Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 1 agosto 2016, n. 3451
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 1 agosto 2016, n. 3451

La disposizione di cui all’art. 79, comma 5, cod. contratti pubblici, va coordinata con le regole generali in materia di termine per proporre ricorso, ed in particolare con la «conoscenza» cui si riferisce l’art. 120, comma 5, del codice del processo amministrativo. Questo orientamento è stato condiviso dalla Corte di Giustizia, la quale ha stabilito che...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 26 luglio 2016, n. 32476
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 26 luglio 2016, n. 32476

L’avvocato difensore di fiducia non deve reiterare la dichiarazione prevista dall’art. 157, comma 8 bis, cod. proc. pen. ossia la dichiarazione di non voler ricevere come domiciliatario le comunicazioni e le notificazioni all’imputato, nel caso in cui il difensore di fiducia, al quale l’atto è notificato proprio ai sensi della norma indicata, nulla oppone e...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 4 agosto 2016, n. 34450
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 4 agosto 2016, n. 34450

Una “denuncia anonima” non può essere posta a fondamento di atti “tipici di indagine” e, quindi, non e possibile procedere a perquisizioni, sequestri e intercettazioni telefoniche, trattandosi di atti che implicano e presuppongono l’esistenza di indizi di reità. Tuttavia, gli elementi contenuti nelle “denunce anonime” possono stimolare l’attività di iniziativa del pubblico ministero e della...

Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 1 agosto 2016, n. 33609
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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 1 agosto 2016, n. 33609

Il medico psichiatra deve ritenersi titolare di una posizione di garanzia nei confronti del paziente (anche là dove quest’ultimo non sia sottoposto a ricovero coatto), con la conseguenza che lo stesso, quando sussista il concreto rischio di condotte autolesive, anche suicidiarie, è tenuto ad apprestare specifiche cautele In presenza di una causa estintiva del reato,...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 4 agosto 2016, n. 16333

Ai fini della valutazione della responsabilità della banca per il caso di utilizzazione illecita da parte di terzi di carta bancomat, non può essere omessa, a fronte di un’esplicita richiesta della parte, la verifica dell’adozione da parte dell’istituto bancario delle misure idonee a garantire la sicurezza del servizio da eventuali manomissioni, nonostante l’intempestività della denuncia...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 28 luglio 2016, n. 33043
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 28 luglio 2016, n. 33043

Ai fini della configurabilità del concorso di persone nel reato, il contributo concorsuale acquista rilevanza non solo quando abbia efficacia causale, ponendosi come condizione dell’evento illecito, ma anche quando assuma la forma di un contributo agevolatore e di rafforzamento del proposito criminoso già esistente nei concorrenti, in modo da aumentare la possibilità di commissione del...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 19 luglio 2016, n. 30497
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 19 luglio 2016, n. 30497

Per la configurabilità del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte è necessario che il compimento di atti idonei a impedire il soddisfacimento totale o parziale del credito tributario sia accompagnato dal dolo specifico, rappresentato dalla volontà dell’agente di volersi sottrarre al pagamento delle imposte. Di conseguenza, la donazione da parte dell’imputato della nuda...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 15 luglio 2016, n. 30353
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 15 luglio 2016, n. 30353

La condotta penalmente rilevante, prevista dal reato di cui all’art. 734 bis cod. pen. (divulgazione delle generalità o dell’immagine di persona offesa da atti di violenza sessuale), consiste nel portare a conoscenza di un numero indeterminato di persone le generalità o l’immagine della vittima, senza il suo consenso, attraverso delle modalità che comunque consentano di...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 20 luglio 2016, n. 14916
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 20 luglio 2016, n. 14916

L’accertamento tributario standardizzato mediante l’applicazione dei parametri e degli studi di settore costituisce un sistema unitario, frutto di un progressivo affinamento degli strumenti di rilevazione della normale redditività per categorie omogenee di contribuenti, per cui si giustifica l’applicazione retroattiva dello strumento più recente, che prevale rispetto a quello precedente, in quanto più raffinato e più...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 20 luglio 2016, n. 14861

In tema di tributi non armonizzati, le garanzie fissate nell’art.12, comma 7, legge n.212/2000 trovano applicazione esclusivamente in relazione agli accertamenti conseguenti ad accessi, ispezioni e verifiche fiscali effettuate nei locali ove si esercita l’attività imprenditoriale o professionale del contribuente Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 20 luglio 2016, n. 14861 REPUBBLICA ITALIANA...