L’unitarietà del rapporto obbligatorio cui si può ricollegare l’abusività del frazionamento implica infatti che unica sia la prestazione in relazione a un’obbligazione che sia stata considerata unitariamente in sede contrattuale e le cui sorti siano quindi isolabili logicamente e materialmente SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 26 settembre 2016, n.18810 Fatto e ragioni della...
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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 23 settembre 2016, n. 3929
Nel caso in cui il giudicato (amministrativo o civile) disponga espressamente, sic et simpliciter, la restituzione del bene, con l’unica precisazione che una tale statuizione restitutoria potrebbe sopravvenire anche nel corso del giudizio di ottemperanza è certo che l’Amministrazione non potrà emanare il provvedimento ex art. 42-bis, e che l’effetto sopra descritto consista sostanzialmente in...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 22 settembre 2016, n. 3924
Il criterio di ragionevolezza nell’interpretazione che consente di conservare la manifestazione di volontà della parte può trovare applicazione anche nelle gare di appalto, ove sia necessario un intervento interpretativo del giudice per chiarire equivocità apparenti dell’offerta, che ben può trovare giustificazione in altri atti della parte versati in gara, senza violazione alcuna della par condicio...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 settembre 2016, n. 3921
Ai sensi degli artt. 25 e 27 d.lgs. n. 285 del 1992, le attività di attraversamento ed uso della sede stradale e relative pertinenze oggetto di autorizzazione o concessione amministrativa, impedendo gli intralci alla circolazione dei veicoli, devono essere a carattere oneroso quale corrispettivo per l’uso particolare del bene pubblico, commisurato al vantaggio che l’utente...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 settembre 2016, n. 3920
Il riconoscimento del danno da ritardo non può restare avulso da una valutazione di merito sulla spettanza del bene sostanziale della vita e che vada, quindi, subordinato, tra l’altro, anche alla dimostrazione che l’aspirazione al provvedimento sia probabilmente destinata ad un esito favorevole e, dunque, alla prova della spettanza definitiva del bene sostanziale della vita...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 settembre 2016, n. 3919
Il concorrente escluso da una gara preordinata all’affidamento di un contratto pubblico, con provvedimento divenuto inoppugnabile, non ha titolo per ottenere il ristoro dei pregiudizi derivanti dalla mancata aggiudicazione o dalla perdita di “chance”, non sussistendo gli estremi del danno “iniuria datum” Consiglio di Stato sezione V sentenza 22 settembre 2016, n. 3919 REPUBBLICA ITALIANA...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 20 settembre 2016, n. 3914
L’obbligo di acquisire l’autorizzazione della centrale di committenza regionale sorge solo a fronte di una rinnovata volontà di procedere all’acquisizione dei servizi secondo il modulo procedimentale previsto dall’art.6, comma 15 bis, l.r. cit., sicchè, in difetto del predetto presupposto, resta inconfigurabile qualsivoglia inosservanza di un preciso dovere provvedimentale sanzionabile Consiglio di Stato sezione III sentenza...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 settembre 2016, n. 17589
Alla dichiarazione di inefficacia del licenziamento per difetto di specifica motivazione contestuale alla sua comunicazione, intimato nell’area della cosiddetta ”tutela obbligatoria”, consegue l’applicazione della disciplina sanzionatoria prevista dall’articolo 8 della legge 604/1966 e non già quella di diritto comune prevista dal comma 3° dell’articolo 2 della stessa legge Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 settembre 2016, n. 17810
Legittima la rettifica di quanto dichiarato dal notaio che – a fronte di una contestazione di maggiori introiti non contabilizzati – si sia limitato ad affermare che le differenze tra le somme a lui versate e quelle fatturate sarebbero da imputare a spese anticipate per i clienti Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 9...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 13 settembre 2016, n. 17957
Chi propone vittoriosamente l’azione di arricchimento senza causa ha diritto, a titolo di indennizzo, alla somma determinata nella minor misura tra l’entita’ della diminuzione patrimoniale subita e quella dell’arricchimento ricavato dalla persona nei cui confronti l’azione e stata proposta. Ai fini dell’indennizzo dovuto per l’arricchimento senza causa, l’articolo 2041 c.c., considera, poi, solo la diminuzione...