Non è licenziabile il lavoratore per un presunto atteggiamento litigioso e offensivo. In particolare il prestatore aveva voluto ridiscutere il superminimo e l’azienda aveva preso tempo e legato il riconoscimento a un ulteriore incarico Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 20 settembre 2016, n. 18418 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Categoria: Sezioni Diritto
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 settembre 2016, n. 18404
L’e-mail inviata a numerosi colleghi da un dipendente, in forma anonima e mediante la creazione di un falso mittente, il cui contenuto sia diffamatorio nei confronti di alcuni dirigenti aziendali, è idonea a ledere irrimediabilmente il vincolo fiduciario tra le parti e integra, pertanto, una giusta causa di licenziamento Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 29 settembre 2016, n. 19264
Chi acquista il bene dalla debitrice dopo il pignoramento e dopo la concessione del bene in locazione non ha diritto ai canoni, dal momento che ha comprato essendo consapevole dei pregiudizi che gravavano sull’immobile. Anche se la locazione di un bene sottoposto a pignoramento senza l’autorizzazione del giudice dell’esecuzione, in violazione dell’art. 560 c.p.c., non...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 20 settembre 2016, n. 18356
Ai fini del decorso del termine breve – ex articolo 326 del cpc – la notifica della sentenza effettuata alla parte nel domicilio eletto presso il difensore equivale a quella compiuta ex articoli 170 e 285 cpc al procuratore costituito atteso che entrambe le forme di impugnazione assicurano l’esigenza della piena conoscenza del contenuto della...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 settembre 2016, n. 18317
Nel licenziamento per scarso rendimento del lavoratore, rientrante nel tipo di licenziamento per giustificato motivo soggettivo, il datare di lavoro, a cui spetta l’onere della prova, non puo’ limitarsi a provare solo il mancato raggiungimento del risultato atteso o l’oggettiva sua esigibilita’, ma deve anche provare che la causa di esso derivi da colpevole e...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 settembre 2016, n. 18315
Legittimo il licenziamento del dipendente dell’Agenzia delle entrate che gestiva di fatto due studi di consulenza e aveva partecipato alla redazione di processi verbali di accesso e contestazioni nei confronti di soggetti che risultavano nell’elenco clienti dello studio Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 19 settembre 2016, n. 18315 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 13 settembre 2016, n. 17946
Anche nel caso di società già cancellata dal registro delle imprese, il ricorso per la dichiarazione di fallimento può essere validamente notificato, ai sensi dell’art. 15, c. 3, L. Fall. – nel testo novellato dal D.L. 18/10/2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla L. 17/12/2012, n. 221 -, all’indirizzo di posta elettronica certificata della società...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 26 settembre 2016, n. 3937
In relazione all’esercizio dei relativi poteri discrezionali è attribuito alla Prefettura il potere di vietare la detenzione di armi, munizioni e materie esplodenti a chi chieda il rilascio di una autorizzazione di polizia o ne sia titolare, quando sia riscontrabile una capacità “di abusarne”, mentre l’art. 43 consente alla competente autorità – in sede di...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 28 settembre 2016, n. 4009
Al Giudice Amministrativo è consentito disapplicare, ai fini della decisione sulla legittimità del provvedimento amministrativo, la norma secondaria di regolamento, qualora essa contrasti in termini di palese contrapposizione con il disposto legislativo primario Il Giudice Amministrativo può disporre la disapplicazione di un regolamento, in applicazione delle regole sulla gerarchia delle fonti (inter alia) nei peculiari...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 27 settembre 2016, n. 40262
In tema di furto aggravato, l’aggravante della destrezza è configurabile in presenza di condotte caratterizzate da una speciale abilità nel distogliere l’attenzione della persona offesa dal controllo e dal possesso della cosa SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE SENTENZA 27 settembre 2016, n. 40262 Ritenuto in fatto Con la sentenza impugnata la Corte di...