Prima di ammettere il condannato a misure alternative alla detenzione, il Tribunale di sorveglianza, pure quando sono emersi elementi positivi nel comportamento del detenuto, puo’ legittimamente ritenere necessario un ulteriore periodo di osservazione e lo svolgimento di altri esperimenti premiali, al fine di verificare la attitudine del soggetto ad adeguarsi alle prescrizioni da imporre con la concessione delle stesse, specie se il reato commesso sia sintomatico di una non irrilevante capacita’ a delinquere e della verosimile contiguita’ con ambienti delinquenziali di elevato livello.
La contravvenzione prevista dall’articolo 650 c.p., nell’ipotesi in cui consiste nella inottemperanza all’ordine di effettuare i lavori di messa in sicurezza di un edificio
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La contravvenzione prevista dall’articolo 650 c.p., nell’ipotesi in cui consiste nella inottemperanza all’ordine di effettuare i lavori di messa in sicurezza di un edificio

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 13 aprile 2018, n. 16555. La contravvenzione prevista dall’articolo 650 c.p., nell’ipotesi in cui consiste nella inottemperanza all’ordine di effettuare i lavori di messa in sicurezza di un edificio, se resta assorbita nel reato di cui all’articolo 677 c.p., comma 3, quando dal fatto derivi concreto pericolo per...

Poiche’ l’omicidio preterintenzionale si differenzia da quello volontario essenzialmente sotto il profilo dell’elemento soggettivo, facendo difetto, nel primo, la volonta’ omicida non solo sotto la forma del dolo diretto, ma anche sotto quella del dolo indiretto, eventuale o alternativo
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Poiche’ l’omicidio preterintenzionale si differenzia da quello volontario essenzialmente sotto il profilo dell’elemento soggettivo, facendo difetto, nel primo, la volonta’ omicida non solo sotto la forma del dolo diretto, ma anche sotto quella del dolo indiretto, eventuale o alternativo

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 13 aprile 2018, n. 16529. Poiche’ l’omicidio preterintenzionale si differenzia da quello volontario essenzialmente sotto il profilo dell’elemento soggettivo, facendo difetto, nel primo, la volonta’ omicida non solo sotto la forma del dolo diretto, ma anche sotto quella del dolo indiretto, eventuale o alternativo, ne consegue che va...

“A carico” del giudice l’onere  di accertare che il condannato abbia avuto effettivamente conoscenza del procedimento e abbia volontariamente e consapevolmente rinunziato a comparire
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“A carico” del giudice l’onere di accertare che il condannato abbia avuto effettivamente conoscenza del procedimento e abbia volontariamente e consapevolmente rinunziato a comparire

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 13 aprile 2018, n. 16540. Come noto, alla prova della non conoscenza del procedimento – che in precedenza doveva essere fornita dal condannato – l’articolo 175 cod. proc. pen., applicabile ratione temporis alla vicenda processuale in esame, ha chiaramente sostituito una sorta di presunzione iuris tantum di non...

In tema di confisca, il prodotto del reato rappresenta il risultato, cioe’ il frutto che il colpevole ottiene direttamente dalla sua attivita’ illecita; il profitto, a sua volta, e’ costituito dal lucro, e cioe’ dal vantaggio economico che si ricava per effetto della commissione del reato
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In tema di confisca, il prodotto del reato rappresenta il risultato, cioe’ il frutto che il colpevole ottiene direttamente dalla sua attivita’ illecita; il profitto, a sua volta, e’ costituito dal lucro, e cioe’ dal vantaggio economico che si ricava per effetto della commissione del reato

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 13 aprile 2018, n. 16531. In tema di confisca, il prodotto del reato rappresenta il risultato, cioe’ il frutto che il colpevole ottiene direttamente dalla sua attivita’ illecita; il profitto, a sua volta, e’ costituito dal lucro, e cioe’ dal vantaggio economico che si ricava per effetto della...

Integra il reato di induzione alla prostituzione, previsto dall’art. 3, n. 5, legge n. 75 del 1958, la condotta di colui che ricerca, assumendone direttamente l’iniziativa, le donne che invitava a prostituirsi adoperandosi per l’inserimento degli avvisi pubblicitari sul proprio sito internet
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Integra il reato di induzione alla prostituzione, previsto dall’art. 3, n. 5, legge n. 75 del 1958, la condotta di colui che ricerca, assumendone direttamente l’iniziativa, le donne che invitava a prostituirsi adoperandosi per l’inserimento degli avvisi pubblicitari sul proprio sito internet

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 aprile 2018, n. 16292. Integra il reato di induzione alla prostituzione, previsto dall’art. 3, n. 5, legge n. 75 del 1958, la condotta di colui che ricerca, assumendone direttamente l’iniziativa, le donne che invitava a prostituirsi adoperandosi per l’inserimento degli avvisi pubblicitari sul proprio sito internet e...

Il giudice del riesame, se deve limitarsi a stabilire l’astratta configurabilita’ del reato ipotizzato, ha comunque il potere-dovere di espletare il controllo di legalita’, sia pure nell’ambito delle indicazioni di fatto offerte dal pubblico ministero, e, quindi, di verificare la congruita’ degli elementi rappresentati
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Il giudice del riesame, se deve limitarsi a stabilire l’astratta configurabilita’ del reato ipotizzato, ha comunque il potere-dovere di espletare il controllo di legalita’, sia pure nell’ambito delle indicazioni di fatto offerte dal pubblico ministero, e, quindi, di verificare la congruita’ degli elementi rappresentati

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 12 aprile 2018, n. 16400. Il giudice del riesame, se deve limitarsi a stabilire l’astratta configurabilita’ del reato ipotizzato, ha comunque il potere-dovere di espletare il controllo di legalita’, sia pure nell’ambito delle indicazioni di fatto offerte dal pubblico ministero, e, quindi, di verificare la congruita’ degli elementi...

Ai fini della determinazione dello spazio individuale minimo intramurario, pari o superiore a tre metri quadrati da assicurare a ogni detenuto
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Ai fini della determinazione dello spazio individuale minimo intramurario, pari o superiore a tre metri quadrati da assicurare a ogni detenuto

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 13 aprile 2018, n. 16545. Ai fini della determinazione dello spazio individuale minimo intramurario, pari o superiore a tre metri quadrati da assicurare a ogni detenuto affinche’ lo Stato non incorra nella violazione del divieto di trattamenti inumani o degradanti, stabilito dall’articolo 3 della Convenzione dei diritti dell’uomo...

Il massoterapista non può fare il fisioterapista, esclusa l’equivalenza dei titoli
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Il massoterapista non può fare il fisioterapista, esclusa l’equivalenza dei titoli

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 12 aprile 2018, n. 16399. Il massoterapista non può fare il fisioterapista, esclusa l’equivalenza dei titoli. Difetto di riconoscimento di equipollenza tra titoli professionali, in quanto contraddistinti da differenti percorsi di formazione. Uno soltanto dei quali, quello del fisioterapista (ex Decreto Legislativo n. 517 del 1993, articolo 7,...

Rapporti intercorrenti tra la fattispecie di reato di cui all’art. 346 bis c.p. e il concorso nel reato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio
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Rapporti intercorrenti tra la fattispecie di reato di cui all’art. 346 bis c.p. e il concorso nel reato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 13 aprile 2018, n. 16510. Qualità di concorrente nel reato di corruzione, sia pure in qualita’ di intermediario, tra coloro che versano le somme di denaro e il Pubblico ufficiale che le riceve, posto che, per un verso, la differenza tra il delitto di corruzione e il delitto...