Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 19 marzo 2018, n. 1711. Nel caso procedimento di condono edilizio è il richiedente che versa in una situazione di illecitoha l’onere di provare la sussistenza dei presupposti e requisiti normativamente previsti
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 19 marzo 2018, n. 1711. Nel caso procedimento di condono edilizio è il richiedente che versa in una situazione di illecitoha l’onere di provare la sussistenza dei presupposti e requisiti normativamente previsti

Nel caso procedimento di condono edilizio è il richiedente che versa in una situazione di illecito e che, se intende riportare alla “liceità” quanto abusivamente realizzato per il tramite dell’adozione da parte della pubblica amministrazione di una concessione edilizia in sanatoria, ha l’onere di provare la sussistenza dei presupposti e requisiti normativamente previsti. Sentenza 19...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 14 marzo 2018, n. 1614. La c.d. “vicinitas”, cioè la una situazione di stabile collegamento giuridico con il terreno oggetto dell’intervento costruttivo autorizzato, appare sufficiente a radicare la legittimazione del confinante
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 14 marzo 2018, n. 1614. La c.d. “vicinitas”, cioè la una situazione di stabile collegamento giuridico con il terreno oggetto dell’intervento costruttivo autorizzato, appare sufficiente a radicare la legittimazione del confinante

a) la c.d. “vicinitas”, cioè la una situazione di stabile collegamento giuridico con il terreno oggetto dell’intervento costruttivo autorizzato, appare sufficiente a radicare la legittimazione del confinante; b) non è necessario accertare, in concreto, se i lavori assentiti dall’atto impugnato comportino o no un effettivo pregiudizio per il soggetto che propone l’impugnazione; c) la realizzazione...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 21 febbraio 2018, n. 8410. Per pronunziare sentenza di proscioglimento ai sensi dell’articolo 129 c.p.p., comma 2, occorre
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 21 febbraio 2018, n. 8410. Per pronunziare sentenza di proscioglimento ai sensi dell’articolo 129 c.p.p., comma 2, occorre

Per pronunziare sentenza di proscioglimento ai sensi dell’articolo 129 c.p.p., comma 2, occorre, infatti, che le circostanze idonee a escludere l’esistenza del fatto, la commissione del medesimo da parte dell’imputato e la sua rilevanza penale emergano dagli atti in modo assolutamente non contestabile, cosi’ che la valutazione che il giudice deve compiere al riguardo appartenga...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 15 febbraio 2018, n. 7278. Non basta affermare l’amenità del luogo e l’irradiazione solare per far scattare il danno al proprietario dell’appartamento sottostante, quale parte civile, per il sottotetto abusivo
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 15 febbraio 2018, n. 7278. Non basta affermare l’amenità del luogo e l’irradiazione solare per far scattare il danno al proprietario dell’appartamento sottostante, quale parte civile, per il sottotetto abusivo

Non basta affermare l’amenità del luogo e l’irradiazione solare per far scattare il danno al proprietario dell’appartamento sottostante, quale parte civile, per il sottotetto abusivo Sentenza 15 febbraio 2018, n. 7278 Data udienza 9 gennaio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Magistrati:...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1187. Gli oneri di urbanizzazione sono dovuti sia per le nuove costruzioni sia nei casi di ristrutturazione e/o cambio di destinazione d’uso
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1187. Gli oneri di urbanizzazione sono dovuti sia per le nuove costruzioni sia nei casi di ristrutturazione e/o cambio di destinazione d’uso

Gli oneri di urbanizzazione sono dovuti sia per le nuove costruzioni sia nei casi di ristrutturazione e/o cambio di destinazione d’uso; tanto in forza del principio secondo il quale ogni qual volta l’Amministrazione rilascia un titolo edilizio in relazione ad un intervento, sia pure in variante, allo scopo di realizzare un mutamento della destinazione d’uso...

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1156. La qualifica di pertinenza urbanistica è applicabile soltanto ad opere di modesta entitè ed accessorie rispetto ad un’opera principale
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Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1156. La qualifica di pertinenza urbanistica è applicabile soltanto ad opere di modesta entitè ed accessorie rispetto ad un’opera principale

La qualifica di pertinenza urbanistica è applicabile soltanto ad opere di modesta entitè ed accessorie rispetto ad un’opera principale, quali i piccoli manufatti per il contenimento di impianti tecnologici et similia, ma non anche ad opere che, dal punto di vista delle dimensioni e della funzione, si connotino per una propria autonomia rispetto all’opera cosiddetta...

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1200. In presenza di abusivismo edilizio, ai sensi degli artt. 22 e 37, comma 1, d.P.R. n. 380/2001 (T.U. Edilizia), l’applicabilità della sanzione pecuniaria è limitata ai soli interventi astrattamente realizzabili previa denuncia d’inizio attività che siano, altresì, conformi agli strumenti urbanistici vigenti
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Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1200. In presenza di abusivismo edilizio, ai sensi degli artt. 22 e 37, comma 1, d.P.R. n. 380/2001 (T.U. Edilizia), l’applicabilità della sanzione pecuniaria è limitata ai soli interventi astrattamente realizzabili previa denuncia d’inizio attività che siano, altresì, conformi agli strumenti urbanistici vigenti

Il mutamento di destinazione d’uso in contrasto con il PRG determina una violazione dello strumento urbanistico che consente di ordinare la demolizione, in deroga alla regola generale di applicazione della sola sanzione pecuniaria agli illeciti commessi in relazione ad interventi sottoponili a DIA/SCIA ex art. 37, comma 1, d.P.R. n. 380/2001. In altri termini, in...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 16 febbraio 2018, n. 991. La destinazione urbanistica di un ambito va effettuata avendo riguardo allo stato obiettivo dei luoghi e non alle aspettative (generiche) della proprietà
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 16 febbraio 2018, n. 991. La destinazione urbanistica di un ambito va effettuata avendo riguardo allo stato obiettivo dei luoghi e non alle aspettative (generiche) della proprietà

La destinazione urbanistica di un ambito va effettuata avendo riguardo allo stato obiettivo dei luoghi e non alle aspettative (generiche) della proprietà, essendo la stessa preordinata al pubblico interesse (ordinato sviluppo e governo del territorio) e non a quello privato o individuale. Sentenza 16 febbraio 2018, n. 991 Data udienza 15 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA...

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 9 febbraio 2018, n. 835. Il combinato disposto dall’art. 32 della l. 47/1985 e dell’art. 32, comma 27, lettera d), del d.l. 269/2003 comporta che se un abuso è commesso su un bene vincolato non si può procedere al condono se ricorrono…
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Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 9 febbraio 2018, n. 835. Il combinato disposto dall’art. 32 della l. 47/1985 e dell’art. 32, comma 27, lettera d), del d.l. 269/2003 comporta che se un abuso è commesso su un bene vincolato non si può procedere al condono se ricorrono…

Il combinato disposto dall’art. 32 della l. 47/1985 e dell’art. 32, comma 27, lettera d), del d.l. 269/2003 comporta che se un abuso è commesso su un bene vincolato non si può procedere al condono se ricorrono, insieme, talune circostanze, quali: l’imposizione del vincolo di inedificabilità precedente alla esecuzione delle opere; la realizzazione delle stesse...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 19 gennaio 2018, n. 2280. In materia di abusivismo edilizio, non è configurabile l’esimente dello stato di necessità
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 19 gennaio 2018, n. 2280. In materia di abusivismo edilizio, non è configurabile l’esimente dello stato di necessità

In materia di abusivismo edilizio, non è configurabile l’esimente dello stato di necessità in quanto, pur essendo ipotizzabile un danno grave alla persona in cui rientri anche il danno al diritto all’abitazione, difetta in ogni caso il requisito dell’inevitabilità del pericolo. Inoltre, la realizzazione della costruzione abusiva non può essere giustificata dalla mera necessità di...