento, potendo il giudice tributario liberamente valutare tanto l'applicabilità degli "standards" al caso concreto, da dimostrarsi dall'ente impositore, quanto la controprova offerta dal contribuente che, al riguardo, non è vincolato alle eccezioni sollevate nella fase del procedimento amministrativo e dispone della più ampia facoltà, incluso il ricorso a presunzioni semplici, anche se non abbia risposto all'invito al contraddittorio in sede amministrativa, restando inerte. In tal caso, però, egli assume le conseguenze di questo suo comportamento, in quanto l'Ufficio può motivare l'accertamento sulla sola base dell'applicazione degli "standards", dando conto dell'impossibilità di costituire il contraddittorio con il contribuente, nonostante il rituale invito, ed il giudice può valutare, nel quadro probatorio, la mancata risposta all'invito

Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 1 ottobre 2014, n. 20662 Svolgimento del processo C.F., avvocato, prepone ricorso per cassazione, sulla base di dieci motivi, nei confronti della sentenza della Commissione tributaria regionale del Piemonte che ne ha accolto solo parzialmente l’appello nel giudizio introdotto con l’impugnazione dell’avviso di accertamento ai fini dell’IRPEF e...

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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 3 ottobre 2014, n. 4950. L'art. 48 del D.Lgs. n. 163 del 2006 riferisce la verifica non solo ai requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa, bensì alle dichiarazioni contenute nella domanda di partecipazione o nell'offerta, e quindi a tutti i requisiti oggetto di dichiarazioni successivamente verificabili, non esclusi quelli di ordine generale di cui all'art. 38 del medesimo D.Lgs. n. 163.

Consiglio di Stato sezione IV sentenza 3 ottobre 2014, n. 4950 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 8989 del 2011, proposto da: DI. S.R.L., con sede in (…), in persona del legale rappresentante pro-tempore,...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 settembre 2014, n. 39437. Risponde per omesso versamento IVA anche l'amministratore entrato in carica poco prima della scadenza del termine. Bisogna, comunque, verificare in concreto se chi assume la carica abbia avuto a disposizione un tempo sufficiente per la verifica della situazione finanziaria e fiscale e se questa sia o meno complessa

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 25 settembre 2014, n. 39437 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. SAVINO Mariapia Gaetana – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – rel. Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 23 settembre 2014, n. 38728. Bancarotta fraudolenta; nella nozione di operazioni dolose causative del fallimento di una persona giuridica devono rientrare anche gli abusi e le infedeltà delle funzioni e nella violazione dei doveri che cagionino lo stato di decozione della società

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 23 settembre 2014, n. 38728 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FERRUA Giuliana – Presidente Dott. FUMO Maurizio – rel. Consigliere Dott. BRUNO Paolo Antonio – Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 settembre 2014, n. 39445. Anche se la violenza carnale è stata "completa", l'attenuante prevista per i casi di «minore gravità» – con relativo sconto di pena fino a due terzi – non può escludersi a priori.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 25 settembre 2014, n. 39445 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. GENTILI...