Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 27227 del 20 giugno 2013. In attesa di revocatoria i creditori possono chiedere il sequestro dei beni dell’imprenditore

Suprema Corte di Cassazione  sezione V sentenza  n. 27227 del 20 giugno 2013 FATTO E DIRITTO Con ordinanza 27.7.2012, il tribunale del riesame di Padova ha rigettato la richiesta di riesame avverso il decreto di sequestro conservativo, emesso il 6.7.2012, in accoglimento delle richieste formulate dalle parti civili INPS Padova , Fallimento D., Fallimento J.,...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 9 maggio 2013, n. 11025. In tema di prelazione del creditore ipotecario, che sia ritualmente ammesso al passivo fallimentare, la prelazione deve intendersi estesa ai frutti civili prodotti dall’immobile ipotecato dopo la dichiarazione di fallimento

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I CIVILE Sentenza 9 maggio 2013, n. 11025 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VITRONE Ugo – Presidente – Dott. DI AMATO Sergio – rel. Consigliere – Dott. DIDONE Antonio – Consigliere – Dott. SCALDAFERRI...

Articolo

Corte di cassazione, sezione III, sentenza 14 maggio 2013, n. 11573. L’accertamento del credito non sospende l’azione revocatoria fallimentare

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III CIVILE Sentenza 14 maggio 2013, n. 11573 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BERRUTI Giuseppe Maria – Presidente – Dott. MASSERA Maurizio – Consigliere – Dott. CARLEO Giovanni – Consigliere – Dott. SCARANO L....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 14686 dell’11 giugno 2013. In tema di compenso del curatore

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 14686  del 11 giugno 2013 ORDINANZA sul ricorso n. 24031/011 E’ stata depositata la seguente relazione: 1) L’avv. A. D. ricorre per la cassazione del decreto 29.7.2011 con il quale il Tribunale di Crotone gli ha liquidato i compensi per l’attività professionale svolta dapprima quale commissario giudiziale...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 13838 del 31 maggio 2013. In caso di fallimento di una s.n.c., anche il socio receduto entro l’anno fallisce insieme agli altri

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza n. 13838 del 31 maggio 2013 Svolgimento del processo La Corte d’appello di Perugia, con sentenza in data 27/1 – 31/3/2011, ha respinto il reclamo proposto da F. A. e A.F. s.n.c. di F. F. avverso la sentenza del Tribunale di Orvieto del 19/10/2010, dichiarativa del fallimento della...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 5 giugno 2013 n. 24493. In assenza di determinazione, da parte del giudice delegato, delle somme che il fallito è autorizzato a trattenere, dovrà essere il giudice penale ad effettuare, incidentalmente, la valutazione richiesta dall’art. 46 della legge fallimentare

    Testo integrale Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 5 giugno 2013 n. 24493[1] In assenza di determinazione, da parte del giudice delegato, delle somme che il fallito è autorizzato a trattenere, dovrà essere il giudice penale ad effettuare, incidentalmente, la valutazione richiesta dall’art. 46 della legge fallimentare, avendo mente alle esigenze del fallito...

Articolo

Corte di Cassazione sezione I sentenza 27 maggio 2013, n. 13081. In tema di responsabilità dei sindaci, qualora venga accertato che gli amministratori di una società a responsabilità limitata, poi dichiarata fallita, abbiano compiuto false fatturazioni e posto in essere una serie di operazioni infragruppo a carattere fittizio, gli stessi sindaci rispondono ai sensi degli artt. 2403 e 2407 c.c. per omesso controllo degli amministratori nonché sulla regolarità della gestione sociale

La massima In tema di responsabilità dei sindaci, qualora venga accertato che gli amministratori di una società a responsabilità limitata, poi dichiarata fallita, abbiano compiuto false fatturazioni e posto in essere una serie di operazioni infragruppo a carattere fittizio, gli stessi sindaci rispondono ai sensi degli artt. 2403 e 2407 c.c. per omesso controllo degli...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 22 maggio 2013, n.12545. Presupposto indispensabile per la valutazione della ritualità della notifica è l’identificazione certa dell’autore del rifiuto della recezione del plico con il destinatario dell’atto processuale, non essendo ammissibile l’equiparazione legale del rifiuto del plico alla notificazione in mani proprie

La massima Presupposto indispensabile per la valutazione della ritualità della notifica è l’identificazione certa dell’autore del rifiuto della recezione del plico con il destinatario dell’atto processuale, non essendo ammissibile l’equiparazione legale del rifiuto del plico alla notificazione in mani proprie (art.138, secondo comma, cod. proc. civ.) non solo, com’è ovvio, nell’ipotesi che il comportamento negativo...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 15 maggio 2013, n.11737. Così come non è consentito al testatore sottrarre al legittimario la quota di riserva, allo stesso modo non gli è consentito ottenere lo stesso risultato attraverso la mera enunciazione di avere già tacitato il legittimario per la quota di riserva

La massima 1. Così come non è consentito al testatore sottrarre al legittimario la quota di riserva, allo stesso modo non gli è consentito ottenere lo stesso risultato attraverso la mera enunciazione di avere già tacitato il legittimario per la quota di riserva. 2. La dichiarazione di avvenuta tacitazione delle ragioni della legittimaria con donazioni...