CONSIGLIO DI STATO SEZIONE IV SENTENZA 5 maggio 2016, n.1808 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5113 del 2015, proposto da: Expo 2015 S.p.A., rappresentato e difeso dagli avv. Guido Greco, Manuela Muscardini, Angelo Clarizia, con domicilio eletto presso Angelo Clarizia in Roma, Via Principessa Clotilde n.2; contro Costruzioni Perregrini Srl in proprio e...
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È legittima l'esclusione da una gara per il servizio di illuminazione pubblica di un Comune se l'offerta tecnica era difforme ed inadeguata rispetto a ciò che era stabilito nel capitolato speciale. La motivazione della sentenza ha precisato che in tal modo vi era un'inadeguatezza tecnologica degli impianti, e ciò comportava una diminuzione nella qualità degli stessi: Consiglio di Stato,s ezione V, sentenza 5 maggio 2016, n. 1809.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 5 maggio 2016, n. 1809 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 10087 del 2015, proposto dalla Co., s.r.l., in proprio e quale capogruppo mandataria del raggruppamento temporaneo di...
È illegittimo il diniego alla richiesta di accesso ai verbali degli Ispettori del lavoro, motivato con il diritto alla riservatezza dei lavoratori che avevano espresso delle dichiarazioni che erano state inserite in questi verbali. Nel caso di specie, tra i lavoratori e la società che ha chiesto l'accesso non vi era un rapporto di lavoro da più di tre anni, e la sentenza ha ritenuto che fosse prevalente, sul diritto alla riservatezza, il diritto alla difesa della società che ha chiesto. Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 6 maggio 2016, n. 1835.
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 6 maggio 2016, n. 1835 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 11 del 2016, proposto da: Op. Co. s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e...
Da un lato, dev’essere escluso il dolo di lesioni volontarie (essendo ravvisabile solo la colpa) nella condotta del medico che ometta di informare adeguatamente il paziente circa i rischi dell'intervento chirurgico a cui lo sottopone e circa le alternative praticabili e, dall’altro, che l'obbligo d'acquisizione del consenso informato alla somministrazione del trattamento sanitario non costituisce una regola cautelare, trattandosi, viceversa, di obbligo imposto per consentire la partecipazione libera e consapevole del paziente al programma terapeutico che lo riguarda e dunque la sua inosservanza da parte del medico non può costituire, nel caso lo stesso trattamento abbia causato lesioni, un elemento per affermare la responsabilità a titolo di colpa di quest'ultimo, a meno che la mancata sollecitazione del consenso gli abbia impedito di acquisire la necessaria conoscenza delle condizioni del paziente medesimo. Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 21 aprile 2016, n. 16678.
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 21 aprile 2016, n. 16678 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FUMO Maurizio – Presidente Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. CATENA Rossella – Consigliere Dott. SETTEMBRE Antonio – rel. Consigliere Dott. FIDANZIA...
La «particolare tenuità del fatto» salva l'artista di strada dal reato di «imbrattamento di cose altrui» per aver disegnato con lo spray la facciata di un palazzo già deturpato da altre scritte. Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 aprile 2016, n. 16371.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 20 aprile 2016, n. 16371 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. GALLO Domenico – Consigliere Dott. SGADARI Giuseppe – Consigliere Dott. TUTINELLI Vincenzo – Consigliere Dott. D’ARRIGO Cosimo...
Spetta all’accusa, quando dispone il sequestro preventivo allargato ai fini di confisca,dimostrare la sproporzione dei beni nella disponibilità dell’indagato. Ed è sempre onere del pubblico ministero, più a monte, calcolare l’entità dei depositi bancari su cui applicare le garanzie di legge, non potendo ribaltare questa attività – anche per semplici ragioni operative – sul soggetto che subisce il provvedimento cautelare. Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 19 aprile 2016, n. 16111.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 19 aprile 2016, n. 16111 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PAOLONI Giacomo – Presidente Dott. RICCIARELLI Massim – rel. Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetano – Consigliere...
La condotta con cui un coniuge impedisce all’altro di vedere il proprio figlio, in violazione delle modalità di affido già fissate dal giudice civile nel giudizio di separazione, ove ciò avvenga per l’esigenza di salvaguardare la salute del minore, può essere scriminata a condizione che la valutazione della situazione di pericolo riguardi circostanze sopravvenute e sia fondata su dati di fatto concreti. Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 aprile 2016, n. 15971
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 18 aprile 2016, n. 15971 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. GIANESINI Maurizio – Consigliere Dott. CRISCUOLO Anna – Consigliere Dott. SCALIA Laura – rel. Consigliere Dott. CORBO...
Ai fini della configurabilità del delitto di esercizio abusivo di una professione (art. 348 c.p.), pur essendo sufficiente il compimento – senza i necessari titoli abilitativi – di un solo atto tipico o proprio della professione, si pone come condizione irrinunciabile la valenza professionale dell’atto medesimo. Pertanto, l’esercizio della attività di maestro di sci ricade nell’alveo dell’art. 348 c.p. nei soli casi in cui la stessa sia svolta con caratteri di professionalità. Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 aprile 2016, n. 15957.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 18 aprile 2016, n. 15957 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio S. – Presidente Dott. PAOLONI Giacomo – rel. Consigliere Dott. CARCANO Domenico – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna – Consigliere Dott....
Il contribuente che abbia ricevuto una rettifica sulla base dei parametri
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 4 maggio 2016, n. 8812 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIELLI Stefano – Presidente Dott. SCODITTI Enrico – Consigliere Dott. MARULLI Marco – rel. Consigliere Dott. TRICOMI Laura – Consigliere Dott. PERRINO Angelina...
In tema di locazione, deve ritenersi pienamente legittima la sospensione del pagamento del canone da parte del conduttore in tutte le ipotesi di impossibilità totale del godimento del bene. Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 maggio 2016, n. 8637.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 maggio 2016, n. 8637 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BERRUTI Giuseppe Maria – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. TRAVAGLINO Giacomo – rel. Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott....