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La presentazione di una dichiarazione di successione contenente indicazioni difformi dal vero integra gli estremi del delitto di falsità ideologica in atto pubblico poiché essa contiene autocertificazioni che, a monte, obbligano il privato a dichiarare il vero. Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 27 aprile 2016, n. 17206.

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 27 aprile 2016, n. 17206 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza emessa in data 7.11.2014 la Corte d’Appello di Perugia, in parziale riforma della sentenza emessa in data.28-5-2013 dal G.u.p. del locale Tribunale nei confronti di S.D. e S.G. , dichiarava la nullità della sentenza impugnata, relativamente alla...

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Per ottenere la condanna al pagamento di una somma determinata, l'attore deve provare non solo l'esistenza ma anche l'ammontare del credito. Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 28 aprile 2016, n. 8463.

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 28 aprile 2016, n. 8463 Considerato in fatto C.A.M., A.F.M. ed A.C., tutti quali eredi dell’Avv. G.A.G. adivano nel 1999 il Tribunale di Palermo citando la Società Cooperativa Stella Polare per ottenerne la condanna al pagamento della somma di £. 180milioni quale saldo per l’attività professionale svolta dal...

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Ai sensi dell’art. 1108, terzo comma, cod. civ. (applicabile al condominio in virtù del rinvio operato dall’art. 1139 cod. civ.), è richiesto il consenso di tutti i comunisti – e, quindi, della totalità dei condomini – per gli atti di alienazione del fondo comune, o di costituzione su di esso di diritti reali, o per le locazioni ultranovennali, con la conseguenza che tale consenso è necessario anche per la transazione che abbia ad oggetto i beni comuni, potendo essa annoverarsi, in forza dei suoi elementi costitutivi (e, in particolare, delle reciproche concessioni), fra i negozi a carattere dispositivo. Pertanto, non rientra nei poteri dell’assemblea condominiale – che decide con il criterio delle maggioranze – autorizzare l’amministratore del condominio a concludere transazioni che abbiano ad oggetto diritti comuni; nella fattispecie in esame però non si versa nelle ipotesi di cui all’art. 1108, terzo comma, cod. civ., perché la transazione riguarda compensi professionali per l’attività svolta dall’ingegnere nell’interesse del condominio, per avere questi curato la pratica volta ad ottenere i benefici di cui alla legge n. 219 del 1981 per il ristoro dei danni subiti dall’intero edificio condominiale: oggetto della transazione era quindi un mero diritto obbligatorio e non certo un diritto reale dei partecipanti al condominio (uti domini o uti condomini). Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 13 aprile 2016, n. 7201.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 13 aprile 2016, n. 7201 Fatto e diritto Ritenuto che il consigliere designato ha depositato, in data 20 luglio 2015, la seguente proposta di definizione, ai sensi dell’art. 380-bis cod. proc. civ.: “I.G. , condomino del Condominio di (omissis), ha impugnato, con ricorso in data 2 aprile 2005,...

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È discriminatorio il licenziamento della lavoratrice che ha manifestato il proposito di sottoporsi all’estero a pratiche di inseminazione artificiale. Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 aprile 2016, n. 6575.

SUPREMA CORTE  DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO  sentenza 5 aprile 2016, n. 6575 Fatto e diritto Con ricorso dei 15.3.2007 S.S. agiva nei confronti dell’avvocato C.L.G. davanti al Tribunale di Roma , quale Giudice dei Lavoro, chiedendo accertarsi la intercorrenza tra le parti di un rapporto di lavoro subordinato nel periodo 6 settembre 1993- 27 settembre...

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Per procedere a prelievo ematico in caso di sinistro stradale, ex art. 186, comma 5, cod. strad., non occorre il consenso dell'interessato, posto che la ratio della norma è quella di ottenere informazioni utili per la verifica di uno stato di ebbrezza alcolica del conducente rimasto coinvolto in un incidente stradale. Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 13 aprile 2016, n. 15329

SUPREMA CORTE  DI CASSAZIONE SEZIONE IV sentenza 13 aprile 2016, n. 15329 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza n.92/15 del 21/04/2015, la Corte di Appello di Torino confermava la sentenza del Tribunale di Alessandria in data 09/12/2013 con la quale R.F. , all’esito del giudizio abbreviato, veniva dichiarato responsabile del reato a lui ascritto ed...

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In caso di nascita indesiderata la clinica e medici sono responsabili per aver negato anomalie del feto, in assenza di uno studio morfologico e malgrado l’ecografia non fosse idonea ad escluderle. Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 aprile 2016, n. 6793.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 7 aprile 2016, n. 6793 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Presidente Dott. BARRECA Giuseppina Luciana – Consigliere Dott. TATANGELO Augusto – rel. Consigliere Dott. PELLECCHIA Antonella – Consigliere Dott....

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Riconosciuto anche il danno morale allo studente che, urtando con lo spigolo della cattedra, abbia riportato gravi e invalidanti lesioni personali. Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 aprile 2016, n. 6847.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 8 aprile 2016, n. 6847 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIVALDI Roberta – Presidente Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. CIRILLO Francesco Maria – Consigliere Dott. VINCENTI Enzo – rel. Consigliere Dott....

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Non è licenziabile il dipendente che con funzioni di responsabile del settore ricerca e sviluppo, fissato un appuntamento con il direttore generale, vada in azienda per l’incontro ma faccia ritorno a casa per non essersi sentito bene, non comunicandolo al direttore stesso. Sebbene il comportamento del prestatore sia censurabile, tuttavia, non è così grave da far venire meno il vincolo fiduciario tra datore e prestatore. Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 aprile 2016, n. 6898.

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 8 aprile 2016, n. 6898 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI CERBO Vincenzo – Presidente Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. GHINOY Paola – Consigliere Dott. TRICOMI Irene – rel. Consigliere Dott. LEO...