Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 16 giugno 2015, n. 25266 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere Dott. CITTERIO Carlo – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna – rel. Consigliere Dott. DE...
Categoria: Sezioni Diritto
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 giugno 2015, n. 11314. Nel rapporto di lavoro i principi di correttezza e buona fede rilevano, come norme di relazione con funzione di fonti integrative del contratto (art. 1374 cod. civ.), ove ineriscano a comportamenti dovuti in relazione ad obblighi di prestazione imposti al datore di lavoro dal contratto collettivo o da altro atto di autonomia privata; ne consegue che, in assenza di qualsiasi obbligo previsto dalla contrattazione collettiva, il datore di lavoro non ha l’onere di avvertire preventivamente il lavoratore della imminente scadenza del periodo di comporto per malattia al fine di permettere al lavoratore di esercitare eventualmente la facoltà, prevista dal contratto collettivo, di chiedere tempestivamente un periodo di aspettativa
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 1 giugno 2015, n. 11314 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. MAMMONE Giovanni – Consigliere Dott. TRIA Lucia – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – rel. Consigliere Dott. TRICOMI Irene...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 1 giugno 2015, n. 11301. Le “gravi ed eccezionali ragioni”, da indicarsi esplicitamente nella motivazione ed in presenza delle quali – o, in alternativa alle quali – il giudice puo’ compensare, in tutto o in parte, le spese del giudizio, devono trovare puntuale riferimento in specifiche circostanze o aspetti della controversia decisa e comunque devono essere appunto indicate specificamente
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 1 giugno 2015, n. 11301 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente Dott. AMENDOLA Adelaide – Consigliere Dott. AMBROSIO Annamaria – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – rel....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 1 giugno 2015, n. 11365. L’esistenza di un giudicato esterno è rilevabile di ufficio anche in sede di legittimità, e, qualora esso si sia formato dopo la notifica del ricorso per cassazione, i relativi documenti giustificativi possono essere prodotti, dalla parte regolarmente costituitasi, fino all’udienza di discussione; ove, invece, tale produzione venga effettuata, prima della menzionata udienza, dal resistente costituitosi irritualmente (perché con controricorso tardivo o con comparsa depositata per la sola discussione orale), eventualmente in allegato alla memoria ex artt. 378 o 380 bis, secondo comma, cod. proc. civ., di quei documenti non può tenersi conto, salvo che l’irritualità di detta costituzione non sia sanata dalla partecipazione del resistente alla discussione orale
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 1 giugno 2015, n. 11365 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. CARACCIOLO Giuseppe – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezioni unite, ordinanza 1 giugno 2015, n. 11292. In tema di domande di risarcimento del danno nei confronti della p.a., con specifico riguardo a fattispecie di danni da prosecuzione del restringimento di extracomunitario in assenza di autorizzazione alla proroga da parte del giudice si è riconosciuta la competenza giurisdizionale del giudice ordinario (anche) in base al rilievo che l’Amministrazione, ove operi sine titulo, non esercita potere alcuno, ma compie attivita’ materiale non espressiva dei poteri autoritativi propri dell’agire in attuazione di compiti istituzionali
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite ordinanza 1 giugno 2015, n. 11292 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Primo Presidente f.f. Dott. RORDORF Renato – Presidente di Sez. Dott. BERNARDI Sergio – Consigliere Dott. CAPPABIANCA Aurelio –...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 22 luglio 2015, n. 15350. Nel caso di morte immediata o che segua entro brevissimo lasso di tempo alle lesioni
Suprema Corte di Cassazione Sezioni Unite Civili sentenza 22 luglio 2015, n. 15350 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. – Dott. SALME’ Giuseppe – rel. Presidente Sezione – Dott. RORDORF Renato – Presidente Sezione – Dott. AMATUCCI Alfonso – Presidente Sezione – Dott. BUCCIANTE Ettore – Consigliere –...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 16 luglio 2015, n. 3554. La valutazione sulla necessità, o meno, del permesso di costruire, va compiuta in base ai parametri della natura e delle dimensioni delle opere e della loro destinazione e funzione. Di talché, quando, ad esempio, vengono eseguite opere in muratura e la recinzione non è facilmente rimuovibile, l’intervento, essendo idoneo ad incidere in modo permanente sull’assetto edilizio del territorio, esige il previo rilascio del permesso di costruire.
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 16 luglio 2015, n. 3554 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA -sul ricorso numero di registro generale 4581 del 2014, proposto da An.Ca., rappresentata e difesa dagli avvocati Pa.Ri. ed El.Ri., con domicilio eletto...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 16 luglio 2015, n. 3576. L’ingiunzione di demolizione impugnata in primo grado riguardava lavori di nuova costruzione, o ampliamento, venendo in questione modifiche sostanziali del manufatto e, in definitiva, un organismo edilizio diverso dal preesistente, con conseguente mutamento delle precedenti linee fondamentali della sagoma e con la necessità “ab origine” di munirsi di concessione edilizia
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 16 luglio 2015, n. 3576 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 3972 del 2015 proposto da Ch.Me., rappresentata e difesa...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 19 giugno 2015, n. 25955. Ove venga ravvisata l’ipotesi di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, articolo 73, comma 5, e’ possibile procedere alla confisca del danaro trovato in possesso dell’imputato solo in presenza dei presupposti di cui all’articolo 240 c.p., comma 1 e non ai sensi del Decreto Legge n. 306 del 1992, articolo 12 sexies. L’articolo 240 c.p., prevede la confisca delle cose che costituiscono profitto del reato. Il profitto e’ costituito dal lucro e cioe’ dal vantaggio economico che si ricava, direttamente o indirettamente, dalla commissione del reato. E’ pertanto certamente ammessa la confisca del danaro che costituisca provento del reato di vendita di sostanze stupefacenti.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 19 giugno 2015, n. 25955 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio – Presidente Dott. ROTUNDO Vincenzo – Consigliere Dott. FIDELBO Giorgio – Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi – Consigliere Dott. DI...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 26 giugno 2015, n. 27094. La presenza di una costruzione su fondo proprio non e’ ostativa alla sottoposizione a sequestro penale del bene, quale risultante all’esito dell’arricchimento prodotto dalla edificazione, essendo stato gia’ chiarito da questa Corte che il regime penalistico cui assoggettare il cespite nella sua interezza e’ quello proprio della parte di valore economico e di utilizzabilita’ nettamente prevalenti, e tuttavia in tema di individuazione del momento consumativo dell’acquisto non vi e’ titolo per derogare alla disciplina civilistica in materia
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 26 giugno 2015, n. 27094 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. PETRUZZELLIS Anna – rel. Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott. DI SALVO Emanuele – Consigliere Dott....